Ami le orchidee e vuoi occuparti al meglio della loro cura? Fortunatamente la loro coltivazione non è eccessivamente complicata.
Si tratta infatti di piante molto indicate anche per chi è alle prime armi o ha il cosiddetto pollice nero (se questo fosse il tuo caso, ecco un articolo perfetto per te).
Nelle prossime righe scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulle orchidee. Iniziamo!
Indice
Pianta di orchidea: caratteristiche
Le orchidee sono delle piante monocotiledoni dell’ordine delle Orchidales le quali possono essere trovate dappertutto tranne che nei ghiacciai e nei deserti. Inoltre, possono essere di due tipologie diverse:
- autotrofe, ovvero in grado di utilizzare le proprie radici aeree per assorbire dall’acqua presente nell’ambiente circostante tutte le sostanze nutritive necessarie
- saprofite, in grado cioè di ricavare il proprio nutrimento dagli organismi in decomposizione
Le orchidee sono delle piante erbacee perenni, i cui fiori hanno una struttura piuttosto riconoscibile: tre sepali superiori e tre petali inferiori; uno di questi petali, chiamato con il nome di labello, è diverso dagli altri per quanto riguarda la sua forma, molto particolare e necessaria ad attirare gli insetti impollinatori. È importante ricordare inoltre che il fiore delle orchidee compie una torsione di 180° al momento dello sviluppo.
Per quanto riguarda invece le foglie, queste hanno una struttura lineare che può essere tubolare oppure carnosa. Alla loro base potresti trovare degli pseudobulbi, i quali funzionano come assimilatori di riserva.
Per quanto riguarda le radici queste possono essere, come abbiamo visto, di due tipi diversi in base alla tipologia dell’orchidea, ovvero possono trovarsi in una posizione aerea oppure nel terreno.
Le radici aeree appaiono rivestite da uno strato formato da cellule morte piene di aria, il quale svolge una funzione protettiva ed è la causa del loro tipico colore biancastro.
L’apparato radicale sotterraneo, invece, è caratterizzato da dei rizotuberi tondeggianti, oppure dalla presenza di rizomi o, ancora, da delle radici coralliformi.
Terriccio per orchidee
Per fare in modo che le orchidee trovino un ambiente favorevole al loro sviluppo e crescita è necessario avere delle piccole accortezze, soprattutto in termini di preparazione del terreno.
Una tra queste è quella che riguarda la scelta del terriccio, ovvero un materiale costitutivo dello strato superficiale del terreno composto da terra mescolata a residui organici, per lo più vegetali.
Per l’orchidea, l’ideale è scegliere la corteccia del pino o dell’abete. Questo può essere usato da solo, ma può anche essere mischiato ad altri materiali che aumenteranno la capacità idrica del terreno.
Questo materiale è quello più simile a quello che le piante troverebbero nel loro habitat naturale e, quindi, è perfetto per permettere alle radici della pianta di crescere forti e robuste.
Illuminazione per orchidee
La cura delle orchidee comincia dalla loro esposizione. Queste piante infatti amano la luce del sole, ma non in modo eccessivamente diretto. Ti consigliamo dunque di tenerla dentro casa, in una stanza luminosa e, possibilmente, davanti a una finestra.
Le orchidee sono piante particolarmente gettonate per arredare le proprie abitazioni e, quindi, una parte fondamentale delle loro cure risiede nel trovare il giusto punto in cui sistemarle per fare in modo che ricevano la giusta quantità di luce.
Per nostra fortuna, le orchidee non hanno grandi esigenze quando si parla di fabbisogno di luce: le piantine, infatti, hanno bisogno di una luce, sì, intensa, ma indiretta e dovranno essere esposte o ad est o ad ovest.
Nel caso in cui notiate delle foglie abbastanza pallide su cui spuntano delle macchie marroni, questo vuol dire che la pianta riceve troppa luce; nel caso in cui, invece, le foglie siano verde scuro, la pianta non sta ricevendo sufficiente illuminazione.
Le orchidee, nella natura selvaggia, crescono sotto alberi e non sono abituate a ricevere molta luce se non quella filtrata attraverso la folta chioma. Ricreare questa tipologia di ambiente, è una parte cruciale della corretta gestione della pianta.
Temperatura e umidità per le orchidee
Per quanto riguarda invece la temperatura, le orchidee non amano le temperature eccessivamente basse né tantomeno gli sbalzi di temperatura. Assicurati dunque di posizionarla in un punto della casa, del balcone o del giardino protetto dal vento e dove la temperatura rimanga più o meno compresa tra i 17°C e i 24°C. Le temperature più elevate, diciamo intorno ai 35°C, possono essere tollerate dalle orchidee solo in presenza di una buona ventilazione e di molta ombra.
Come annaffiare le orchidee
L’irrigazione, si sa, può essere uno degli aspetti più complicati nella cura di una pianta e le orchidee non fanno eccezione. Come regola generale le orchidee hanno bisogno di mantenere un substrato umido, ma non troppo.
Ecco i nostri consigli per irrigare al meglio questa pianta:
- durante i mesi estivi innaffia l’orchidea tre o quattro volte a settimana
- durante i mesi invernali puoi diradare le irrigazioni a una volta a settimana
Ricorda che con le piante come l’orchidea sarebbe comunque meglio andare in carenza d’acqua piuttosto che esagerare con l’apporto idrico.
Usa sempre l’acqua piovana oppure quella demineralizzata, entrambe prive di cloro.
Come coltivare le orchidee in casa
Le orchidee, affinché la cura sia adeguata, devono crescere nel giusto terreno. Quest’ultimo deve avere tre caratteristiche principali:
- consentire all’acqua di drenare velocemente
- permettere una buona circolazione dell’aria
- fornire alle radici una certa solidità alla quale aggrapparsi
La fertilizzazione non è una pratica obbligatoria quando si tratta delle orchidee e della loro cura, tuttavia ti consigliamo comunque di effettuarla ogni due settimane circa. Il fertilizzante ideale è quello specifico per le orchidee ed è fondamentale non lasciarlo mai entrare in contatto con le foglie. Abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo.
Inoltre, le orchidee crescono rigogliose in caso di presenza di un buon tasso di umidità. Una ciotola d’acqua sistemata vicino alla tua pianta servirà esattamente a questo scopo.
Coltivare orchidee in acqua
Ebbene sì: le orchidee possono serenamente crescere in acqua. L’unica cura richiesta è che le radici siano sufficientemente ossigenate. Questo si fa attraverso una costanza alternanza tra asciutto e bagnato, cosa che offre alle radici un ricircolo d’aria ottimale.
Orchidee in vaso: come si coltivano
In alternativa, il vaso che contiene l’orchidea può essere inserito all’interno di un vaso più capiente il quale avrà sul fondo acqua e argilla espansa. Così facendo l’evaporazione terrà costante il livello di umidità, ma l’acqua non entrerà in contatto con le radici, azzerando il rischio di formazione di marciumi radicali.
In ultimo, il vaso. Sarebbe preferibile utilizzare un vaso trasparente, così da poter monitorare più facilmente lo sviluppo delle radici e l’insorgenza di eventuali problemi.
Quando rinvasare le orchidee
Sembra strano da dire, ma non esiste un vero e proprio periodo per il rinvaso delle orchidee.
Si capirà che è arrivato il momento di cambiare il vaso quando questo diventa troppo piccolo: in questo caso, infatti, le radici fuoriusciranno parecchio dal vaso e il terriccio avrà un aspetto scomposto e degradato.
Quando si notano queste due circostanze, il rinvaso va effettuato immediatamente, senza badare alla stagione.
Hai ancora dei dubbi? Abbiamo parlato dell’orchidea anche in questa guida.
Non ti resta che goderti lo spettacolo regalato da questa splendida pianta!
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