La dipladenia bianca, ma anche in tutte le sue colorazioni, è una delle pianta rampicanti con fiori più diffuse e amate.

Si tratta, infatti, di una coltura perfetta per abbellire sia giardini che terrazze poiché specie sempreverde e dalla splendida fioritura.

In più, essendo anche una pianta molto semplice da coltivare, riuscirà sicuramente ad andare incontro alle esigenze dei pollici verde di qualsiasi livello: la dipladenia, infatti, si adatta a climi temperati e cresce in modo molto rapido senza alcuno sforzo.

In commercio la si può trovare anche con il nome di mandevilla, sundaville o allamande.

Nelle prossime righe scopriremo insieme come conoscerla e come farla crescere al meglio delle sue possibilità.

Iniziamo!

Le caratteristiche della dipladenia bianca

La dipladenia biance (e in tutte le sue varietà) è una pianta perenne che nasce in Sud America, precisamente in Bolivia ed Ecuador.

La sua crescita è particolarmente rapida e non ci vorrà molto tempo prima che riesca a impossessarsi del vostro terrazzo arrampicandosi sui sostegni che gli verranno messi a disposizione (in genere le reti in plastica sono molto utili in questo senso).

Cresce molto facilmente in altezza e, in più, può essere coltivata anche come pianta ricadente; è una pianta che deve essere coltivata in mezz’ombra e deve essere tenuta al riparo dalla luce diretta del sole.

Data la sua origine, non ama la temperature troppo basse, ma si adatta comunque a diverse tipologie di clima, ma comunque predilige quello temperato.

Il suo tratto distintivo sono senza i dubbio i fiori che possono essere di qualsiasi colore in base alla varietà di appartenenza.

In questo articolo parleremo della dipladenia bianca, ma le cure a lei riservate devono essere applicate a qualsiasi specie.

Le varietà di dipladenia

La dipladenia è una pianta che appartiene alla famiglia delle Apocinacee e che comprendente circa 200 specie.

Tra queste possiamo sicuramente menzionare le specie dai fiori bianchi:

• Dipladenia sanderi (Mandevilla Sanderi): è una specie adatta sia per coltivazione in vaso all’aperto e in casa. I suoi fiori sono molto delicati ed eleganti, di colore bianco e di forma che richiama un imbuto. La pianta deve essere potata ogni anno ed è l’unica cura che bisogna dedicarle.
• Dipladenia Laxa (Mandevilla suaveolens o Mandevilla tweediana): questa pianta è conosciuta anche il Gelsomino del Cile. Si presenta come una pianta rampicante con foglie verde scuro nella parte superiore. I fiori sono di forma tubolare,  di colore bianco e arrivano a misurare anche 8cm di larghezza.
• Dipladenia Boliviensis: originaria della Bolivia, questa varietà raggiunge i 4m di altezza. Le sue foglie di colore verde hanno forma oblunga e acuminate e raggiungono anche i 5-7cm. I fiori di circa 5cm sono di colore bianco candido e sono riuniti a gruppi di 3 o 4.

Come si coltiva la dipladenia bianca?

La dipladenia bianca è una rampicante volubile e non ha bisogno di grandissime cure colturali; in effetti, una delle uniche preoccupazioni che dovrete avere è quella di fornirgli un sostengo solido e saldo per permetterle di crescere in modo ordinato e gestibile.

In natura, la pianta cresce sotto gli alberi e si arrampica come liane.

La dipladenia può essere coltivata in vaso ed essere usata come bellissimo ornamento per balconi e terrazzi.

Il vaso da usare non deve essere di dimensioni troppo grandi, ma quando l’intenzione è quella di farle crescere in altezza e farle espandere senza troppi freni, il consiglio è quello di usare delle vaschette spaziose a cui abbinare un intreccio posteriore su cui la pianta potrà svilupparsi.

Il terriccio da usare è quello per piante fiorite, mentre sulla base del vaso dovrà essere applicata l’argilla espansa.

Quando viene messa a dimora, invece, la dipladenia bianca deve essere piantata in una parte del giardino in mezz’ombra per poterle permettere di crescere in maniera davvero rapida. In questo caso, il terreno dovrà essere sciolto, ben drenato e ricco di sostanze nutrienti.

La temperatura ideale per il suo sviluppo è quella che si aggira intorno ai 18°C (ma mai inferiore).

La sua moltiplicazione deve essere effettuata solo per talea e nel periodo primaverile.

La potatura, invece, deve essere effettuata nel periodo del riposo vegetativo: in questo momento, infatti, si potranno eliminare i rami spogli e legnosi e dare la forma desiderata alla pianta.

Quale terriccio usare?

Il terriccio da usare deve essere, a prescindere, ricco di nutrimento, ma possiamo fare delle specifiche in base alla modalità di coltivazione:

• Coltivazione in vaso: in questo caso si deve usare un terreno fertile, a base di torba e sabbia grossolana. Sulla base del vaso dovrà essere messo uno strato di cocci che garantirà il drenaggio dell’acqua
• Coltivazione in piena terra: in questo caso, invece, il terreno da usare deve essere abbastanza morbido e mai compatto

E l’irrigazione?

La dipaldenia bianca teme terribilmente i ristagni d’acqua, quindi per tutto il periodo della sua crescita (in primavera ed estate), il substrato deve essere completamente asciutto.

La pianta, quindi, va irrigata in modo abbondante fino a quando i fiori non iniziano ad appassire in concomitanza dell’inizio della stagione fredda; in questo periodo, la pianta deve essere annaffiata, ma in modo molto poco frequente.

Quali sono le minacce per la dipladenia bianca?

In genere, questa pianta è attaccati da due principali parassiti, ovvero il ragnetto rosso e le cocciniglie.

Per proteggere la dipladenia, si potranno usare acaricidi specifici o insetticidi. In questo modo tutti i vostri problemi potranno essere risolti senza troppo sforzo.

Quando, invece, le foglie della pianta presentano delle macchie brune, il messaggio è chiaro: la vostra pianta ha bisogno id maggiore annaffiature o sta ricevendo troppa luce.

Correre ai ripari spostando e somministrando acqua alla pianta è la soluzione che fa per voi.

 

Bellissima, facile da gestire: la dipladenia bianca è il tocco di colore che cercavi per il tuo terrazzo!