di dott. Giuseppe Pepe
Se noti dei problemi e ti stai chiedendo se hai i tuoi pomodori bruciati dal concime oppure puoi continuare tranquillamente a riempirli di nutrienti tanto crescono meglio, allora devi sapere per la salute dei tuoi pomodori (ma anche dell’ambiente) che l’unica vera differenza tra medicina (il concime) e veleno (sempre il concime) è essenzialmente la dose!
Abbiamo già parlato del troppo amore che uccide e delle concimazioni azotate in genere, oltre che di come concimare la vite e altre piante.
Oggi vi parliamo dell’unico vero e indiscusso Re dell’estate: la pianta di pomodori!
Indice
Un po’ di storia dei pomodori
La storia del pomodoro è molto antica e il suo uso alimentare risale già all’epoca azteca, usato come salsa.
I pomodori infatti sono originari dell’America Latina e arrivarono in Europa solo dopo la scoperta delle Americhe così come mais, noccioline, patate, fagiolo rosso, zucca, vaniglia, cacao, ananas, mango e papaya, sconosciute in Europa prima del 1500.
In Europa il Paese con la maggior produzione di pomodori è l’Italia, soprattutto grazie alle regioni della Campania, Puglia (Lecce, Brindisi e Foggia), Sicilia ed Emilia-Romagna.
Soprattutto in merito al settore della trasformazione dell’oro rosso, l’industria del pomodoro è una creatura commerciale di cui proprio l’Italia si può vantare, tanto è vero che la Cina, l’attuale leader mondiale per quantità prodotte, per anni ha importato menti italiane per apprendere i segreti della trasformazione del pomodoro.
Nella zona di Parma, intorno al 1850, nacque prima industria conserviera italiana ad opera di Francesco Cirio con le prime produzioni di piselli in latta.
Il primo stabilimento industriale di trasformazione del pomodoro nacque sempre a Parma nel 1902, con Cesare Pezziol. Ancora Mutti, altro grande nome del pomodoro sempre da Parma e dello stesso periodo.
Ancora oggi il pomodoro rappresenta il Made in Italy in tutto il mondo, rivestendo una grande importanza sia economica che d’immagine.
Siamo il Paese che probabilmente consuma il maggior quantitativo annuale di pomodori sia fresco che trasformato.
Perché dei pomodori bruciati dal concime
Spesso si usa questo termine quando si notano le foglie di colori diverse dal verde classico che le caratterizza o quando si anneriscono e marciscono.
È palese che “bruciati” significa tutt’altro e che questo termine viene utilizzato nella lingua comune semplicemente in sostituzione di altri termini strettamente tecnici che descrivono tali sintomi, quali ad esempio necrosi o clorosi.
In ogni caso il consiglio è sempre quello di monitorare le piante di pomodori durante la crescita per capire e gestire i loro bisogni di nutrienti, quindi di concime, interpretando i segnali, ovvero i sintomi, da esse lanciati.
Il concime ai pomodori può essere apportato in forma solida o liquida al terreno, più tecnicamente chiamato suolo, e quindi alla radice; oppure può essere apportato mediante concimazioni fogliari in forma liquida o in microcristalli solubili per un più pronto effetto.
Apportare concime ai pomodori a mezzo fogliare può essere però un’arma a doppio taglio perché potrebbe, se in eccesso, bruciare le foglie ancor prima, o meglio a dosi ancora più basse, rispetto ai concimi dati al terreno.
In quest’ultimo caso, specie se concime in forma granulare, è ipotizzabile anche poter allontanare il concime già apportato ai pomodori benché ancora presente sul terreno; cosa non praticabile una volta dato concime fogliare.
Le concimazioni per via fogliare comunque possono essere utili per superare momenti di stress improvvisi ma la normalità per le piante è quella di assorbire i nutrienti dalle radici.
Andiamo ora a vedere quali sono i segnali che ci danno i pomodori prima di essere bruciati dal concime.
Il consiglio, oltre ché monitorare quotidianamente l’andamento della coltura è quello di leggere le dosi consigliate sulle confezioni di concime.
Spesso quest’ultimo passaggio viene abbondantemente saltato con la convinzione che più concime mettiamo ai pomodori meglio cresce: molto sbagliato!
Concime ai pomodori
Il concime altro non è che nutrienti apportati alla pianta di pomodori per soddisfare i propri fabbisogni di crescita e sviluppo.
I nutrienti rappresentano gli elementi essenziali per la crescita delle piante di pomodori e si dividono in macronutrienti come:
- azoto N,
- fosforo P,
- potassio K,
- magnesio Mg,
- zolfo S,
- calcio Ca
micronutrienti quali:
- ferro Fe,
- manganese Mn,
- zinco Zn,
- rame Cu,
- boro B,
- molibdeno Mo,
- cloro Cl
Ci sono poi altri nutrienti veramente essenziali e molto presenti nelle piante di pomodori ma normalmente non distribuiti come concime:
- carbonio C,
- idrogeno H,
- ossigeno O.
Il concime viene normalmente apportato al terreno perché è da lì che le piante di pomodori, mediante le radici, assorbono i nutrienti apportati come concime.
L’importante da ricordare è che le piante possono soffrire sia di carenza che di eccesso da nutritivi.
Usare concime a base di azoto sui pomodori
La carenza di azoto nei pomodori può manifestarsi con diversi sintomi:
- crescita molto lenta;
- crescita ridotta;
- foglie di colore verde pallido a causa della minore sintesi di clorofilla;
- foglie gialle, a cominciare da quelle più vecchie;
- frutti e foglie ridotte in misura;
- maggior contenuto di fibre;
- radici allungate;
- precoce maturazione.
L’eccesso di concime a base di azoto invece può portare ad altri sintomi, forse maggiori
- crescita più lussureggiante;
- foglie di colore verde scuro;
- maggior contenuto d’acqua e di fibre;
- minor resistenza al freddo e agli stress ambientali,
- maggior suscettibilità all’attacco dei parassiti.
Allungando il ciclo vegetativo si riscontra un ritardo nella produzione ed una maturazione non omogenea con conseguente difficoltà nella raccolta meccanica come, ad esempio, nel pomodoro da industria.
Eccesso di concime a base di azoto oltre che dare pomodori bruciati dal concime può provocare anche:
- il marciume apicale del pomodoro.
- diminuzione del beta carotene;
- diminuzione consistenza dei frutti;
- poca serbevolezza, ovvero quel carattere dei prodotti che si conservano facilmente, senza deteriorarsi.
Usare concime a base di fosforo sui pomodori
La carenza di fosforo nei pomodori può manifestarsi con diversi sintomi:
- crescita ridotta e lenta, con formazioni di pigmentazione porpora delle foglie vecchie;
- il colore delle foglie può essere anche verde molto scuro.
L’eccesso di fosforo causa:
- crescita delle piante lenta;
- deficienza di microelementi come lo zinco;
- l’accrescimento delle radici prevale su quello delle foglie.
Usare concime a base di potassio sui pomodori
La carenza di potassio porta ai seguenti sintomi:
- morte dei margini delle foglie più vecchie;
- ingiallimenti tra le nervature e dei margini delle foglie;
- produzione e qualità dei frutti ridotta;
- ridotta qualità post-raccolta dei frutti
L’eccesso di concime a base di potassio nei pomodori invece può portare a carenze di assorbimento di altri elementi quali magnesio e calcio.
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