La pernospera delle patate è una malattia crittogamica causata dal patogeno Phytophthora infestans, tristemente famosa per la sua pericolosità e capacità distruttiva sulle coltivazioni che vi entrano in contatto.
Se non viene prevenuta o gestita in tempo, questa patologia può compromettere gravemente il raccolto, arrivando persino a distruggere intere piantagioni in poche settimane. Fortunatamente, però, il modo di non andare incontro a questo triste destino esiste e prevede il comprendere i meccanismi di questa malattia, riconoscerne i sintomi in modo tempestivo e adottare le giuste misure di prevenzione e contenimento per chi coltiva patate.
In questo articolo approfondiremo nel dettaglio la pernospera delle patate, esplorandone le caratteristiche, il ciclo di vita, i metodi di controllo biologici e chimici, e le migliori pratiche agronomiche per contrastarla efficacemente e dormire sogni tranquilli.
Indice
Pernospera patate: cos’è?
Come abbiamo visto in apertura, la pernospera delle patate è una malattia crittogamica causata dall’oomicete Phytophthora infestans, ovvero un patogeno che, in passato, era erroneamente classificato come un fungo ma che in realtà appartiene a una classe organismi a sé stante. Sicuramente, questa fitopatologia rappresenta la principale minaccia per la coltivazione delle patate perché può distruggere rapidamente l’apparato fogliare e causare gravi danni ai tuberi sotterranei.
Oltre alle patate, il Phytophthora infestans colpisce anche un altro importante ortaggio particolarmente diffuso nel nostro Paese, il pomodoro, con sintomi molto simili a quelli riscontrabili sulle piante di patate.
Pernospera patate: come riconoscere i sintomi?
I primi segnali della pernospera sulle piante di patate si manifestano inizialmente sulle foglie basali della pianta e, da qui, si diffonde progressivamente alle foglie superiori. In genere, è possibile notare delle chiazze di colore pallido sulla lamina fogliare, con margini sfumati e contornate da aloni giallicci, che col tempo evolvono in vere e proprie necrosi e disseccamenti.
In presenza di elevata umidità e temperature favorevoli, sulla pagina inferiore delle foglie colpite può comparire una caratteristica muffa biancastra, corrispondente agli organi riproduttivi del patogeno (le zoospore) che vengono rilasciati per propagare l’infezione.
Ma il problema non si restringe alle foglie soltanto. L’infezione, infatti, può colpire anche gli steli, provocando imbrunimenti e indebolimenti strutturali che portano all’accasciamento delle parti aeree della pianta. Tutto questo, inevitabilmente, compromette gravemente l’attività fotosintetica delle piante, con un calo produttivo dei tuberi sotterranei.
Infine, va notato che sui tuberi stessi possono manifestarsi lesioni di colore variabile dal blu-grigiastro al bruno e dalla consistenza molle e maleodorante, note come “marciume secco”. Purtroppo, questi sintomi sui tuberi spesso emergono solo al momento dell’estrazione dal terreno o durante la conservazione post-raccolta.
Pernospera patate: si possono usare i trattamenti biologici?
Ebbene sì, esistono valide alternative di origine naturale per contrastare la pernospera delle patate, in linea con i principi dell’agricoltura biologica. Vediamo quali sono.
Utilizzo di cultivar resistenti
La scelta di varietà di patate resistenti o quanto meno tolleranti alla pernospera rappresenta una delle prime e più importanti misure preventive. Queste informazioni sono solitamente reperibili sui cataloghi dei fornitori di seme-tubero o possono essere richieste direttamente.
Rotazione colturale
Pianificare attentamente le rotazioni colturali, evitando di coltivare patate negli stessi appezzamenti per almeno 2-3 anni, è fondamentale per interrompere il ciclo di sopravvivenza del patogeno.
Eliminazione dei residui colturali infetti
Rimuovere e smaltire correttamente tutti i residui vegetali infetti rimasti in campo dopo il raccolto precedente è un’azione cruciale per prevenire infezioni nell’annata successiva.
Concimazione e irrigazione equilibrate
È bene evitare eccessi di concimazione, soprattutto azotata, che renderebbero le piante più suscettibili agli attacchi fungini. In aggiunta, è consigliabile preferire sistemi di irrigazione a goccia che bagnano il solo terreno, evitando di bagnare direttamente la parte aerea delle piante.
Trattamenti con corroboranti naturali
Applicare regolarmente prodotti a base di sostanze naturali come farine di roccia, propoli, lecitina e macerati/decotti di equiseto, in grado di stimolare le difese naturali delle piante.
Queste pratiche agronomiche, se adottate con cura e tempestività, possono fornire una buona protezione preventiva contro la pernospera, limitando la necessità di ricorrere a trattamenti chimici.
Si può usare il funghicida contro la pernospera delle patate?
Sì, nel regime di agricoltura convenzionale esistono specifici fungicidi registrati per il controllo della pernospera delle patate. Attenzione, però, perché il loro utilizzo deve essere attentamente pianificato e dosato per evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza del patogeno.
Tra i principi attivi efficaci contro la pernospera delle patate vanno menzionati:
- Metalaxyl, Benalaxyl, Fosetyl-Al (prodotti sistemici)
- Cymoxanil, Mandipropamide, Dimetomorf (prodotti translaminari)
- Ciazofamide, Oxathiapiprolin, Zoxamide (prodotti con buona resistenza al dilavamento)
È importante alternare l’impiego di questi fungicidi, evitando di utilizzare più volte lo stesso principio attivo o meccanismo d’azione per prevenire lo sviluppo di ceppi resistenti del patogeno. Inoltre, i trattamenti devono essere eseguiti in modo preventivo, senza attendere la comparsa dei sintomi, seguendo attentamente le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti commerciali.
Rimedi naturali contro la pernospera delle patate
Oltre ai trattamenti chimici, esistono anche soluzioni a base di ingredienti naturali in grado di contrastare efficacemente la pernospera delle patate, che sono principalmente:
- Prodotti a base di rame: fungicidi a base di rame, come la poltiglia bordolese, rappresentano un’opzione biologica valida. Devono essere utilizzati con moderazione, rispettando i dosaggi e le tempistiche consigliate per evitare eccessi dannosi.
- Prodotti a base di Bacillus subtilis: alcuni formulati a base del batterio antagonista Bacillus subtilis, pur essendo registrati per il controllo di altre patologie come la rizottoniosi, possono esercitare un effetto positivo anche sulla pernospera.
- Induttori di resistenza naturale: prodotti contenenti estratti di alghe, chitosano ed altri composti in grado di stimolare le difese naturali delle piante possono rivelarsi efficaci nel prevenire gli attacchi di pernospera.
L’impiego di questi rimedi naturali, integrato alle buone pratiche agronomiche, rappresenta un approccio olistico e sostenibile per la gestione della pernospera nelle coltivazioni biologiche di patate.
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