Come tutti sappiamo, l’estate del 2017 fu davvero molto calda e soprattutto arida.
La mancanza di acqua per via piovana provocò molteplici difficoltà alle nostre colture e queste hanno portato inevitabilmente ad un danno economico per l’impresa agricola.
Una delle problematiche che i nostri agricoltori, soprattutto gli orticoltori, dovettero affrontare è stata, appunto, la cosiddetta “bolla”, meglio conosciuta come “marciume apicale del pomodoro”.
Prima di iniziare a capire in cosa consiste questa terribile malattie, ti consigliamo di dare una rinfrescata a tutte le informazioni essenziali per la corretta cura e coltura del pomodoro dalla sezione dedicata sul sito di Agronotizie.
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Cos’è il marciume apicale del pomodoro
Il marciume apicale del pomodoro è sintomo di una carenza nutrizionale. Per spiegarne le cause dobbiamo prima di tutto capire il “funzionamento” di una pianta. La pianta, sia essa di pomodoro o qualsiasi altra, prende i propri nutrienti dal terreno per portarli verso l’alto, ai frutti, in modo che questi ridiano tali nutrienti ai semi dentro di essi una volta caduti a terra, per così continuare la propria “dinastia”.
Quanto detto preclude il fatto che la pianta trovi i nutrienti già presenti nel terreno. Ma come fanno ad arrivarci? Ovviamente uno dei mezzi di rifornimento di nutrienti è sicuramente la concimazione, ma quello fondamentale è l’acqua. L’acqua, specialmente quella piovana, è ricca di molteplici elementi tra cui i sali minerali.
Cause del marciume apicale del pomodoro
Tornando quindi al marciume apicale del pomodoro, possiamo ora capire che questa problematica è dovuta alla carenza indotta di Calcio (Ca2+). Deriva quindi dalla mancata o insufficiente traslocazione di Calcio nei giovani frutti in fase di attivo accrescimento ed in particolare nella loro porzione apicale. In altre parole, vi è uno squilibrio tra il tasso di accrescimento del frutto di pomodoro e l’assorbimento di Calcio da parte della porzione distale del frutto stesso. Il Calcio è indispensabile ai frutti in crescita per la formazione delle membrane e delle pareti cellulari.
Non sempre, però, il marciume apicale del pomodoro è dovuto ad una carenza di Calcio nel terreno, ma dipende da un insieme di fattori di tipo anatomico, ambientale e genetico.
Per quanto riguarda i fattori anatomici, ci può essere un assottigliamento dei fasci xilematici dalla porzione prossimale (quella attaccata alla pianta) a quella distale (apicale) del frutto.
Per quanto riguarda i fattori ambientali, sicuramente è dovuta ad una scarsa disponibilità idrica, una bassa umidità relativa (soprattutto con temperatura e intensità luminosa elevate), una elevata salinità, ma anche ad un eccesso di Magnesio e Potassio.
Nel caso di fattori genetici, invece, potrebbero verificarsi casi di frutti di grandi dimensioni e/o a rapido accrescimento; per questo sconsiglio di coltivare varietà con tali caratteristiche, meglio prendere cultivar di pomodoro meno soggette a tale problematica.
Da tenere in considerazione anche che fattori come la forte intensità luminosa e l’alta temperatura favoriscono inevitabilmente il marciume apicale del pomodoro.
C’è da dire inoltre che l’acqua con cui annaffiamo è “più pura”, o meglio più scarsa di elementi, rispetto all’acqua piovana (a meno che non sia acqua di raccolta). Oltre a questo, annaffiare a distanza di molto tempo su un terreno secco e arido favorisce la percolazione dell’acqua verso il basso, in direzione della falda acquifera: questo fa sì che l’acqua non resti a lungo a contatto con le radici e quindi la pianta non ha modo di assorbirne gli elementi a lei necessari.
In vista di quanto detto, possiamo ora esplicare i vari rimedi e accorgimenti per evitare, o comunque ridurre, il marciume apicale del pomodoro.
Marciume apicale del pomodoro: possibili soluzioni
Innanzitutto è bene garantire una disponibilità d’acqua e di Calcio adeguate, in modo da evitarne la carenza.
Eventualmente si può somministrare Cloruro di Calcio o Nitrato di Calcio per via fogliare, anche con fertirrigazione.
Altri accorgimenti indispensabili possono essere l’utilizzo di teli ombreggianti (in modo da ridurre l’intensità luminosa e di conseguenza prevenire un’eccessiva traspirazione) ed evitare una concentrazione eccessiva di elementi che competono con il Calcio (come ad esempio Magnesio e Potassio).
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