Essere un agricoltore nel 2022 non è facile.

Oltre a essere un lavoro che richiede impegno costante e dedizione assoluta, infatti, le sfide che gli agricoltori devono affrontare diventano sempre più complesse e articolate.

Il clima che cambia, le politiche dedicate sempre più stringenti, la diffidenza da parte dei consumatori, una filiera sempre più complessa e la pandemia non hanno di certo aiutato il comparto che, mai come oggi, ha bisogno di sostegno e supporto.

Ma quali sono, nello specifico, le problematiche che l’agricoltura deve affrontare?

Sembrerà strano da leggere, ma le difficoltà che il settore primario deve fronteggiare non riguardano la pratica sul campo, ma ciò che succede dopo il processo di semina e di raccolta come:

• La difficoltà nella vendita diretta
• I prezzi troppo bassi
• La filiera che si allunga sempre più

Capiamo meglio di che si tratta.

Agricoltori e vendita diretta

Con il termine vendita diretta si intende la cessione di beni direttamente al dettaglio da parte degli agricoltori nei confronti di consumatori finali.

Questa pratica è agevolata dall’articolo 4 del D.Lgs. 228 del 18 maggio 2001 e prevede che gli imprenditori agricoli iscritti nel Registro delle Imprese possano vendere direttamente al dettaglio i prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende.

La vendita può essere fatta anche in forma itinerante su aree pubbliche, in locali aperti al pubblico o mediante internet.

Se sulla carta sembra tutto semplice e lineare, nella realtà dei fatti è tutto molto più complesso.

I prodotti che gli agricoltori vendono direttamente, infatti, sono sinonimo di qualità e controllo, ma non possono competere con i clamorosi numeri della grande distribuzione. Quante persone, nelle vite frenetiche odierne, trovano il tempo per andare direttamente dal produttore senza cedere alla tentazione di acquistare la frutta e la verdura del supermercato?

Una battaglia impari che, spesso, gli agricoltori non hanno i mezzi per vincere.

La guerra del prezzo

Ma le difficoltà degli agricoltori del 2022 non si riducono solo a un problema di “bacino d’utenza”.

Spesso, infatti, pur di essere competitivi sul mercato, i produttori agricoli si trovano a dover giocare al ribasso, riducendo notevolmente il prezzo di ciò riescono a produrre con mesi di lavoro e tanta fatica.

La questione è semplice: i prezzi di mercato dei prodotti agricoli nostrani sono troppo sproporzionati rispetto a quelli dei prodotti di importazione, che invece, popolano gli scaffali della grande distribuzione.

Quei frutti e quegli ortaggi, infatti, costano meno perché sono il risultato di un processo industrializzato e automatizzato che, sì, riesce ad abbattere il costo delle ore di lavoro umano, ma che, dall’altro, si affida a pratiche che non valorizzano il territorio e che, sicuramente, non assicurano la qualità che il km 0 o le tecniche di coltura biologica riescono a offrire.

Qual è la soluzione, allora?

Descritta così, non sembra esserci una soluzione a questo problema:

• Le vite frenetiche di oggi non lasciano il tempo di andare direttamente dal produttore ad approvvigionarsi di frutta e verdura fresche
• I prodotti che troviamo al supermercato non sono certo sinonimo di qualità e salvaguardia dell’ambiente

Cosa si può fare, allora, per invertire la rotta e ridurre drasticamente i passaggi di una filiera che diventa sempre più lunga e complessa?

Grazie all’utilizzo della tecnologia che questo momento storico ci mette a disposizione sono nate tante aziende che riescono a mettere in contatto diretto produttore e acquirente.

Questo fa sì che, da un lato, i produttori che giocano secondo le regole e che hanno a cuore la qualità dei propri raccolti riescano a vendere i propri ortaggi in modo semplice; dall’altro, fa sì che il consumatore abbia sempre a disposizione alimenti di qualità e biologici.

Per questo motivo, sono sempre di più gli agricoltori che in Italia scelgono di affidarsi alla piattaforma Biorfarm.

Cosa fa Biorfarm?

Questa azienda italiana ha deciso di mettersi in gioco grazie a un modello di business davvero innovativo che prevede l’adozione di una coltivazione (un albero, un ulivo, un filare di vigneto e via dicendo) da parte degli utenti, contribuendo alla loro gestione e cura.

Questo da loro la possibilità di seguire ogni fase della coltivazione e di ricevere il raccolto della coltura che ha deciso di adottare direttamente a casa.

L’agricoltore che aderisce a Biorfarm, quindi, riesce a ovviare a tutti i problemi della vendita e della filiera in modo pratico e semplice, senza dover pagare servizi aggiuntivi o svendere il proprio lavoro.

Il requisito è solo uno: essere degli agricoltori bio certificati.

Tutti gli agricoltori e le aziende agricole che sono entrati a far parte di Biorfarm sono attentamente selezionati e vengono presentati sul sito dell’azienda, partendo proprio da ciò che conta: i prodotti.

Le consulenze con il team di Biorfarm

Per dare tutto il supporto necessario agli agricoltori che scelgono di affidarsi a Biorfarm, il team mette a disposizione delle consulenze ad hoc che possono aiutare a fare la differenza in molti campi della vendita.

Il team aiuterà gli agricoltori a presentare meglio il proprio prodotto, trovare i propri clienti ideali e gestire tutti gli aspetti legati alla logistica.

Insomma, tutte nozioni importanti quando ci si approccia al mondo delle vendite online.

Infine, le consulenze hanno anche altri importanti vantaggi:

• Permettono di avere dei consulenti dedicati
• Permettono di avere un percorso più proficuo online e di mettere subito alla prova l’efficacia del web
• Ti permetteranno non solo di darti accesso ad una piattaforma specifica sviluppata da Biorfarm ma anche la possibilità attraverso dei partner di vendere su altri canali tipo Amazon.

Per prenotare la tua consulenza devi solo compilare il form che trovi qui.