Le malattie dei tronchi sono una problematica che colpisce tantissimi alberi e che, a seconda della pianta colpita, può avere nomi diversi.
Che sia cancro del castagno, della quercia o dell’acero, ciò che bisogna sapere è che si è davanti allo stesso agente patogeno e che, salvo pochissime eccezioni, il trattamento da applicare è sempre lo stesso.
Questa malattia, infatti, causata da un agente patogeno fungino il cui nome è Endothia Parasitica, conosciuto anche come cancro della corteccia.
In questo articolo, come preannunciato dal titolo, scopriremo insieme quali sono i primi campanelli d’allarme che devono suonare in caso la tua pianta sia sotto attacco e come risolvere il problema senza compromettere il lavoro di una stagione intera.
Iniziamo subito!
Indice
Come si diffondono le malattie dei tronchi?
Questa precisa tipologia di malattie dei tronchi, ovvero il cancro della corteccia, ha iniziato a diffondersi in Italia intorno agli anni ’30, risultando una delle problematiche più diffuse in tutta la nazione.
In genere, le piante colpite da questo fungo e che riscontrano poi problemi sono tantissime e comprendono tantissime varietà e tipologie:
- Piante ornamentali
- Gli aceri
- Le piante da frutto (qui trovi un articolo dedicato alla protezione dei loro tronchi)
- I castagni
È bene sapere che il trattamento di questa patologia che colpisce il tronco e la corteccia degli alberi deve essere sempre trattata; ignorarla, infatti, potrebbe portare a spiacevoli quanto pericolose conseguenze che possono danneggiare seriamente le tue coltivazioni.
Qualora, invece, la notassi su piante spontanee, puoi evitare di trattarle, ma facendo sempre attenzione a eventuali contagi e complicazioni da essi create.
Il ciclo di vita del cancro della corteccia, una delle malattie più diffuse
Conoscere il ciclo di vita del cancro della corteccia è un buon modo per iniziare un’opera di prevenzione efficace.
Capire come avviene la sua diffusione e in quali periodi dell’anno tenere alta la guardia, infatti, aiuterà tanti agricoltori ad avere meno problemi in futuro.
L’inoculo dell’agente patogeno nell’albero avviene attraverso delle lesioni e ferite presenti nella corteccia; insinuandosi da queste fessure, anche millimetriche, il fungo penetra all’interno del tronco e, da qui, avanza fino alla parte più profonda di questo, il midollo.
È da questo momento che il fungo inizia a infettare l’albero con tossine che vanno a colpire i vasi linfatici della pianta tutta e portando, gradualmente, alla morte del tessuto che assumerà in poco tempo una colorazione sempre più scura.
L’Endothia Parasitica, proprio come tante altre malattie dei tronchi, si riproduce negli strati interni della corteccia e nelle sue ramificazioni secche o già cadute a terra. È in questa fase che tutti i corpi fruttiferi che, in precedenza, si creavano sotto le fessurazioni iniziano a produrre delle spore che, col vento e la pioggia, vengono diffuse nelle aree limitrofe e non.
Quali sono i danni principali?
Quando questa tipologia di malattie del tronco è in atto, i danni causati non sono limitati alle sole parti legnose, ma alla pianta nella sua interezza.
In genere, uno dei primi segnali che preannuncia lo sviluppo della malattia si ha dal fogliame presente nella parte alta della chioma, ma ovviamente nelle piante particolarmente sviluppate in altezza è molto difficile accorgersene subito.
Altro segnale importante dell’avanzamento della malattia riguarda le ramificazioni, il tronco e i polloni.
Data la sua diffusione nei vasi linfatici, infatti, il cancro della corteccia porta, prima, a un imbrunimento del legno e, successivamente, alla sua morte.
I segni distintivi della presenza del fungo possono essere facilmente trovati sul tronco e sulle ramificazioni: si vedranno delle fessure e spaccature longitudinali nello strato più esterno della corteccia.
Il tempo di evoluzione di questa malattia è diverso e varia a seconda della severità dell’infestazione; ciò che bisogna però ricordare è che la parte sottostante del legno ormai fessurato si presenterà con un aspetto feltroso e giallognolo.
Da qui, il fungo passerà a produrre dei corpi fruttiferi, quindi dei piccoli punti neri di circa 3 millimetri da cui, successivamente, si formeranno le spore.
Purtroppo, se non ci si accorge per tempo di tutti questi fattori, il cancro della corteccia è una di quelle malattie del tronco che può portare il vostro albero alla morte.
Come ci si difende da queste malattie del tronco?
Esistono vari modi per difendersi dalle malattie del tronco e dal cancro della corteccia.
In primo luogo, non scordate mai di praticare le cure colturali giuste per il vostro albero: usare gli strumenti giusti per la potatura, irrigazione, cura del suolo e tutte le altre pratiche utili al suo corretto sviluppo sono essenziali per tutelarne il benessere.
In secondo luogo, bisogna fare moltissima attenzione agli scarti della potatura: analizzare bene i rami tagliati per capire se ci sono dello spore può essere un ottimo modo per prendere la malattia in tempo e salvare l’albero.
Altra pratica importante riguarda l’uso di legno immune al fungo per la costruzione di pali di sostentamento per alberi da frutto giovani; evitare eventuali forme di contagio è una chiave di prevenzione importante.
Altre forme di prevenzione possono essere:
- Usare varietà di alberi meno inclini a essere attaccate dal fungo
- Operazioni di innesto e potatura eseguite regolarmente
- Utilizzo di piante di origine controllata
- Operazioni di cura delle parti colpite con l’eliminazione di legno malato.
- Disinfezione delle parti malate con prodotti a base di rame
Buon senso, attenzione e reattività: ecco tutti i segreti per prevenire al meglio l’insorgere di malattie dei tronchi che possono davvero mettere in pericolo tutto quello che hai costruito con tanto sacrificio.
Buon lavoro!
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