La pacciamatura dei lamponi, proprio come la sua concimazione, è una delle pratiche colturali a cui ogni agricoltore non può rinunciare se vuole avere piante sane e frutti gustosi.
Questa è, infatti, un’operazione importantissima quando si ha a che fare con ortaggi e piante da frutto perché serve a:
- impedire la crescita erbacce
- mantenere l’umidità del suolo al giusto livello
- evitare l’erosione del terreno
Insomma, anche nel caso del lampone, la pacciamatura va eseguita e, soprattutto, va eseguita correttamente.
Ecco perché nelle prossime righe vedremo come realizzarla al meglio ed evitare grossolani errori di cui pentirsi in seguito.
Pronti, partenza, via!
Indice
Lamponi: una buona idea da aggiungere al vostro orto
Prima di vedere tutti gli aspetti tecnici della pacciamatura del lampone, è bene spendere qualche parola per descrivere questa interessante e gustosissima coltivazione.
Il lampone, come tutti sappiamo, è un frutto di bosco che appartiene alla categoria dei “piccoli frutti”: si tratta di piante che, infatti, occupano poco spazio nell’orto e che può essere più o meno coltivata ovunque e in qualsiasi situazione.
Questa pianta appartiene alla famiglia delle rosacee e ha la forma di arbusto che può raggiungere massimo i 3 metri d’altezza.
Le tipologie di lampone che si possono coltivare sono principalmente due:
- il lampone unifero, che produce una sola volta l’anno e fruttifica su tralci che vengono germogliati l’anno precedente
- il lampone rifiorente, che fruttifica a fine estate e in autunno su dei tralci germogliati nello stesso anno
Il lampone è una pianta che si adatta più o meno a ogni condizione climatica, ma che ha bisogno di una temperatura che non vada oltre i 7° centigradi per fruttificare.
Qualche cenno sulla coltivazione del lampone
Come abbiamo già detto in altri articoli, il lampone è una pianta effettivamente facile da coltivare anche se necessità di qualche piccola attenzione colturale, come l’irrigazione, le potature stagionali e la concimazione: queste cure servono sia ad assicurare una buona produzione fruttifera, ma anche a scongiurare eventuali malattie che possono compromettere la salute della vostra piante.
Per quanto semplice da gestire, l’irrigazione del lampone può diventare problematica se, soprattutto in estate, le precipitazioni sono scarse.
Occhio però, perché anche in questo caso l’irrigazione deve essere razionale: il ristagno idrico, infatti, può causare numerosi danni alla vostra pianta, quindi prestateci molta attenzione soprattutto in primavera.
E la pacciamatura?
La tecnica della pacciamatura dei lamponi, ma non solo, altro non fa che imitare un processo che succede in modo del tutto naturale in qualsiasi bosco: le foglie secche, infatti, si accumulano al suo, esattamente alla base degli alberi e formano un vero e proprio strato aggiuntivo che limita la crescita di altra vegetazione, cosa che potrebbe compromettere il benessere della pianta.
Questo fenomeno si manifesta principalmente per due ragioni:
- un impedimento fisico che, bloccando i raggi solari, fa in modo che eventuali erbacce non crescano
- un impedimento biochimico, poiché questo nuovo strato rilascia delle sostanze specifiche che intossicano in modo irreparabile le potenziali erbacce in crescita
Oltre a questa azione antiparassitaria, la pacciamatura serve anche a tenere costante la temperatura del terreno nei mesi più freddi, evitando quindi gelate in inverno o eventuale disidratazione durante l’estate.
Quando viene ricreata in modo artificiale, la pacciamatura deve essere effettuata tra autunno e inverno (il periodo in cui naturalmente cadono le foglie) e può essere realizzata usando svariati materiali come:
- bucce di cacao
- paglia
- foglie secche
- erba di sfalcio
- corteccia di pino sminuzzata
- cartone
- strame
- sabbia
- sassi per le piante grasse
- aghi di pino (essenziali per le fragole)
- lana
Prima di procedere, assicuratevi di smuovere per bene tutta la terra attorno alla pianta, di modo che il terreno rimanga abbastanza morbido durante tutta la stagione fredda.
Come eseguire la pacciamatura dei lamponi?
Ora che abbiamo un’idea abbastanza accurata e generale di come si esegua la pacciamatura, possiamo scendere nei dettagli e capire come realizzare quella per le vostre piante di lampone.
In questi casi, questa cura colturale diventa molto utile quando eseguita tra un filare e l’altro poiché riduce al minimo la possibilità che si formino erbe infestanti che potrebbero sottrarre importanti sostanze nutritive alle vostre colture.
La pacciamatura dei lamponi prevede la distribuzione di uno strato di paglia (che ogni anno va rinforzato) a cui va aggiunto, nella parte sottostante, del concime organico o dei teli neri.
L’effetto benefico della pacciamatura è riscontrato anche dal suolo, poiché in questo modo si arricchisce di sostanze organiche che andranno a influenzare positivamente tutte le vostre colture.
L’unica cosa a cui dovete stare attenti è il livello di azoto del vostro terreno: questo procedimento, infatti, va a impoverire le scorte di azoto presenti nel suolo, cosa che potrebbe rendere inefficace l’azione dei batteri che decompongono la materia organica.
Il nostro consiglio è quella di aumentare leggermente la dose di azoto che distribuite ai vostri lamponi (50 kg in più ogni ettaro dovrebbero bastare), per evitare ogni tipo di problema.
Buon lavoro!
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