Il tasso pianta, anche noto come albero della morte, è un’ottima pianta per tutti coloro che desiderano mettere alla prova le proprie abilità da pollice verde.
Il nome non è certo casuale poiché tutta la pianta risulta essere estremamente tossica e contiene una sostanza mortale, ovvero la tassina.
Questo vuol dire che bisogna prestare molta attenzione a questa specie che comunque può essere coltivata prendendosene cura in maniera corretta.
Presenta degli arilli che somigliano molto a dei frutti: d’altronde si presentano come escrescenze carnose che vanno a ricoprire quello che è il suo seme.
Quando maturano, questi diventano di colore rosso intenso e carnosi, anche se inizialmente sono verdi.
Vale comunque la pena considerare che la polpa è commestibile e non presenta un pericolo per la salute dell’uomo, mentre la concentrazione maggiore di veleno è presente nel seme che si trova all’interno.
Il tasso è un albero sempreverde che non arriva ai 20 metri di altezza, anche se vi sono esemplari più datati che possono arrivare anche oltre i 25 metri.
Si tratta, in ogni caso, di una specie a crescita lenta alquanto longeva: basti pensare che in Sardegna si possono trovare alcuni esemplari che hanno più di mille anni.
Indice
Il tasso, pianta ornamentale meravigliosa
Molti puntano sul tasso per scopi ornamentali, anche perché si tratta di una pianta molto bella e che può essere curata senza problemi.
Infatti, è particolarmente indicata per coloro i quali vogliano creare una siepe più compatta e che possa essere facile da curare.
Le origini di questa pianta affondano le proprie radici in Gran Bretagna dove è noto fin da tempi molto antichi.
Col passare del tempo ne sono state molto apprezzate le qualità estetiche: questa pianta presenta delle fronde fitte e di un verde alquanto intenso.
Anche se la caratteristica più importante di tale pianta è quella di creare delle siepi compatte e molto gradevoli da un punto di vista estetico, semplici anche da curare e potare.
Questo vuol dire che non è impossibile trovarne una nei giardini di case di città, ad esempio.
Anche se è sempre bene prestare attenzione ad ambienti dove possano essere in circolazione animali: la tassina di questa pianta può essere un veleno per cani e gatti, ma non solo.
Come coltivare il tasso pianta?
Il tasso pianta è una conifera che non necessita di condizioni particolari: la cosa importante è che si tratti di un ambiente soleggiato.
Anche se non mancano gli esemplari che sono riusciti a crescere anche in aree molto ombreggiate.
Va comunque precisato che si tratta di una pianta che non ama particolarmente i venti salmastri, tipici delle zone di mare, e i venti molto freddi montani: ciò vuol dire che bisogna prestare una certa attenzione a evitare sbalzi termici eccessivi e che in qualche modo possano finire per danneggiare il tasso.
Non bisogna sottovalutare un altro elemento, ossia che resiste molto bene allo smog tipico delle città, per cui molte città stanno optando per questo tipo di pianta all’interno dei giardini pubblici.
È preferibile che il tasso venga piantato in primavera o anche in autunno, nel mese di ottobre.
Non presenta particolari esigenze come pianta: la cosa importante è preparare una buca idonea per l’impianto almeno un mese prima.
Questo vale sia nel caso in cui si tratti di una piantina, sia per quanto riguarda una siepe.
All’interno di questa buca servirà del concime organico o granulare che permetta di fornire adeguato nutrimento alla specie vegetale e crescere senza alcun problema.
Nel corso del mese, in attesa dell’impianto, è bene controllare la buca: occhio anche ad eventi atmosferici avversi come piogge abbondanti, temporali forti ed eventuali nevicate.
In questi casi vale la pena verificare che non vi siano danni e che l’acqua defluisca correttamente, evitando che possano formarsi ristagni idrici.
In occasione dei controlli della terra, si potrebbero sradicare specie infestanti che possano in qualche modo alterare la qualità della pianta.
Durante l’anno il tasso non ha bisogno di procedure particolari per renderlo più fertile, può bastare anche concimare a fine inverno.
Senza dimenticare che non servono nemmeno quantità elevate di acqua, anche se è importante innaffiare la pianta nei mesi estivi.
Non deve mai seccarsi il terreno in cui si trova.
Invece, è importante la potatura che è una procedura di grande importanza non solo da un punto di vista estetico, ma anche per fare in modo che cresca meglio.
Serve ogni tanto sfoltirla in maniera tale da dare alla siepe un aspetto ordinato e che possa decorare opportunamente un giardino.
Molto resistente anche alle malattie fungine e ad altri infestanti che potrebbero attaccare la pianta: si possono usare prodotti specifici per evitare che possa “ammalarsi”.
Alcune informazioni e curiosità sulla pianta tasso
Sono tanti coloro che sono alla ricerca di una serie di informazioni sulle particolarità della pianta di tasso.
Innanzitutto, occorre precisare che è alquanto rara, ma può comunque essere acquistata presso appositi rivenditori di specie vegetali che sapranno dare le giuste indicazioni in merito.
Uno dei principali vantaggi di questa pianta è che si tratta di una specie alla portata di tutti, anche di coloro che non hanno una grande esperienza con le specie vegetali.
E soprattutto, quello che viene molto apprezzata è la sua capacità di adattamento in terreni di vario genere che finiscono per essere una base fondamentale per avere il giusto apporto di nutrienti. La pianta di tasso è perciò molto conveniente sotto diversi punti di vista.
Andando a vedere alcune interessanti proprietà di questa pianta, è bene ricordare che si tratta di una specie velenosa, ma che può garantire comunque una serie di benefici di non scarsa rilevanza.
Il tasso viene considerato come un sorprendente antitumorale da oltre venti anni, grazie alla presenza del tassolo.
Attenzione va prestata in caso di intossicazione accidentale da tasso, cosa da non escludere.
I sintomi tipici, qualora si ingerisca qualche parte tossica di questa pianta sono pressione bassa e dolori forti a livello dell’addome, accompagnati da vomito e diarrea, oltre a bradicardia, ipotermia, dispnea e problemi respiratori marcati.
In caso di avvelenamento grave potrebbe anche verificarsi la morte di animali o anche uomini addirittura entro qualche ora.
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