La peronospora larvata è una problematica difficile da debellare e per il quale ti consigliamo di stare sempre all’erta, soprattutto se ti occupi di un vigneto.
Questa malattia, infatti, interessa la vite e, come il nome lascia intendere, è legata alla peronospora.
La peronospora larvata non è altro che un attacco tardivo che colpisce gli acini durante i mesi estivi.
In questo articolo vedremo in che cosa consiste un attacco tardivo e come lo si può combattere.
Non hai un vitigno, ma vorresti capire da cosa cominciare per avere degli splendidi grappoli d’uva? In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere.
Indice
Peronospora: caratteristiche generali
Prima di entrare nel dettaglio di questo articolo, è bene fare un breve ripasso.
Cos’è, di preciso, la peronospora? Altro non è che una malattia crittogamica. Gli organismi responsabili possono appartenere alla famiglia delle Peronosporacee oppure a quella delle Piziacee, ma a causare la peronospora della vite è un agente chiamato Plasmopara viticola.
Questa specifica è importante perché la peronospora, oltre la vite, colpisce diverse coltivazioni (come il pomodoro, la lattuga, il melone e tante altre), ma, fortunatamente, non è contagiosa da una coltura all’altra. Questo, naturalmente, a meno che la malattia non sia stata causata dallo stesso agente.
Per fare un esempio, è lo stesso microrganismo a colpire sia il pomodoro sia la melanzana: dunque, la malattia può passare da una di queste colture all’altra; al contrario, la peronospora non può arrivare a colpire il cavolo, perché l’organismo che causa questa malattia crittogamica in questa coltura è diverso da quello che interessa pomodori e melanzane. Qui trovi un elenco degli agenti e delle diverse colture colpite, oltre a una guida su come combattere la peronospora del pomodoro.
Peronospora larvata: ciclo biologico
Abbiamo già anticipato come la peronospora larvata faccia parte del processo iniziato dall’agente che causa la peronospora, e sia identificabile in un dato momento dell’anno.
Per comprendere al meglio questa informazione, però, dobbiamo fare un passo indietro e osservare il ciclo biologico della Plasmopara viticola.
Le oospore di questo microrganismo rimangono dormienti durante i mesi invernali. La loro germinazione dipenderà esclusivamente dalla presenza di queste tre condizioni:
- germogli lunghi 10cm
- precipitazioni di circa 10mm
- temperatura superiore ai 10°C
Nel caso in cui queste condizioni dovessero presentarsi, dalle oospore verrà emesso lo sporangio, ovvero una cavità al cui interno sono presenti le spore. Queste spore si muovono nell’acqua presente sulle foglie, incistandosi nella pagina inferiore. Il patogeno, durante il periodo di germinazione che dura dai quattro ai ventitré giorni, penetra all’interno delle cellule e da lì estrae il suo nutrimento.
Una volta giunto alla fine del suo ciclo vitale, il patogeno dà il via a un altro tipo di infezione che si presenta sotto forma di muffa. Anche in questo caso, affinché la muffa si presenti, devono essere soddisfatte due condizioni: un tasso di umidità superiore al 92% e una temperatura minima di 13°C.
Peronospora larvata: quali danni?
La peronospora larvata, come anticipato, interessa i grappoli del tuo vitigno. Ad allegagione ormai avvenuta, infatti, il grappolo può essere colpito in due momenti diversi:
- in primavera, un tipico marciume grigio può colpire i grappoli giovani
- in estate, i grappoli già formati vengono interessati dalla comparsa del marciume bruno che comporta una vistosa perdita di turgore, una colorazione brunastra e un conseguente avvizzimento
Si parla dunque di peronospora larvata nel caso di un attacco tardivo che colpisce i grappoli durante l’estate, rovinando la raccolta.
La peronospora non colpisce solamente i grappoli, anzi. I danni sui grappoli sono l’ultimo tassello evidente di un attacco iniziato precedentemente.
Le prime parti vegetali a manifestare sofferenza in caso di contrazione della peronospora sono le foglie in accrescimento:
- comparsa di macchie giallastre, rossastre o traslucide, dai contorni regolari e localizzate nei margini, di 3cm di diametro
- necrotizzazione delle macchie
- presenza di muffa bianca nella pagina inferiore delle foglie
- caduta anticipata delle foglie, conosciuta come filloptosi
Le macchie presenti invece sulle foglie vecchie hanno queste caratteristiche:
- presenti tra le nervature
- piccole
- di forma poligonale
Dopo le foglie, a manifestare i sintomi saranno i tralci:
- aree colpite livide e necrotiche
- ipertrofia
- accrescimento anomalo
- piegature a forma di S
- spaccature longitudinali
- muffa bianca
Ulteriori macchie livide e ipertrofie possono manifestarsi anche:
- sul raspo
- sul peduncolo
- sui racimoli
I danni sui grappoli avvengono naturalmente a seguito dell’allegagione e, come abbiamo visto, se si presentano in estate sono causati dalla peronospora larvata. Non sai cosa sia l’allegagione? Leggi qui.
Ma come si può sconfiggere questa temuta malattia?
Peronospora larvata: prevenzione e rimedi
Per riuscire a prevenire la peronospora larvata bisogna naturalmente prevenire la comparsa in sé della peronospora.
Ci sono degli accorgimenti e delle piccole tattiche puoi mettere in atto per preservare la salute del tuo vitigno:
- non coltivarlo a fondo valle
- assicurarti che il microclima non sia eccessivamente umido
- tieni sotto controllo la situazione metereologica
- scegliere i portainnesti migliori per avere un vitigno più resistente possibile e, se in dubbio, ecco un articolo che può aiutarti
- non dimenticare la potatura invernale, le cui specifiche trovi qui
- effettua una concimazione bilanciata
Tutto questo potrebbe però non essere sufficiente. Per questa ragione, ti consigliamo l’unico rimedio accettato nell’agricoltura biologica: il rame. Nello specifico:
- il verde rame
- la poltiglia bordolese, molto semplice da preparare anche in casa, come raccontiamo in questa guida
- il solfato di rame
I prodotti a base di rame sono infatti in grado di proteggere le viti non ancora colpite dalla malattia e riescono a bloccarne l’avanzamento in quelle invece già colpite.
Ti consigliamo di spruzzare il trattamento da te scelto direttamente sulle foglie e sulle altre parti vegetali, soprattutto nei periodi dell’anno caratterizzati da un tasso di umidità particolarmente elevato o in presenza di clima mite. Ripeti la procedura una volta ogni 8-10 giorni, in modo da garantire la massima copertura possibile al tuo vitigno.
Sei pronto. La peronospora larvata non ha più segreti per te.
Buon lavoro!
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