L’olio minerale, comunemente chiamato anche olio bianco, è un insetticida molto diffuso poiché colpisce tantissimi parassiti e insetti del mondo animale.
Scopriamo insieme quali sono le proprietà dell’olio minerale insetticida, come produrlo e come utilizzarlo sulle piante del nostro giardino.
Indice
Olio minerale: cos’è?
L’olio minerale è un insetticida ad ampio spettro che si ottiene dalla distillazione frazionata del petrolio greggio.
La loro formazione è simile a quella delle paraffine, e difatti l’olio minerale è anch’esso un idrocarburo ad alto peso molecolare.
Oltre ad essere utilizzato come insetticida trova anche applicazione in altri campi come solvente o detergente, con proprietà anche antiruggine.
In campo agricolo, però, funziona principalmente come insetticida o come fitotossico.
La differenza tra i due utilizzi è determinata dal peso molecolare delle paraffine presenti all’interno: se inferiore a 290 uma (unità di massa atomica) non danneggia le piante, se superiore a questa cifra è tossico per le piante e non va utilizzato come insetticida.
Per abbassare la fitotossicità del materiale bisogna aumentare la lavorazione. Più raffinato sarà, meno l’olio minerale risulterà fitotossico.
Olio minerale: come agisce
L’olio minerale funziona da insetticida agendo sugli spiracoli tracheali degli insetti.
L’olio va infatti ad occludere questi canali d’accesso per le vie respiratorie dei parassiti, provocandone la morte per soffocamento.
Chi acquista un olio minerale insetticida può star tranquillo per la salute delle sue piante: gli insetticidi a base di olio minerale, infatti, non hanno un’azione tossica sulle foglie, poiché non hanno un unità di massa atomica sufficientemente grande da penetrare all’interno della pianta per osmosi.
Gli oli minerali funzionano soprattutto sugli insetti con apparato boccale succhiante o pungente, come ad esempio gli acari, gli afidi, la cocciniglia e gli aleuroidi nell’età giovanile.
Olio minerale e olio bianco: differenze
Abbiamo detto, all’inizio di questo articolo, che l’olio minerale è comunemente conosciuto anche come olio bianco.
Benché i due termini siano abitualmente utilizzati come sinonimi, in realtà i due tipi di oli presentano delle sostanziali differenze.
Pur mantenendo la stessa funzione, infatti, l’olio bianco è la parte più raffinata dell’olio minerale, e ha subito quindi più processi di raffinazione fino a raggiungere il caratteristico colore bianco lattiginoso.
Essendo più leggero l’olio bianco è anche più volatile, quindi è meno tossico sulle piante, ma ha anche un’azione più blanda, quindi è indicato in caso di infestazioni non troppo pesanti.
Anche l’olio bianco può essere utilizzato per prevenire o trattare le infestazioni di acari, afidi e tutti gli altri tipi di insetti sopra citati.
L’olio bianco può anche essere preparato in casa. Per curare il proprio orto è infatti un ottimo rimedio biologico che non attacca direttamente le piante, salvaguardandone quindi la salute.
Olio bianco: come farlo in casa
L’olio bianco minerale può essere preparato in casa utilizzando pochi e semplici ingredienti:
- 400 ml di olio di oliva o altro olio di origine vegetale (mais, soia, semi di girasole ecc…)
- 100 ml di detersivo per i piatti.
Il detersivo funge da collante per l’olio, aumentando il tempo di permanenza dell’olio sulla pianta, senza però infettare la pianta con un’azione tossica.
L’olio viene quindi respirato dai parassiti e blocca le vie respiratorie causandone la morte per soffocamento.
La miscela va inserita all’interno di un erogatore spray. Può essere usato puro se l’infestazione dei parassiti è in corso e diluito in acqua in forma preventiva.
L’irrorazione va effettuata su tutta la pianta, con particolare attenzione alla pagina inferiore delle foglie: è qui che spesso si annidano i parassiti.
Va sottolineato che l’olio bianco funziona come repellente se l’infestazione è ristretta e non molto diffusa.
In caso di infestazioni più importanti va infatti valutato l’acquisto di un olio minerale meno raffinato, facilmente reperibile online o presso i negozi specializzati.
Altri oli minerali
Oltre agli oli minerali che si trovano oggi in commercio, in passato erano diffusi altri due tipi di oli minerali, diversi da quello bianco sia per colore che per azione.
Si tratta, in particolare, degli oli antracenici, o bruni, e degli oli gialli.
Gli oli antracenici, detti anche invernali, sono poco raffinati e rimanevano abbastanza grezzi.
Data la scarsa lavorazione, il loro colore restava sul bruno-rossastro, erano più pesanti a livello molecolare e si rivelavano altamente tossici per le piante.
Per questo motivo la loro commercializzazione è andata via via scomparendo, fino ad essere vietata per via del disastroso impatto sull’ambiente e sulla salute.
Sorte uguale hanno avuto gli oli gialli, nati da una combinazione dell’olio minerale con il DNOC, un insetticida non più legale.
Utilizzato molto su melo, pero e altre pomacee, nel 1999 l’uso del DNOC è stato vietato per legge, determinando la scomparsa di tutti gli oli minerali che lo contenevano.
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