di Antonino Crapanzano
State pensando di avviare una impresa agricola?
Avete già deciso che l’imprenditoria nel settore agricolo è l’attività che più vi appassiona?
Se la risposta alle vostre domande è affermativa, sicuramente una delle domande che vi sarete posti riguarda quali sono i reali guadagni di un imprenditore agricolo.
Allora questo articolo è quello che stavate cercando poiché, come possiamo capire dal titolo, parleremo di quanto guadagna un imprenditore agricolo.
Prima di capire quanto guadagna un imprenditore agricolo, capiamo chi è un imprenditore agricolo, come possiamo definire e inquadrare questa figura professionale.
Buona lettura.
Chi è un imprenditore agricolo?
Secondo l’art. 2082 del Codice civile, l’imprenditore agricolo è:
“chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.”
Questa definizione di imprenditore agricolo è una versione molto generale in quanto possiamo distinguere diverse figure di imprenditore agricolo:
- coltivatore diretto o piccolo imprenditore agricolo;
- imprenditore agricolo professionale;
- società agricola, quando l’impresa è composta da più soggetti che si uniscono in forma societaria e uno dei quali deve essere in possesso del titolo di imprenditore agricolo professionale (IAP).
Il coltivatore diretto
Il coltivatore diretto o piccolo imprenditore agricolo secondo l’art. 2083 del Codice Civile è:
“il piccolo imprenditore che svolge attività agricola, organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e della propria famiglia e che si dedica abitualmente alla coltivazione del fondo o all’allevamento del bestiame, sempre che la forza lavorativa totale del nucleo familiare non sia inferiore a 1/3 di quella necessaria per la corretta coltivazione del fondo stesso e per l’allevamento del bestiame.”
Il piccolo imprenditore agricolo è il proprietario o affittuario dei terreni nei quali pratica, in maniera abituale, le attività di coltivazione, allevamento del bestiame e attività connesse.
Il coltivatore diretto dedica la maggior parte del suo tempo alla conduzione di queste attività che rappresentano la sua principale fonte di reddito. Secondo la normativa italiana deve dedicare almeno 104 giornate lavorative durante l’arco dell’anno.
In questo articolo trovate i requisiti necessari per poter diventare un piccolo imprenditore agricolo.
L’imprenditore agricolo professionale o IAP
La figura dell’imprenditore agricolo professionale (IAP) viene così definita dall’art. 2135 del Codice Civile:
“chi, in possesso di conoscenze e competenze professionali, dedica alle attività agricole direttamente o come socio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e ricava dalle attività medesime almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro.”
Per poter diventare imprenditore agricolo professionale (IAP) è necessario dimostrare di possedere adeguate conoscenze e competenze per poter svolgere questa professione e quindi per poter ottenere questo titolo professionale.
Le conoscenze utili e necessarie possono essere acquisite mediante l’ottenimento di un titolo di studio coerente con la professione che si svolgerà:
- Diploma di Istituto Tecnico Agrario;
- Lauree triennali in Agraria ed equipollenti;
- Lauree magistrali in Agraria ed equipollenti;
- diplomi rilasciati da Enti di Formazione Certificati.
Potete consultare questo articolo per conoscere quali sono i requisiti necessari per poter diventare imprenditore agricolo professionale o IAP.
Il guadagno dell’imprenditore agricolo
Quanto guadagna un imprenditore agricolo?
Sicuramente non possiamo dare una cifra ben precisa sul guadagno di un imprenditore agricolo, è impossibile determinare una cifra a priori poiché le attività che possono essere svolte da questa categoria professionale sono abbastanza vaste.
Le variabili da prendere in considerazione sono troppe, infatti, un imprenditore agricolo può guadagnare una cifra piuttosto elevata ma potrebbe anche andare in perdita.
Le tipologie di imprese agricole sono molte, dalle piccole aziende a conduzione familiare a quelle che possiedono molti ettari di terreno dedicati alla produzione.
Il nostro consiglio è quello di seguire alcune semplici e buone pratiche agricole in grado di fare la differenza ma anche alcune caratteristiche che le aziende dovrebbero avere per poter conseguire un maggior guadagno e allo stesso tempo le caratteristiche che possono causare ingenti perdite.
Le caratteristiche delle imprese agricole di successo sono:
- la produzione e la vendita di prodotti di qualità;
- la produzione di prodotti Made in Italy destinati soprattutto all’esportazione;
- la vendita dei prodotti direttamente al consumatore finale;
- l’unione delle imprese in associazioni di categoria.
Le aziende che non hanno successo, invece, generalmente presentano tali caratteristiche:
- non presentano un marchio di prestigio e di qualità;
- non puntano alla distribuzione dei loro prodotti all’estero;
- vendono e distribuiscono i loro prodotti alla grande distribuzione;
- le imprese si fanno concorrenza le une con le altre mediante la formazione di prezzi al ribasso.
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