La lavanda è una pianta particolarmente apprezzata per la sua versatilità: infatti, non si tratta semplicemente di una pianta esteticamente meravigliosa, ma anche di una preziosa alleata fitoterapica.
Se sei interessato a conoscere i diversi modi in cui puoi utilizzare questa pianta continua a leggere questo articolo. Nelle prossime righe, infatti, ti spiegheremo nel dettaglio tutte le caratteristiche e i benefici della lavanda.
Buona lettura!
Indice
Caratteristiche della pianta
La lavanda è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e il suo nome botanico è Lavandula. Così come le altre piante che fanno parte di questa famiglia, anche la lavanda ha l’aspetto di un’erbacea e presenta una classica infiorescenza a spiga.
Entrando più specificatamente nel dettaglio di quelle che sono le caratteristiche della lavanda, si tratta di una pianta aromatica e dal portamento arbustivo, mentre la sua forma biologica è nano-fanerofite. Quest’ultima indicazione racchiude alcune informazioni importanti:
- si tratta di una pianta perenne
- le radici sono legnose
- le gemme sono svernanti
- le gemme si trovano a un’altezza minima dal suolo pari a 30cm
I fusti della pianta di lavanda, oltre che eretti, possono essere di due tipi: ramificati oppure semplici. La corteccia è invece sempreverde e presenta un colore rossastro scuro.
Le foglie sono opposte, fascicolate e verdi, mentre la lamina può variare:
- lanceolata
- lineare
- pennatosetta, ovvero a forma di penna
La lavanda ha poi delle infiorescenze dove i fiori appaiono raggruppati in spighe sottili. I fiori sono colorati e disposti in modo opposto oppure a spirale. Le caratteristiche principali dei fiori sono le seguenti:
- sono ermafroditi
- sono zigomorfi, ovvero hanno una forma irregolare
- hanno quattro verticilli, ovvero il calice, la corolla, l’androceo e il gineceo; questi ultimi sono rispettivamente l’apparato riproduttivo maschile e quello femminile
In ultimo, per quanto riguarda il frutto della lavanda, si tratta di uno schizocarpo formato da quattro nucule. La nucula è un piccolo frutto legnoso simile a una noce e, nel caso della lavanda, è liscio e sprovvisto di peluria.
Se ti interessa conoscere tutto sulla coltivazione della lavanda, ecco l’articolo che fa per te!
Lavanda: una pianta utilizzata già dai Romani
La lavanda, come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, vanta una serie di utilizzi tra i più diversi sin dai tempi dell’Impero Romano.
Infatti, già allora la lavanda veniva utilizzata nei bagni termali per profumare l’acqua. Ma non solo: era anche usata come base di alcuni profumi, soprattutto quelli più raffinati e costosi, oppure per rendere pelle e capelli più morbidi e setosi.
Anche i vestiti traevano beneficio dalla vicinanza con la lavanda e con la sua essenza profumata, utile anche per tenere lontane le tarme.
Le proprietà terapeutiche della pianta
Ma parliamo di quelle che sono le più importanti proprietà terapeutiche della lavanda:
- il suo olio essenziale contribuisce a un’azione calmante e sedativa e viene utilizzato anche per la creazione di profumi
- le vie respiratorie congestionate da raffreddori e tosse possono trarre beneficio dalla sua azione balsamica
- contribuisce a limitare il ristagno dei gas a livello gastro-intestinale aiutando a placare eventuali dolori addominali e favorendo il rilassamento della muscolatura del ventre
- le sue proprietà antispasmodiche la rendono un’ottima alleata contro forti emicranie e vertigini
- può essere utilizzata su ferite e punture di insetti grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e analgesiche
Come utilizzarla: essiccazione ed infusi
Per poter utilizzare al meglio la lavanda, puoi seguire due tra i metodi più comuni: farla essiccare oppure creare un infuso.
Nel caso in cui volessi occuparti della sua essiccazione, così da usare l’olio essenziale, dovrai raccogliere le infiorescenze e le foglie. Una volta raccolti i rametti, posizionali a testa in giù in un luogo arieggiato e all’ombra. Dovrai poi conservare la lavanda essiccata all’interno di un vaso di vetro con un coperchio sigillato e utilizzarla entro l’anno. Qui trovi un utile approfondimento.
Vuoi invece preparare un infuso? Sarà sufficiente disporre di un cucchiaio di fiori di lavanda da versare in acqua bollente. Lascia i fiori in infusione per una decina di minuti, filtra e bevi il tuo infuso all’occorrenza. Ne abbiamo parlato con dovizia di particolari in questo articolo.
L’olio essenziale
La lavanda è una pianta dalla quale, l’abbiamo visto, puoi ottenere un utilissimo olio essenziale. Ma per cosa puoi usarlo nello specifico? Ecco qualche consiglio utile:
- usalo in caso di ustione
- passalo sopra una piaga
- è utile per trattare le punture di insetti o le bruciature causate dalle meduse
- dà sollievo in caso di eritema solare
- è utile contro l’insonnia
- usalo per preparare dei prodotti per la pulizia della casa che siano fungicidi e antisettici
Per estrarre gli olii essenziali, tuttavia, dovrai effettuare tutti i passaggi in modo perfetto. Li abbiamo riassunti per te in questa guida.
La lavanda in cucina
La lavanda non è solo una pianta dal profumo incredibile e in grado di portare numerosi benefici al tuo equilibrio psicofisico, ma puoi anche utilizzarla in cucina.
Innanzitutto, puoi usare la lavanda come spezia per andare ad aromatizzare dolci e biscotti. In secondo luogo, puoi usare i fiori freschi sia come alimento commestibile sia come guarnizione dei tuoi piatti. In ultimo, puoi usarla come abbiamo visto per preparare infusi e tisane.
Esiste inoltre una prelibatezza non semplicissima da trovare, ovvero il miele di lavanda. Questo prodotto è molto apprezzato soprattutto perché dotato di importanti proprietà:
- aiuta a rilassarsi
- è ottimo per calmare la tosse e dare sollievo alle proprie corde vocali
- è un antispasmodico con azione digestiva
- è indicato per la dieta delle persone che soffrono di anemia grazie alla presenza di ferro e manganese
Il miele di lavanda può anche essere semplicemente mangiato. È ottimo soprattutto quando accompagna formaggi stagionati e frutta.
Aceto alla lavanda
Vediamo ora come la lavanda si possa utilizzare anche per le faccende domestiche e nello specifico per pulire i pavimenti, il bagno, i vetri, la cucina e lucidare l’argenteria. Dovrai preparare dell’aceto di lavanda. Come? Il procedimento è molto semplice:
- lava e lascia asciugare 100g di fiori di lavanda freschi
- aggiungi in un vaso a chiusura ermetica 1l di aceto di vino e i fiori ben asciutti
- lascia macerare il tutto al buio per tre settimane
- in seguito, pressa i fiori e filtra il composto
Potrai usare il risultato anche come tonico per la detersione del viso o per effettuare degli impacchi sui capelli.
Inizia subito a sperimentare tutti gli utilizzi diversi della pianta di lavanda, ma stai sempre molto attento alla Chrysolina americana!
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!