Camelia Japonica: tante specie, una sola bellezza. Conosciamola meglio!

camelia japonica

Il genere Camelia Japonica come si evince dal nome botanico stesso, è un arbusto originario del Giappone e comprende un gran numero di specie tutte contraddistinte da un unico comune denominatore ossia la bellezza.

In effetti, è il genere più grande della famiglia delle piante delle Theaceae e più di 400 specie sono state identificate e catalogate.

La coltivazione di questa tipologia di fiori è particolarmente diffusa in quanto si rivelano eleganti arbusti ornamentali (come la Bouganville) ed ideali per crescere in zone con clima temperato.

In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco una guida per conoscere meglio la Camelia Japonica e le sue specie.

Indice

Un po’ di storia sulla Camelia Japonica

La Camelia Japonica è un arbusto che in Giappone e in alcune zone della Corea è conosciuta da circa 1000 anni, anche se la coltivazione e la propagazione si è evoluta in Cina.

L’enorme popolarità raggiunta nel corso dei secoli ha tuttavia permesso agli occidentali di coltivarla anche al di fuori della zona asiatica, a tal punto che oggi la Camelia Japonica in tutte le sue versioni è diventata una pianta ornamentale molto popolare nelle regioni più miti del mondo.

Gli ibridi della Camelia Japonica

Da quando le specie di Camelia Japonica sono state coltivate, i vivaisti hanno selezionato gli esemplari più ornamentali adatti per un giardino.

Negli ultimi decenni infatti sono nati diversi ibridi che si presentano persino più belli di quelli naturali e acquistabili online.

camelia japonica

Esistono tante specie ibride della camelia japonica e tutte si trovano in commercio

Premesso ciò, nonostante l’ampia diversità delle specie di Camelia, solo poche sono ora ampiamente coltivate come piante ornamentali da giardino.

Le più gettonate sono infatti la Camelia Reticulata, la Camelia Sasanqua, la Camelia Saluenensis e i loro ibridi.

La Camelia Reticulata

La Camelia Reticulata è un arbusto dalla corteccia grigia che può crescere fino a 150 cm di altezza.

Le foglie di forma ellittica sono lunghe da 7 a 12 centimetri, seghettate e di una tonalità verde opaco.

Il nome specifico deriva tra l’altro dal disegno reticolato della nervatura fogliare.

Premesso ciò, a riguardo dei fiori va invece detto che sulle piante selvatiche raggiungono i 10 centimetri di diametro, mentre nelle specie ibride di solito sono ancora più grandi.

Situati in prossimità delle punte dei rami, i fiori appaiono in varie tonalità di rosso e rosa, avvicinandosi anche al bianco in alcune coltivazioni.

I singoli petali possono essere dentellati o leggermente increspati e quindi in grado di presentarsi in una varietà di forme.

Nei climi miti la Camelia Reticulata può essere facilmente coltivata; infatti, è una specie abbastanza resistente al freddo (con una certa protezione) e tollera bene anche il gran caldo estivo.

La Camelia Sasanqua

Con fiori che si presentano dalla tarda estate fino all’inverno, la Camelia Sasanqua ha un lungo impatto ornamentale su un giardino.

I fiori tra l’altro possono essere bianchi, rosa o rossi e vanno da singoli a doppi e sono attraenti anche per gli uccelli nettariferi compresi i pappagalli e gli insetti utili.

Molti esemplari di questo arbusto sono anche leggermente profumati e si possono quindi raccogliere per creare una raffinata composizione floreale.

Nel giardino le Camelie Sasanqua crescono come arbusti sempreverdi e possono superare i quattro metri di altezza.

Le Camelie Sasanqua possono anche essere coltivate in grandi contenitori in un cortile, su un ponte o come piante da esposizione all’ingresso principale della casa.

Dove invece lo spazio è limitato, è possibile anche piantarle a ridosso di un muro di cinta oppure sfruttarle per creare una fitta siepe sempreverde alta da 2 a 3 metri.

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Splendidi arbusti per ogni giardino

Questa condizione è possibile ottenerla nel giro di tre o cinque anni usando dei paletti in legno che si possono rimuovere dopo il primo anno di crescita.

La Camelia Saluenensis

La Camelia Saluenensis è un arbusto sempreverde che può raggiungere un’altezza compresa tra i 3 e 4,5 metri e si presenta di portamento molto cespuglioso e lussureggiante.

Le foglie invece sono da ellittiche a ellittico-lanceolate, appuntite, affusolate alla base e dentate.

I fiori si presentano generalmente all’inizio della primavera sia singoli che in coppia, e si propagano dalle gemme ubicate in prossimità della parte finale dei germogli dell’estate precedente.

Per quanto riguarda invece il colore sono di un rosa pallido con linee più scure e a cinque petali tanto da formare un cuneo dentellato.

La coltivazione in vaso della Camelia Japonica

La maggior parte delle specie di Camelie possono essere coltivate in contenitori anche se necessitano di un po’ di cure in inverno.

Le piante in vaso sono infatti più suscettibili ai danni del gelo rispetto a quelle nel terreno, quindi è sempre opportuno posizionarle in vaso riponendole in un portico, in un garage aperto oppure in una posizione protetta durante l’inverno.

Infine va detto che la mancanza di luce non è l’ideale, anche se non avrà alcun effetto se limitata a una settimana circa.

A questo punto un’altra importante considerazione da fare in merito alla coltivazione delle Camelie in vaso, riguarda sia la dimensione del contenitore che dell’arbusto.

Più grande è il primo e meglio sarà per le Camelie poiché richiederanno annaffiature meno frequenti.

A margine va altresì aggiunto che per ottimizzare la crescita della pianta, è necessario utilizzare una manciata di fertilizzante specifico disponibile nei vivai e sui migliori store online ogni mese da aprile ad agosto.

Da evitare sono tuttavia quelli azotati poiché potrebbero bruciare l’apparato radicale e quindi vanificare la coltivazione della pianta con conseguente rinuncia alla sua ineguagliabile bellezza.

 

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Camelia Japonica: tante specie, una sola bellezza. Conosciamola meglio! ultima modifica: 2021-07-07T17:52:48+00:00 da Giulia Corrias

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