Un arbusto con bacche rosse particolarmente conosciuto e apprezzato è il Ruscus Aculeatus, ovvero il pungitopo.
Si tratta di una pianta particolarmente usata come decorazione natalizia, proprio come l’agrifoglio, e che trova il suo habitat naturale in boschi di latifoglie, ma che può essere tranquillamente coltivata anche in vaso o come fantastica siepe da giardino.
Si tratta di una coltura particolarmente facile da gestire e coltivare: si tratta di un arbusto con bacche rosse sempreverdi che non raggiunge dimensioni troppo elevate (non supera mai il metro e mezzo) e ha uno stelo coriaceo ed eretto, crescendo in modo molto disordinato.
Proprio questa natura selvaggia e sregolata rende questa pianta così bella, tanto che per crescere deve essere lasciata libera di crescere ed esprimersi in libertà.
In questo articolo vedremo come coltivarla e prenderci cura del pungitopo al meglio delle nostre possibilità.
Indice
Come si coltiva questo arbusto con bacche rosse?
Piantare nel proprio giardino un arbusto con bacche rosse è un modo splendido e relativamente semplice per rendere questo ambiente esterno unico e davvero riconoscibile tra tante.
Dato che si tratta di un arbusto sempreverde, il pungitopo non sarà mai spoglio, neanche nei mesi più freddi dell’anno, e, anzi, riuscirà a essere un elegantissimo tocco di colore nel vostro giardino in versione invernale.
Esistono circa 400 specie diverse di pungitopo, ma quella che ogni anno addobba e abbellisce le nostre case a Natale è la Ilex Aquifolium, con foglie lucide a forma di spillo e bacche di un bellissimo rosso accesso e vivo.
Altri esemplari meno conosciuti, ma comunque di splendida presenza, sono:
- l’agrifoglio cinese (una pianta che produce frutti senza impollinazione e che ha bacche che vanno dal rosso all’arancione)
- il pungitopo giapponese (cresce molto lentamente, ma è particolarmente longevo; produce bacche nere e, raramente, produce dei frutti)
Scegliere il pungitopo giusto per il vostro giardino è, più che altro, una questione che dipende dal vostro gusto personale, ma che senza dubbio deve essere influenzata anche dalla dimensione dello spazio che avrete a disposizione.
Esemplari maschi o esemplari femmine?
Il pungitopo è un arbusto dalle bacche rosse dioico, il che vuol dire che produce esemplari con fiori maschi ed esemplari femmine.
Nel caso vogliate creare una folta coltivazione di pungitopo, il segreto è quello di avere esemplari sia di genere maschile che femminile: per ottenere delle bacche, infatti, l’impollinazione incrociata è necessaria ed essenziale.
Conoscere e determinare il sesso della vostra pianta di pungitopo è piuttosto semplice e basta esaminare i fiori:
- gli esemplari femminili sono solitari, privi di picciolo, sono collocati al centro della pagina inferiore dei cladodi e presentano 6 tepali divisi a gruppi di tre
- gli esemplari maschili, invece, presentano il picciolo e sono formati da 6 stami uniti a due a due
Altre caratteristiche distintive riguardano il profumo della pianta: i fiori maschili, infatti, emanano un profumo dolce, mentre quelli femminili, invece, sono indolore. In più, sono le piante femmine a produrre le bacche, quindi anche questo è sicuramente un segno distintivo particolarmente importante.
Partire dai semi per far crescere il pungitopo
Quando si decide di far crescere questo arbusto con le bacche rosse partendo dai semi, ciò che bisogna tenere sempre a mente è che il tempo che trascorre tra la semina e la comparsa delle bacche potrebbe essere piuttosto lungo.
I semi sono rivestiti da uno strato protettivo che gli permette di sopravvivere all’inverno, ma che, allo stesso tempo, può ritardarne notevolmente la crescita per mesi.
La prassi migliore in questo caso è piantare la coltura al chiuso, in un terreno umido e caldo, per poi farli crescere e spostarli all’esterno dopo 12 settimane.
Queste piante hanno bisogno di molta luce per prosperare: ecco perché è importante scegliere un luogo del giardino in cui la pianta non sia oscurata o messa in ombra da strutture molto alte o da altre piante nei dintorni.
Le sue radici crescono in modo molto forte e sono divaricate, cosa che, col passare del tempo, potrebbe creare qualche problema a strutture come marciapiedi, case, o fili e tubi.
Irrigazione e altre cure stagionali
Il pungitopo è un arbusto con bacche rosse che, per la maggior parte del tempo è autonomo e si prende cura di se stesso: finché riceve la luce del sole e riceve acqua attraverso piogge regolari, infatti, voi non dovrete fare assolutamente niente.
Quando, invece, le piante si trovano in una condizione di siccità, diventa necessario somministrare dell’acqua di tanto in tanto, facendo però attenzione a non esagerare: troppa acqua, infatti, potrebbe portare la pianta a marcire.
In tutto questo va inserita anche la potatura, cosa che va effettuata in primavera o estate, di modo da dare alla pianta una nuova fase di crescita.
Appena potata, la pianta potrebbe essere danneggiata dalle temperature basse ed è proprio per questo che bisogna eseguire l’operazione in mesi effettivamente caldi.
E i parassiti?
Questa pianta non è particolarmente soggetta a malattie o parassiti, ma ci sono, effettivamente due pericoli da cui è meglio stare alla larga.
Il primo è l’oidio: quando troverete delle piccole macchie bianche sulle foglie e sui fusti è il momento di intervenire.
Il secondo è il marciume radicale: i ristagni di acqua sono molto pericolosi perché potrebbero portare alla formazione marciume radicale che può provocare la perdita delle foglie e il collasso della pianta in toto.
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