di Antonino Crapanzano
Come abbiamo detto già precedentemente, quando parliamo di Septoria (Saccardo, 1884) intendiamo un genere di funghi ascomiceti appartenenti alla Mycosphaerellaceae, dei quali molti sono parassiti delle piante. Oggi, in particolare, parleremo della septoria del prezzemolo o Septoria petroselini (Libert, 1843).
Indice
Caratteristiche del prezzemolo
Il prezzemolo (Petroselinum crispum, Mill., Fuss., 1866) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae, tipicamente originaria degli ambienti mediterranei. E’ una pianta con un ciclo biennale nelle zone temperate e annuale in quelle tropicali.
Ha una radice a fittone di colore bianco giallastra, le foglie sono glabre con i contorni frastagliati triangolari e possono essere bipennatosette o tripennatosette. Le infiorescenze della pianta di prezzemolo sono rappresentate da un ombrella, infiorescenza racemosa in cui tutti i fiori hanno un peduncolo di uguale lunghezza.
Formate da circa cinquanta piccoli fiori con cinque petali bianchi ciascuno, le infiorescenze talvolta presenteranno un colore tendente all’azzurro-violetto o giallastro.
Petroselinum crispum cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone con un clima temperato e, infatti, teme il freddo intenso.
Septoria del prezzemolo: la malattia
La septoria fogliare è una micopatia che colpisce numerose piante, rappresenta una delle malattie più diffuse del sedano e del prezzemolo ma colpisce anche colture come pomodoro, cetriolo, zucchina, zucca, frumento e pero.
La septoria del prezzemolo si manifesta, durante il periodo estivo, soprattutto sulle foglie, sulle quali si formeranno macchie brune di grandezza variabile che poi diventeranno grigiastre e, in un secondo momento, potranno confluire tra loro e distruggere l’intera lamina fogliare che andrà incontro alla caduta.
All’interno delle macchie che compariranno sulle foglie si avrà la formazione di puntini neri, che altro non sono se non i picnidi, ovvero i depositi delle spore fungine. La septoria del prezzemolo si manifesta anche su semi, fusti, gemme e molto raramente sui frutti.
La frequenza di questa micopatia è rilevante in ambienti con un clima mite e umido e con temperature comprese tra 20 e 25°C; il fungo, infatti, sopravvive nel terreno e nei semi infetti durante il periodo invernale e comparirà quando le condizioni ambientali saranno favorevoli per la sua crescita.
La pianta, quando viene attaccata dalla septoria del prezzemolo, sarà sofferente, non cresce e deperisce in tempi più o meno veloci perché il fungo attaccherà il sistema linfatico causando la morte delle zone colpite. Comunque, la sensibilità delle piante alla septoria del prezzemolo dipende dalla loro varietà.
Septoria del prezzemolo: metodi di difesa
I metodi di difesa contro la septoria del prezzemolo sono principalmente due:
- la prevenzione;
- la lotta contro l’agente fungino responsabile dell’insorgenza della malattia.
La lotta
Alla comparsa dei primi sintomi sarà necessario intervenire utilizzando fitofarmaci a base di rame, possono anche essere utilizzati prodotti come la poltiglia bordolese, una miscela composta da solfato di rame, calce e acqua che può essere spalmata sul fusto delle piante con un comune pennello.
Se, invece, la coltivazione è stata infestata precedentemente dalla septoria del prezzemolo, sarà necessario effettuare sul terreno un trattamento anticrittogamico preventivo, quindi prima della semina o della messa a dimora delle nuove piantine.
La prevenzione
Prima di piantare e iniziare a coltivare il prezzemolo è molto importante assicurarsi che il terreno e i semi non contengano le spore responsabili dell’insorgenza della septoria del prezzemolo, comprando esclusivamente sementi certificate.
La prima misura di prevenzione che può essere adottata è quella che abbiamo appena descritto. Per prevenire l’insorgenza della malattia possono essere adottate, ancora, alcune accortezze che permettono di evitare la proliferazione di questo fungo.
Innanzitutto, è molto importante eseguire, in maniera adeguata, le lavorazioni del terreno che permetteranno un sufficiente drenaggio dell’acqua ed eviteranno che si formino ristagni idrici durante le irrigazioni, queste ultime non dovranno essere abbondanti e non dovranno far inzuppare il terreno.
L’irrigazione del terreno dovrà essere effettuata con acqua tiepida e durante le prime ore del mattino, questo consentirà al suolo di asciugarsi grazie all’azione del sole, evitare che rimanga umido per troppo tempo e, quindi, non si creerà il microclima ideale per lo sviluppo del fungo responsabile della septoria del prezzemolo.
Un altro accorgimento da seguire consiste nell’effettuare la pacciamatura del terreno che consiste nel ricoprire il terreno stesso, intorno alla pianta, con materiale organico come paglia, foglie o rametti secchi, per evitare la crescita delle piante infestanti e mantenere la corretta umidità del terreno evitando, così, la comparsa dell’agente fungino.
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