Vuoi mettere alla prova il tuo pollice verde? Provare a coltivare la salacca zalacca è un ottimo test per valutare le tue abilità.
Potrai inoltre dare al tuo giardino un aspetto decisamente più tropicale e stupire vicini e amici con una pianta particolare e con i suoi frutti, i salak.
In questo articolo ti spiegheremo innanzitutto cos’è la salacca zalacca, come coltivarla e come utilizzarne i frutti.
Pronti? Via!
Indice
Salacca zalacca: caratteristiche
Partiamo dalle basi. Cos’è la salacca zalacca?
Appartenente alla famiglia delle Arecaceae, la salacca è una specie di palma originaria delle isole indonesiane di Giava e Sumatra. La sua coltivazione, tuttavia, si è ora diffusa in tutta l’Indonesia, in Thailandia, in Malesia, nelle Filippine e in Nuova Guinea.
Pur essendo una palma, raggiunge però un’altezza limitata: lo stolone principale si allunga di pochi metri e ha un diametro di appena 15cm. Non aiutano nello slancio le dimensioni delle foglie che, potendo raggiungere anche i 6m, si piegano e ricadono verso il suolo. Per quanto riguarda invece l’apparato radicale, questo non si estende a grande profondità.
Le foglie sono pennate, ovvero hanno una nervatura mediana che le attraversa longitudinalmente e dalla quale si dipartono le nervature secondarie e laterali. I piccioli sono eretti e possono arrivare a una lunghezza di 2m, protetti da spine di 15cm.
I frutti, conosciuti come salak, sono ricoperti da una buccia squamosa di colore bruno rossastro; per questa caratteristica sono chiamati anche frutti di serpente. La loro forma ricorda quella di un fico, ma con la punta verso l’alto. I frutti si trovano presenti in grappoli alla base dei piccioli delle foglie, protetti dalle spine. Al suo interno la polpa, commestibile, è divisa in tre lobi che racchiudono un grosso seme.
Il sapore del frutto è acido e leggermente frizzante, caratterizzato da una deliziosa miscela tra zuccheri e acidi. Più il frutto è maturo, più è dolce. Essendo la salacca una pianta perenne, può rimanere produttiva anche per cinquant’anni.
A livello botanico, la palma viene suddivisa in due specie:
- la salacca sumatrana, coltivata nella parte settentrionale dell’isola di Sumatra
- la salacca edulis, presente invece al di fuori di Sumatra
Cerchiamo di capire meglio come potresti procedere con la coltivazione della salacca.
Salacca zalacca: necessità
Iniziamo con una panoramica che ti aiuti a comprendere meglio di cosa ha bisogno questa pianta così curiosa.
La salacca zalacca ha bisogno delle seguenti condizioni:
- temperature stabili tra i 22°C e i 30°C
- terreno umido e con ph5
- esposizione al sole o in mezz’ombra
- irrigazioni regolari e molto abbondanti
Vediamo tutto nel dettaglio.
Salacca zalacca: clima, terreno, esposizione
Come appare ormai chiaro, la salacca è una pianta tropicale. Di conseguenza, è abituata a climi umidi e temperature molto alte.
La temperatura ideale affinché la pianta cresca al meglio è compresa tra i 22°C e i 30°C, quindi se ti trovi nel nord Italia sarà davvero difficile farla sopravvivere ai mesi invernali. Se abiti invece in una regione un po’ più calda, sappi che la tua salacca potrebbe tollerare temperature più basse: l’unica condizione è che non scendano mai sotto i 12°C.
Essendo una pianta tropicale, è anche abituata a stagioni molto secche e stagioni molto umide. Per quanto riguarda le precipitazioni, si consiglia di iniziarne la coltivazione in un luogo in cui cadono almeno 1700mm di pioggia, arrivando a un massimo di 3.500mm.
Una volta superato questo grosso scoglio della giusta temperatura e del giusto clima, dovrai accertarti che il terreno del tuo giardino o del tuo orto abbia le seguenti caratteristiche:
- deve essere profondo
- deve essere umido
- deve preferibilmente avere un pH 5.5, ma la salacca tollera comunque un ph compreso tra 4.5 e 6.5
- deve essere drenante
Per quanto riguarda invece l’esposizione, dovrai adoperarti per trovare la posizione giusta:
- durante il primo anno di vita, la salacca ha bisogno di stare totalmente all’ombra
- a partire dal secondo anno potrai iniziare a diminuire l’ombra sempre di più
- in seguito, potrai scegliere se collocare la pianta in pieno sole o continuare a farla crescere in mezz’ombra
Salacca zalacca: messa a dimora
Il momento della messa a dimora è sempre un momento delicato della coltivazione di ogni pianta. La salacca non fa eccezione, soprattutto viste le sue caratteristiche particolari.
Puoi iniziare la coltivazione di questa specie di palma in tre modi:
- tramite la semina
- mettendo a dimora una piantina acquistata in vivaio
- attraverso la propagazione vegetativa
Per quanto riguarda il primo metodo, ovvero la semina, questa va effettuata direttamente sul campo, ponendo tra i due e i sei semi a 5cm di profondità. I semi prelevati dagli stessi frutti della salacca germinano rapidamente in appena una settimana a patto che il terreno sia umido e che siano sistemati all’ombra.
Le piantine di pochi mesi, acquistate in un vivaio, possono essere messe a dimora durante la stagione delle piogge o comunque durante il periodo che può garantire il maggior numero di precipitazioni piovane.
La propagazione vegetativa è invece poco comune e di difficile riuscita, ragion per cui la teniamo da parte per non complicare ancora di più le modalità di coltivazione di una pianta di per sé non semplice.
Salacca zalacca: cure colturali
Come abbiamo già anticipato precedentemente, le irrigazioni devono essere quotidiane e abbondanti soprattutto durante la stagione secca: il terreno deve rimanere sempre umido, ma dovrai stare sempre attento a evitare i ristagni.
Gli interventi di potatura possono rendersi necessari, ma attenzione: le grandi spine presenti sui piccioli delle foglie possono essere pericolose e rendono la potatura un momento delicato nella coltivazione della salacca.
Ecco però come dovrai comportarti:
- elimina i polloni basali per evitare che il rendimento della palma madre diminuisca
- se il gambo cresce eccessivamente, spingilo dentro la terra; in questo modo, darai nuova vitalità alla tua palma
- taglia le parti ormai troppo vecchie o malate e bruciale, in modo da poter poi usare la cenere come fertilizzante
Insomma, coltivare la salacca zalacca non è semplicissimo e soprattutto il clima potrebbe metterti i bastoni tra le ruote. Ma se riuscirai a portare avanti la coltivazione potrai assaggiare i suoi particolarissimi frutti e sfruttarli in cucina. La polpa, infatti può essere essiccata, bollita, caramellata o fritta.
In bocca al lupo!
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