Oltre al registro dei trattamenti, le aziende agricole, dal 2022, dovranno tenere aggiornato il registro delle fertilizzazioni.
La circolare MIPAAF del primo marzo 2021 prevede che “le informazioni detenute dalle aziende relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni nell’ambito del Quaderno di Campagna costituiscono elemento obbligatorio del fascicolo a decorrere dal 1° gennaio 2022”.
La norma prevede, quindi, la compilazione e la conservazione, da parte del titolare, del registro delle fertilizzazioni dove devono essere indicati l’elenco degli appezzamenti, la loro superficie, le colture praticate, le fertilizzazioni effettuate ed il loro apporto in NPK.
Indice
Registro dei fertilizzanti: conosciamolo meglio
Il Registro dei fertilizzanti ha uno scopo preciso: verificare se un’azienda agricola segue disposizioni normative che regolano l’impiego dei fertilizzanti e se rispettano le disposizioni di distribuzione sulle superfici coltivate.
Quando si gestiscono prodotti che danno un determinato apporto di azoto al proprio terreno (sia in forma organica che in sintesi), scatta l’obbligo di registrazione dell’operazione di concimazione.
In caso di controllo, ciò che viene verificato sono, nello specifico, i massimali di utilizzo dell’azoto, che devono essere conformi alle norme attuali. In particolare, si valutano:
- La quantità di azoto totale di origine zootecnica
- La quantità massima di azoto efficiente apportabile per singola coltura (MAS)
Quali sono le scadenze per la compilazione?
Anche per il registro dei fertilizzanti esiste una data massima di registrazione e compilazione.
Questo, infatti, deve essere aperto entro il mese di agosto, mentre l’operazione di consolidamento del registro deve essere effettuata annualmente entro il mese di settembre.
Il consiglio, quindi, è quello di registrare periodicamente le fertilizzazioni eseguite, includendo subito tutte le informazioni e i dati che possono essere utili sia in caso di verifica che per programmare le scadenze intermedie.
Dopo aver creato e consolidato il registro, l’azienda dovrà finalizzarne la compilazione entro il 15 dicembre dell’anno di riferimento.
In quali sanzioni ci si può imbattere?
La corretta compilazione del registro dei fertilizzanti è, ancora una volta, parte della documentazione che viene richiesta dalle autorità che effettuano i controlli sulle aziende agricoli e su tutti i partecipanti alla filiera di settore.
Nel caso emergesse una certa carenza di conformità o la totale assenza del registro, l’azienda potrà andare incontro a pesanti sanzioni, come il taglio immediato dei contributi che si ricevono per portare avanti pratiche sostenibili e certificate.
In più, una volta registrata l’infrazione, l’azienda dovrà ripetere nuovamente il controllo (entro due anni), di modo da poter attestare la correzione delle irregolarità di compilazione e gestione.
Per evitare problemi di questo tipo, molti agricoltori hanno scelto di affidarsi a QdC® – Quaderno di Campagna®.
Si tratta, infatti, di un sistema di gestione dei protocolli e delle attività che riguardano tutti coloro che si occupano di agricoltura e che, appunto, riesce a gestire anche questa tipologia di registri.
Come? Permettendo di registrare i trattamenti in tempo reale e fornendo già i contenuti in NPK dei fertilizzanti presenti nella banca dati FertilGest®.
Inoltre, QdC® – Quaderno di Campagna® permette di impostare i limiti di fertilizzazione per le diverse colture aziendali previste dai pinai di fertilizzazione, controllando l’apporto massimo di elementi complessivi e per singola fertilizzazione.
Un bell’aiuto per chi non vuole rischiare di vanificare il lavoro fatto nel tempo.
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