di Antonino Crapanzano
Conoscete il rododendro, vi piace molto questa bellissima pianta e volete farla crescere nel vostro giardino o in vaso ma non sapete come iniziare?
Non preoccupatevi! Di seguito vi spiegheremo come potete fare.
In questo articolo parliamo proprio del rododendro, delle sue caratteristiche, quali sono le sue esigenze e le condizioni ambientali ideali per coltivarlo nel miglior modo possibile, di quali operazioni di potatura necessita e infine, quali sono gli agenti patogeni e le malattie alle quali può andare incontro.
Buona lettura.
Indice
Caratteristiche del rododendro
Il rododendro è una pianta proveniente dall’Eurasia e dall’America e che appartiene al genere Rhododendron, della famiglia delle Ericaceae, la stessa delle azalee.
In questi articoli potete avere maggiori informazioni sulla cura e il trapianto dell’azalea e cosa fare se la pianta inizia a perdere le foglie.
Questa pianta arbustiva viene coltivata spesso a scopo ornamentale nel nostro Paese, in zone dove è frequente la presenza dei laghi prealpini. Esistono anche specie che crescono spontaneamente, come:
- Rhododendron ferrugineum (Linnaeus, 1753) o Rosa delle Alpi, la cui caratteristica principale è il colore fucsia dei suoi fiori;
- Rhododendron hirsutum (Linnaeus, 1753), specie sempreverde che raggiunge fino a 50 cm di altezza. I suoi rami sono tortuosi, le foglie hanno una forma ellittica e i fiori sono riuniti in corimbi in numero massimo di dieci con una corolla di colore rosa o bianca.
L’altezza di queste piante può variare da 40 cm a 90 cm. La loro chioma si presenta piatta.
Le foglie sono grandi e ruvide, di colore verde brillante nella pagina superiore, verde chiaro nella pagina inferiore, infine possono avere una forma ovale o lanceolata. I fiori possono presentarsi semplici o doppi, sono riuniti in corimbi o mazzi posti alla fine dei rami e hanno una colorazione vivace
Le specie più coltivate sono Rhododendron maximum originario del Nord America, Rhododendron arboreum e Rhododendron argenteum provenienti dall’Himalaya, Rhododendron campanulatum che ha origine in Nepal. Tutte presentano ibridi con diverse colorazioni come bianco, rosso, blu, lilla e rosso-porpora.
La coltivazione del rododendro
La coltivazione del rododendro è finalizzata a scopi ornamentali, a tal proposito possiamo distinguere specie rustiche, che possiamo coltivare in vaso, in giardino o in piena terra, da quelle meno rustiche che vengono coltivate in serra.
Vi consigliamo di mettere le vostre piante in vaso o nel vostro giardino all’inizio della primavera o a fine estate. Le piante che coltiviamo in vaso svilupperanno piccoli cespugli o alberelli.
L’esposizione
Potete posizionare il vostro rododendro vicino a una siepe o un albero in modo che presenti una esposizione luminosa ma che non sia a contatto diretto con la luce del sole. Il luogo ideale è quindi una zona in penombra che venga illuminata soltanto poche ore al giorno e dove la pianta sarà riparata.
La temperatura
La temperatura ideale per il nostro rododendro è diversa in base alla rusticità delle cultivar che potranno essere più o meno resistenti al freddo.
Nonostante sia abbastanza resistente al freddo, durante le gelate invernali è opportuno proteggere la pianta con teli di TNT, tessuto non tessuto, per evitare che venga danneggiata.
Il terreno
Il rododendro è una pianta acidofila, ciò vuol dire che preferisce i terreni caratterizzati da un pH che tende ad essere acido e per questo motivo predilige un terreno e dell’acqua che siano poveri in calcio. Questa pianta ha bisogno di un terreno umido e ricco di sostanze nutritive.
Quando deciderete di piantare le vostre bellissime piante, acquistate un tipo di terriccio adatto alla coltivazione di Rhododendron, adatto per le piante che prediligono un terreno acido e che non sia ricco in calcio.
L’irrigazione
L’irrigazione del rododendro possiamo suddividerla in base alla stagione in cui ci troviamo:
- stagione autunnale o invernale, l’acqua piovana sarà sufficiente per soddisfare il fabbisogno idrico della pianta;
- stagione primaverile o estiva, durante questi mesi più secchi e asciutti dovremo irrigare frequentemente le nostre piante per evitare che rimangano prive di acqua.
E’ consigliabile utilizzare proprio l’acqua piovana per annaffiare le nostre piante ornamentali. Il rododendro, come possiamo capire, non ama gli ambienti secchi e asciutti e necessita di un terreno ricco di sostanze nutritive e abbastanza umido.
La concimazione
La concimazione della nostra pianta deve essere eseguita con uno specifico concime per piante acidofile che riescano a mantenere il pH del nostro terreno acido. Possiamo acquistare un apposito concime nei negozi di giardinaggio oppure preparare un compost in casa al quale possiamo poi aggiungere i fondi di caffè.
I fondi di caffè vengono utilizzati anche per la coltivazione delle rose come fertilizzante naturale.
La potatura del rododendro
Le operazioni di potatura viene realizzata per:
- eliminare le parti di vegetazione secche o danneggiate in modo da favorire lo sviluppo delle nuove foglie e dei fiori nella fioritura successiva;
- conferire al rododendro la forma che vogliamo e che più desideriamo.
Possiamo eseguire le operazioni di potatura mediante l’utilizzo di questi strumenti indispensabili; gli interventi, come abbiamo visto, saranno semplici e limitati poiché le nostre piante sono abbastanza rustiche e quindi resistenti.
Potete trovare maggiori informazioni riguardanti la potatura del rododendro in questo articolo.
La fioritura del rododendro
La fioritura del rododendro si ha in piena primavera, molto spesso durante il mese di maggio.
Le specie che più si adattano alla coltivazione in vaso o in giardino sono quelle orientali perché la loro fioritura risulterà più abbondante e florida.
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