Albero della manna, Orniello o Frassino: tu come lo vuoi chiamare?

albero della manna

L’albero della manna è conosciuto anche come orniello e Frassino (Fraxinus Ornus) e altro non è che un albero a foglia caduca dalle dimensioni non eccessivamente grandi.

Si tratta di una pianta particolarmente diffusa in Italia, coltivata sia come pianta ornamentale che come coltura da reddito (in Sicilia e Sardegna), che trova il suo habitat naturale nel nostro paese soprattutto in zone boschive comprese tra i 1200 metri di altitudine.

Dall’orniello viene estratta la manna, ovvero un prodotto particolarmente zuccherino impiegato nell’industria dolciaria e farmaceutica; questa si ottiene incidendo i rami e i fusti più più giovani in estate, procedimento che poi porterà alla fuoriuscita della sostanza e alla sua solidificazione grazie al contatto con l’aria.

In aggiunta, la coltura è particolarmente apprezzata anche per il suo legno, usato sia per la creazione di piccoli utensili, sia come legna da ardere.

In questo articolo vedremo come si coltiva l’albero della manna e come ci si prende cura di lui in tutte le stagioni dell’anno.

Iniziamo!

Indice

Quali sono le caratteristiche dell’albero della manna?

L’orniello, di per sé, è un albero che può raggiungere anche i 20 metri di altezza, la cui chioma ha una forma espansa composta da foglie pennate che non superano i 20 centimetri e che sono composte, a loro volta da 5-9 foglioline di forma oblunga della dimensione di 12 centimetri.

albero della manna

L’albero della manna si estende in altezza fino a 20 metri

Il loro colore risulta verde opaco nella parte superiore, mentre risulta più pallido in quella inferiore; durante l’autunno diventano di un colore giallo e particolarmente luminoso, cosa che si abbina molto bene alla corteccia dell’albero che, invece, è grigia.

I suoi fiori sono particolarmente appariscenti e sono i piccole dimensioni, di colore bianco, costituiti da 4 petali particolarmente esili che arrivano a una lunghezza di circa 6 millimetri e che sono riconoscibili dal loro caratteristico profumo.

In genere, sono raccolti in grappoli di forma conica e sono ricoperti di una caratteristica peluria; la loro presenza allieta i giardini per circa 20 giorni nel periodo che va dalla primavera tarda all’inizio dell’estate.

L’albero della manna produce anche dei frutti, chiamati samare, che rimangono sulla pianta per tutto l’inverno e che poi possono essere commestibili anche per l’uomo.

Come si coltiva?

L’albero delle manna può essere coltivato in tantissime condizioni climatiche e territoriali poiché si tratta di una pianta che ben si adatta a pianure, montagne, aridità o suoli molto calcarei.

Quando decidete dove piantarlo, tenete conto che si tratta di un albero che ha bisogno di molto sole per crescere e che teme il vento e le raffiche.

La sua messa a dimora, nel caso abbiate comprato un esemplare da un vivaio o online, deve essere effettuata in primavera o autunno e bisognerà scavare una buca dove creare uno strato di concime maturo a cui aggiungere della terra; fatto ciò, bisognerà posizionare 3 tutori, ricoprire con terriccio e compattare l’area.

A questo punto, dovrete legare l’albero ai tre sostegni e irrigarlo.

Il frassino può essere coltivato anche partendo dai semi e, nel caso optiate per questa soluzione, potrete eseguirla in autunno inserendo i semini in una sabbia fredda e umida. In primavera dovrete trasferirli in un vaso effettivamente grande, mentre per la messa a dimora dovrete aspettare la germinazione, fenomeno che potrebbe richiedere anche tre inverni.

Di quanta acqua ha bisogno l’albero della manna?

Sebbene si adatti a quasi tutti i tipi di terreno, l’albero di manna ha bisogno di un certo grado di umidità per sopravvivere ed è per questo che un terreno eccessivamente drenante non si presta troppo bene ad accoglierlo.

In generale, sarebbe meglio garantire alla pianta un terreno che non necessità di altra acqua (a meno che non ci sia un periodo di grande siccità) e, qualora il suolo prescelto dovesse essere povero e sabbioso, sarà meglio eseguire una pacciamatura di foglie e paglia che limitino l’evaporazione.

In queste condizioni, la pianta non andrà irrigata in inverno, mentre in primavera e autunno sarà meglio somministrare pochissima acqua. In estate, invece, avrà bisogno di somministrazioni idriche quotidiani, sempre però evitando i ristagni, fautori del marciume radicali e della conseguente morte della pianta.

Parliamo di concimazione e potatura

La concimazione del frassino può essere effettuata sia in primavera che in autunno, ma mai d’estate.

albero della manna

I rami del frassino vanno potati e direzionati di modo che crescano in modo sano

Qualora si puntasse a una rapida crescita dell’albero della manna, il consiglio è quello di usare del terreno particolarmente ricco di sostanze organiche.

Sebbene la pianta non abbia problemi a espandersi in modo naturale (sempre se ha lo spazio necessario per farlo) e sviluppa una bella forma, nel primo anno sarà necessaria una potatura che le dia una direzione precisa.

Questi interventi sono da effettuare in inverno, dopo che le foglie sono cadute o in primavera, quando sono terminate le gelate.

In più, è sempre consigliabile eliminare i rami malati o danneggiati, di modo che l’orniello cresca e prosperi senza problemi.

L’albero della manna e le sue minacce

Abbiamo detto che il frassino è una coltura che ama la luce del sole, ma sappiate che in estate sarà bene evitare l’esposizione diretta ai raggi per evitare che le foglie si brucino.

Abbiamo detto che si tratta di una coltura molto robusta e forte, ma sicuramente non è esente da minacce più comuni.

Nello specifico, però, l’albero della manna ha un nemico per eccellenza, che è la chalara fraxinea, capace di far seccare interi rami e a cui non c’è altro rimedio se non abbattere l’albero che è stato colpito.

Il secondo grande nemico della salute dell’albero è la phyllactinia suffulta, un fungo capace di creare tantissimi danni alla pianta facendo cadere le foglie in modo precoce o facendole crescere meno.

In questo caso, però, possono essere usati appositi fungicidi capaci di ridare alla pianta l’antico splendore.

 

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Albero della manna, Orniello o Frassino: tu come lo vuoi chiamare? ultima modifica: 2021-02-24T18:53:35+00:00 da Giulia Corrias

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