Un arbusto mediterraneo particolarmente famoso e conosciuto, soprattutto per la sua presenza all’interno di tantissimi cruciverba e quesiti enigmisitici, è la tamerice (tamerix).
Si tratta, appunto, di un albero piccolo e dal portamento ad arbusto che, come da definizione, nasce nelle zone che circondano il Mar Mediterraneo, soprattutto in quelle più aride, tanto da essere conosciuta come “arbusto del deserto”.
Il suo nome deriva dalla parola ebraica “tamaris”, ovvero scopa, perché il suo fogliame ricorda la parte di questo utensile che si usa per spazzare per terra (cosa che la accomuna a una specifica varietà di ginestra, la cytisus scoparius), tanto da essere conosciuta anche come “scopa marina”.
In questo articolo vedremo insieme come prenderci cura di questo interessante arbusto mediterraneo.
Iniziamo!
Indice
Un arbusto mediterraneo molto particolare: le caratteristiche della tamerice
La tamerice è un arbusto mediterraneo dalle foglie caduche e dalla chioma scomposta che arriva anche ai 6 metri di altezza.
In genere, questa pianta viene usata per il suo grande valore ornamentale e viene apprezzata per le sue caratteristiche principali, tra cui va sicuramente menzionata una fioritura molto leggera e di un piacevole colore rosa; è proprio il fiore di questa coltura che crea un bellissimo ed elegante gioco di contrasti, andandosi ad abbinare perfettamente con la corteccia scura del tronco.
I rami della tamerice, invece, restano verdi durante tutto l’anno, anche durante l’inverno e i mesi più freddi: le parti che in genere appassiscono e cadono sono piccolissime, tanto da essere un fenomeno praticamente invisibile all’occhio umano.
Per quanto riguarda il tronco, invece, questo si presenta come abbastanza tozzo e con un fogliame a forma di squame che si manifesta su rami giunchiformi molto esili.
La pianta si sviluppa molto facilmente nelle zone costiere, ma può trovare ambienti in cui crescere e prosperare praticamente ovunque, tanto che si tratta di un arbusto mediterraneo che ben si adatta anche al clima della Pianura Padana.
Si adattano infatti a climi miti, marini e desertici poiché si tratta di un arbusto in grado di trattenere la sabbia e, per questo motivo, siamo davanti a una pianta ottimale per la costruzione di barriere frangivento.
Il sale, sicuramente, non è un problema che riguarda le tamerici. Si tratta di un arbusto mediterraneo particolarmente resistente a questa sostanza, tanto che quello contenuto nelle onde marine non rappresenta un potenziale pericolo; allo stesso tempo, la tamerice è una pianta che tollera bene la presenza di sale nel terreno, tanto da poter essere tranquillamente piantate e curate nei giardini vicini al mare.
Per quanto riguarda il suo aspetto generale, la tamerice è un arbusto mediterraneo che presenta delle foglie squamiformi, piccole e di colore chiaro: la loro caratteristica principale è quella di essere degli aghi sottili che vengono pressati con forza verso i rami.
Grazie a questa caratteristica, la pianta riesce a ridurre drasticamente la perdita di acqua, adattandosi a climi e ambienti anche aridi con molta facilità.
I fiori, invece, sono a forma di spiga e sono di dimensioni molto piccoli, ma di colori estremamente vivaci come il rosa, cosa che rende questo arbusto un alleato davvero interessante quando si parla di impatto decorativo.
Quali sono le cure?
Quando scegliete una zona in cui piantare questo arbusto mediterraneo, tenete a mente che la posizione deve essere soleggiata.
Trattandosi di una pianta particolarmente forte e resistente, la tamerice non solo resiste al sale, ma anche a tutti i fenomeni di inquinamento che, purtroppo, sono molto frequenti nelle nostre città.
Il terreno che dovrete scegliere può essere sabbioso, ma assicuratevi che non sia calcareo. L’apparato radicale della pianta, infatti, è superficiale, ma è comunque in grado di arrivare particolarmente in profondità per trovare il grado di umidità ideale per il suo sviluppo.
Per quanto riguarda, invece, la potatura, le tamerici sono piante particolarmente longeve che, però, tendono a seccarsi spesso; ecco perché è importante eseguire una potatura regolare, il cui obiettivo deve essere il ringiovanimento del legno e una crescita più razionale della chioma.
Il mese ideale per svolgere questa operazione è febbraio quando ci si relaziona a tamerici che fioriscono sui rami dello stesso anno; quando, invece, la vostra pianta fiorisce sui rami dell’anno precedente, dovrete aspettare la fine della fioritura.
Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, la pianta ha bisogno di acqua solo nei periodi di siccità limitata.
La moltiplicazione della tamerice avviene per talea o per seme; nel caso optiate per la seconda opzione, aspettate che arrivi la primavera, ovvero il momento in cui i fiori si schiudono.
Specie diverse di arbusti mediterranei e tamerici
Le specie esistenti di questo arbusto mediterraneo sono tantissime e, di seguito, elencheremo quelle più diffuse:
- tamarix tetranda: corteccia scura, fiori rosa con 4 stami disposti a spighe in modo da formare dei veri e propri cilindri
- tamarix gallica: usata per la costruzione di barriere contro il vento, ha foglie grigie e piccoli fiori bianchi e rosa; cresce sulle rive del mare
- tamarix africana: si distingue dalla varietà precedente solo perché i suoi fiori sono più grandi
- tamarix penandra: con fiori rosa visibili da luglio che si organizzano in piccole pannocchie a fine ramo
Insomma, tanta scelta per una tipologia di pianta che non teme nulla: fai la tua scelta!
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