di Antonino Crapanzano
Parliamo dei fiori di tagete.
Vi siete mai chiesti perché le piante di tagete si seccano?
In questo articolo vediamo quali sono le principali malattie e parassiti che possono danneggiare i fiori di tagete e che causano il disseccamento delle piante stesse.
Prima di scoprire perché i tagete si seccano, vedremo brevemente quali sono le sue caratteristiche più importanti, la sua semina e come possiamo raccogliere i suoi semi.
Indice
Le caratteristiche del tagete
Il tagete è una pianta perenne o annuale che si sviluppa nelle zone collinari caratterizzate da un clima caldo e in zone dove l’umidità non raggiunge livelli altissimi.
Il tagete è una pianta erbacea dal portamento eretto. Alcune specie presentano, invece, un portamento cespuglioso.
Le sue foglie sono dentellate e sembrano creare un tappeto di color verde intenso sul quale si adagiano i fiori. Se spezzate emanano un odore acre e pungente.
I suoi fiori sono molto colorati, possono avere un colore giallo, bianco, oro, rosso, arancio e marrone; di forma singola o doppia che ricordano, rispettivamente, i fiori delle margherite le prime, dei garofani le seconde e la cui forma caratteristica ricorda quella di un palloncino.
Sono portati all’estremità di uno stelo verde, robusto, resistente e di lunghezza variabile in base alla specie sul quale crescono le foglie di colore verde intenso.
La fioritura del tagete, per le specie annuali che sono le più diffuse, comincia a partire dal mese di marzo e continua per l’intera stagione estiva, fin quando appassiscono e cadono nel mese di settembre, con l’arrivo della stagione più fredda.
In questi articoli trovate maggiori informazioni riguardanti:
Tagete gigante o Tagetes erecta
Tra le specie di tagete più diffuse nel nostro Paese vi è il tagete gigante. Originario del Messico, il tagete gigante è una specie annuale.
Tagetes erecta (Linnaeus, 1753) anche detto Tagetes patula, è chiamato in questo modo per il suo portamento eretto.
Tra le specie più grandi appartenenti a questo genere, può raggiungere un’altezza che varia da 30 e 40 cm.
Il tagete gigante presenta un contrasto cromatico piuttosto evidente tra i suoi fiori e le foglie portate sullo stelo. Le foglie presentano nervature piuttosto accentuate e un colore verde molto intenso, i fiori sono tipicamente di colore giallo e hanno la caratteristica forma di un piccolo pallone.
Queste particolari caratteristiche faranno risaltare il nostro tagetes erecta in mezzo a molti altri fiori colorati e ci consentiranno di riconoscerlo a prima vista.
La semina del tagete
Il tagete possiamo moltiplicarlo per mezzo dei suoi semi dalla forma lunga e affusolata.
Il periodo ideale per la semina è compresa nei mesi di marzo e aprile, periodo in cui le temperature saranno più elevate e comincino ad essere piuttosto calde.
I semi devono essere interrati appena sotto la superficie e ricoperti con 1 o 2 cm di terriccio che è necessario mantenere bagnato e comprimerlo per eliminare le zone d’aria che possono formarsi.
La germinazione dei semi avverrà dopo 1 o 2 settimane circa.
Il terreno adatto per la semina è formato da terriccio fresco e ben drenato al quale possiamo aggiungere della sabbia facendo attenzione a non renderlo troppo fertile e ricco in calcare.
Le piante di tagete si adattano anche ai terreni sassosi e non necessitano di concimazioni eccessive.
E’ molto importante che l’esposizione ai raggi diretti del sole avvenga per un periodo di almeno 8 ore al giorno per garantire una fioritura piuttosto abbondante.
La semina può essere effettuata in semenzaio o in vaschette per la semina nelle quali andremo a mettere 2 o 3 semi ciascuna in modo tale da lasciare alle radici lo spazio necessario per il loro sviluppo.
La raccolta dei semi di tagete che si seccano
Raccogliere i semi di tagete è un’operazione piuttosto semplice.
Innanzitutto dobbiamo aspettare il periodo in cui il tagete sfiorisce. Il momento in cui potremo eseguire la raccolta dei fiori di tagete che si seccano è in autunno, periodo in cui la produzione dei semi sarà massima.
Vi consigliamo di raccogliere i fiori in piccoli mazzetti e metterli a seccare a testa in giù in un luogo asciutto. Quando notate che saranno secchi del tutto, scuotete i fiori e vedrete cadere i semi che potrete piantare durante la primavera dell’anno dopo.
La pianta di tagete, se lasciata sul posto, lascerà cadere i semi spontaneamente dopo che i fiori disseccati saranno, a loro volta, caduti sul terreno.
Tagete che si seccano
Il tagete può essere soggetto all’attacco di diversi parassiti e può andare incontro all’insorgenza di alcune malattie che possono compromettere la crescita e lo sviluppo della pianta stessa.
Tra le malattie del tagete dobbiamo sicuramente citare il marciume radicale.
Il marciume radicale del tagete, come molte altre piante ornamentali, aromatiche e ortive, è causato dal ristagno idrico che si forma nel terreno.
Il marciume radicale è una malattia fungina che provoca la disgregazione e il deperimento delle radici, fattori che espongono la pianta all’attacco di nuovi agenti patogeni.
I tipici sintomi del marciume radicale sono:
- la comparsa di macchie scure sulle foglie che ingialliscono velocemente;
- la disgregazione e il deperimento delle radici che marciscono e assumono una colorazione nerastra;
- l’afflosciamento della chioma dei tagete che si seccano poiché non saranno più sorretti dall’apparato radicale.
Gli agenti patogeni più temuti dalle piante di tagete sono il mal bianco o oidio e gli afidi.
Potete approfondire la conoscenza di questi agenti patogeni nei seguenti articoli:
- oidio: prevenzione e cura del mal bianco;
- afidi neri: come riconoscerli e limitare le infestazioni;
- come eliminare gli afidi: rimedi e prevenzione contro i pidocchi.
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