La Lingua di suocera, conosciuta anche come Sansevieria, è una pianta decisamente diffusa nelle case d’Italia perché molto facile da coltivare e curare.

Si tratta, infatti, di una pianta che richiede pochissime attenzioni e che, allo stesso tempo, ha un grandissimo valore ornamentale data la sua incredibile eleganza.

Il suo nome, piuttosto singolare, deriva da una credenza e detto popolare: la sua crescita parrebbe essere collegata in maniera esponenziale alla capacità che le suocere hanno di sparlare dei propri generi.

In queste righe scopriremo come prendersene cura e come valorizzarla al meglio in qualsiasi contesto abitativo, sia in giardino che in ambienti chiusi.

Iniziamo!

Lingua di suocera e le sue caratteristiche

La lingua di suocera (nota anche come Epiphyllum) è una pianta esotica che appartenente alla famiglia delle Cactaceae e che, in genere, nasce in maniera del tutto spontanea in quello che è il suo habitat naturale, ovvero le foreste tropicali del centro America.

La sua conformazione prevede dei fusti (che si sviluppano al di sopra del terreno) stretti e dentati e la totale assenza di rami.

Le sue foglie costituiscono una rosetta basale e si sviluppano direttamente da un rizoma sotterraneo; si tratta di foglie particolarmente rigide di colore verde scure che presentano delle striature verde e argento e dalla forma appuntita.

La sua fioritura (che si ha soltanto quando coltivata all’aperto) è piuttosto appariscente poiché presenta numerosi petali colorati.

La pianta è di tipo epifita, dunque per crescere ha la necessità di svilupparsi su altre piante ricavando il suo nutrimento da queste; ecco perché, nonostante la credenza che giustifica il suo nome, la sua crescita è particolarmente rapida, tanto da esserne una delle caratteristiche principali.

In più, la Lingua di suocera è una pianta particolarmente resistente, tanto da poter sopportare qualsiasi tipo di luce, condizione idrica e temperature.

Dimensioni e particolarità

Le dimensioni della Lingua di suocera variano a seconda del contesto in cui vengono coltivate.

Se la tua pianta vive in appartamento, per esempio, non supererà i 90 cm di altezza e assestandosi su una larghezza che arriva fino a 6 cm.

Se hai animali domestici o bimbi piccoli, fai attenzione: si tratta di una pianta velenosa e contenente saponine, ovvero delle sostanze usate nei comuni shampoo e che, se ingerite, possono dare fastidi come nausea, vomito o diarrea.

Il nostro consiglio, in caso di ingerimento, è quello di chiamare un medico o un veterinario per capire cosa fare.

Di quali cure ha bisogno?

Pur essendo una pianta tropicale ed esotica, la lingua di suocera preferisce gli ambienti umidi. Si tratta, infatti, di una coltura che non è troppo abituata al sole diretto e che, sebbene sia in grado di adattarsi a ogni situazione climatica, vive meglio al riparo dai raggi solari.

La temperatura ideale per la sua crescita sana e prosperosa va dai 10 ai 20 gradi; nonostante non abbia troppi problemi a resistere a temperature maggiori, ciò che non sopporta sono le basse temperature.

Durante i periodi più caldi necessita di acqua ed è per questo che in estate le innaffiature devono diventare piuttosto frequenti. In questo senso, è sempre bene assicurarsi che il suo terriccio sia umido, soprattutto in fase di crescita.

In inverno, quindi dai mesi che vanno da novembre a marzo, evita di somministrarle troppa acqua perché potrebbe creare grossi problemi al fusto e alle radici, quindi accertati solo che il suo terriccio sia umido a sufficienza.

Per quanto riguarda, appunto, il terriccio da usare, il nostro consiglio è di scegliere quello biologico e specifico per cactus; se poi contiene anche fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici, tanto meglio.

Qualora volessi somministrare del fertilizzante alla pianta, scegline uno organico e bilanciato e somministragliene metà dose una volta al mese durante il periodo ci crescita; durante l’inverno, invece, non fertilizzarla.

Come si coltiva la lingua di suocera?

A seconda delle tue esigenze, la lingua di suocera può essere coltivata anche in vaso; per accoglierla, andrà bene un comune vaso in terracotta alto non più di 20 centimetri.

Il substrato che ospiterà le sue radici deve essere composto da terriccio di foglie, di torba e di altro materiale piuttosto grossolano che vi aiuterà a scongiurare il pericolo di ristagni idrici, di marciume radicale e di eccessiva compattazione del terreno.

Il suo rinvaso deve essere effettuato ogni due anni nel periodo in cui termina la fioritura (che avviene nei mesi tra aprile e luglio).

Quando verrà il momento, trasferite la pianta in un vaso che abbia un diametro 5 cm più grande rispetto al precedente e, per fare in modo che la pianta non si ribalti, assicurati che sia un contenitore abbastanza pesante o, in alternativa, metti dei ciottoli sul fondo per aumentarne il peso.

Moltiplicazioni e minacce

Come si pratica la moltiplicazione della lingua di suocera? In genere questa viene eseguita sfruttando la tecnica della talea.

Questi gli step necessari:

• Preleva la porzione di pianta durante l’estate
• Tienila al riparo per una settimana per far cicatrizzare la ferita
• Pianta la talea in un composto a base di terra fertile e sabbia
• Tieni il terreno costantemente umido per avviare la radificazione

Per quanto riguarda i parassiti, la Lingua di suocera è una pianta che non viene generalmente attaccata da malattie e parassiti.

Il suo nemico più spietato è la cocciniglia, ma si può eliminare applicando del cotone imbevuto nell’alcol.

Se, invece, la tua pianta sembra seccarsi nonostante la corretta irrigazione, probabilmente il problema riguarda la luce: spostala in un luogo più luminoso e vedrai che inizierà a riprendersi.

 

Come vedi, prendersi cura di una Lingua di suocera non è poi così difficile: falla crescere forte e rigogliosa, nonostante le (false) credenze!