Una pianta rampicante tropicale particolarmente amata dai pollici verdi e non è la sundaville, ovvero una coltura dai fiori capaci di rendere profumati e coloratissimi ogni ambiente in cui viene inserita.
Questa tipologia di pianta è particolarmente delicata ed è originaria dell’America meridionale; appartiene alla famiglia delle Apocynaceae e sicuramente si distingue per la sua crescita particolarmente veloce e le fioriture rigogliose e durature nel tempo.
L’aspetto di questa rampicante tropicale è caratterizzato da rami piuttosto lunghi e intrecciati che possono raggiungere anche i 4 metri di lunghezza; i fiori, rossi o rosa, sono particolarmente riconoscibili perché di forma a trombetta e composti da cinque petali.
Data la sua bellezza, la sundaville è una pianta usata per scopi ornamentali, proprio come la diplaneia, pianta a cui somiglia molto.
In questo articolo vedremo insieme come prenderci cura di questa pianta rampicante e come gestirla al meglio anche fuori dal suo habitat naturale.
Procediamo!
Indice
Come si coltiva questa rampicante tropicale?
La sundeville è una pianta rampicante tropicale che non ha bisogno di grandi cure e che, anzi, si rivela particolarmente semplice da gestire in qualsiasi contesto e situazione.
In genere, viene coltivata in vaso, ma anche quando messa a terra non fa fatica a svilupparsi correttamente.
Ovviamente, va fatta una perenne attenzione a rispettare quelle che sono le caratteristiche della pianta, assicurandosi che tutte le sue necessità vengano rispettate e gestite al meglio.
In genere, questa coltura ama i terreni leggeri e ricchi di sostanze nutritive; a questo andrà mischiato un composto di torba e sabbia, di modo che tutto risulti poroso e ben drenante. La pianta, infatti, soffre molto il ristagno idrico e un terreno non sufficientemente asciutto potrebbe portare le sue radici a marcire.
Dato che si tratta di una pianta principalmente coltivata in un recipiente, questa deve essere messa a dimora in un vaso più grande rispetto a quello di partenza, mentre per quanto riguarda tutte le operazioni di rinvaso, queste devono essere effettuate durante la stagione primaverile.
Sebbene questa rampicante tropicale tema fortemente l’acqua in eccesso, sappiate che sicuramente andrà innaffiata sempre e solo quando il terreno sarà completamente asciutto.
Per quanto riguarda, invece, la potatura, questa va effettuata al termine della fioritura e accorciando ogni ramo di circa 5 centimetri; essenziale è la cimatura degli apici, operazione essenziale affinché la pianta possa effettivamente arrampicarsi sul supporto da voi scelto per il suo sviluppo verticale.
Come si concima la sundaville?
La sundaville è una pianta rampicante tropicale che va concimata durante i mesi primaverili ed estivi, ovvero nel periodo dell’anno che coincide con il suo risveglio vegetativo.
Si tratta di una delle poche operazioni che vanno eseguite con costanza e regolatezza: il concime deve essere somministrato alla pianta ogni 20 giorni mischiato all’acqua che si usa per l’irrigazione, di modo che questa venga effettivamente assorbito dal terreno.
In genere, i prodotti da usare sono quelli specifici per piante da fiore, ricchi di azoto, potassio e fosforo, ovvero tutti quegli elementi senza cui la pianta non potrebbe crescere e prosperare.
Questo va associato a una esposizione diretta ai raggi del sole.
Altra indicazione importante riguarda il clima: trattandosi di una pianta rampicante tropicale, abituata a temperature decisamente elevate, il gelo non è decisamente suo amico. Per farla sopravvivere all’inverno, dovrete assicurarvi che la temperatura non scenda mai sotto i 5°C o, qualora ciò succeda, fare in modo di trovarle un riparo che le garantisca di stare al sicuro da piogge, vento e gelate alla gradevole temperatura di 14°C.
Parliamo di esposizione e malattie
Come accennato in precedenza, la sundaville è una pianta rampicante tropicale che ama le zone luminose e che, per questo motivo, deve essere piantata in pieno sole.
Nate come piante da appartamento, fino a qualche tempo fa venivano coltivate in ambienti coperti dove l’illuminazione spesso era scarsa; velocemente, però, ci si è accorti che un’esposizione a mezz’ombra non è sicuramente favorevole alla fioritura della pianta, che invece sviluppava soltanto un fogliame piuttosto folto.
Ricordate sempre che è essenziale che durante i mesi più freddi la pianta resti al riparo dalle intemperie perché piogge intense potrebbero danneggiarla, mentre freddo eccessivo potrebbe causare il congelamento del suo apparato radicale.
Per quanto riguarda le malattie e le minacce, sono tante i parassiti che, come nel caso di altre colture, la attaccano senza pietà. Tra queste vanno sicuramente menzionate:
Diagnosticare una eventuale infestazione da parte di questi parassiti è facile perché i sintomi sono facilmente riconoscibili: ingiallimento e la caduta delle foglie devono essere importanti campanelli di allarme.
Per quanto riguarda i rimedi, entrambi i parassiti possono essere eliminati passando del cotone imbevuto d’alcol sulle foglie e facendo ricorso a prodotti specifici; per quanto riguarda, invece, la loro prevenzione, è essenziale nebulizzare le foglie in modo piuttosto frequenti e assicurarsi che l’aria mantenga il giusto livello di umidità.
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