Cos’è la Mosca dell’olivo? Perché è così pericolosa? Esiste un vero modo per combatterla?
Abbiamo già parlato della Mosca dell’olivo in una video-diretta sulla pagina Facebook di Noi Siamo Agricoltura e oggi vogliamo riproporre l’argomento in questo articolo.
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completa e dettagliata sulla mosca dell’olivo.
Indice
Riconoscere il danno
La Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae, Gmelin 1790) è un fitofago, cioè un insetto che danneggia le colture agrarie, in questo caso arboree, come l’olivo. La si può riconoscere perché il suo corpo è identico a quello di una Mosca comune ma leggermente più grande, di colore bruno-dorato e la testa rossiccia con occhi verdi.
Per combattere la Mosca dell’olivo è importante sapere da cosa è provocato il danno.
Per cominciare, la Mosca dell’olivo ha un apparato boccale lambente-succhiante, cioè prima lecca (per identificare la superficie dell’oliva) e poi ne succhia la polpa. Gli adulti infatti si nutrono dei succhi zuccherini che fuoriescono dalle olive nel punto in cui l’hanno bucata.
Il buco che fanno serve sia a nutrirsi, sia a depositare le uova. Le uova quindi rimangono dentro l’oliva e, quando si schiuderanno, daranno vita a delle larve che rimarranno dentro l’oliva e si nutriranno della sua polpa, scavando gallerie.
Come se non bastasse, il foro d’entrata può permettere anche l’intrusione di numerosi microrganismi che provocano i marciumi. Come conseguenza si avrà la caduta delle olive.
Altro danno che può provocare la Mosca dell’olivo è la trasmissione della Rogna dell’olivo, una malattia batterica molto pericolosa.
I danni sono gravi soprattutto quando avvengono in tarda estate o inizio autunno, quindi prima della raccolta. Questo per due motivi principali:
- Le olive sono già formate e la pianta non ha più possibilità di produrne altre.
- È difficile intervenire, specialmente con prodotti chimici, in modo da rispettare il periodo di sicurezza che va dal trattamento alla raccolta.
In definitiva, dalle olive danneggiate si ricava un olio di scarsa qualità, più acido del normale e con aroma completamente diverso a causa dell’odore della muffa che assume.
Soluzioni
Le soluzioni possono essere molte, ognuno ha la sua ma quelle veramente efficaci le voglio rivelare proprio oggi, solo a te che sei un vero seguace di Noi Siamo Agricoltura. Vediamo insieme quali sono.
Nemici naturali
Come prima cosa, dobbiamo assicurarci che siano presenti determinati insetti dentro e attorno alla nostra oliveta. Esistono infatti degli altri insetti che si nutrono (o sono parassiti) della Mosca dell’olivo e vengono chiamati i suoi Antagonisti. Qui di seguito vi indico i principali:
- Imenotteri Calcidoidei: per esempio Pnigalio mediterraneus o Cyrtoptyx dacicida; essi sono parassiti delle larve della Mosca dell’olivo e attaccano soprattutto la prima generazione estiva, intorno alla fine di giugno.
- Opius concolor: anche questo insetto è un imenottero ed è eccezionale perché è molto efficace. È specifico della Mosca dell’olivo e la può eliminare in tutto il periodo dell’anno. Viene allevato dall’Istituto di Entomologia dell’Università di Palermo ed è stato impiegato in molti programmi di lotta contro la Mosca dell’olivo.
- Prolasioptera berlesiana: è un Dittero che si nutre delle uova di Mosca dell’olivo, molto utile nel periodo di luglio-agosto quando ci accorgiamo dei primi attacchi.
Attenzione! È bene creare biodiversità attorno agli oliveti facendo crescere piante spontanee in cui gli insetti nemici della Mosca dell’olivo possano trovare rifugio e nutrimento, anche su altri insetti, in modo da conservare un’efficiente entomofauna utile.
Trappole
Le trappole sono fondamentali per avere un’idea di ciò che sta avvenendo nel nostro oliveto e quindi per avere un monitoraggio della popolazione di Mosca dell’olivo che la infesta.
Le trappole possono essere:
- Cromotropiche: attirano l’insetto grazie al loro colore molto appariscente;
- Alimentari: spesso sono delle bottiglie trappola Mc-Phail innescate da una soluzione acquosa di fosfato biammonico;
- Sessuali: sono trattate con ormoni soprattutto femminili e per questo tendono ad attirare solo i maschi. È difficile farsi un’idea del numero di femmine, dato che sono queste a deporre le uova nelle olive e quindi a recare danno. Di solito si considera che il numero di maschi è pari a quello delle femmine. Questo tipo di trappole vanno posizionate a poco più di metà altezza della pianta, preferibilmente a partire dalla prima metà di giugno. Ne bastano 2 o 3 per ogni ettaro di oliveto o per appezzamento omogeneo.
Attenzione! Le trappole non potranno mai e poi mai essere l’unica soluzione. Questo perché è impensabile credere che le trappole possano eliminare del tutto la Mosca dell’olivo e, se pur lo facessero, avremmo comunque il problema delle larve all’interno delle olive. Quelle come le eliminiamo?
Prodotti chimici
I prodotti chimici da utilizzare contro la Mosca dell’olivo sono Fosforganici endoterapici, cioè che riescono ad entrare all’interno dei tessuti dell’oliva. Mi raccomando, fai attenzione ai tempi di sicurezza scritti sui prodotti che compri.
Questi prodotti sono: Diazionone, Dimetoato, Fenitrotion, Triclorfon, Deltametrina e Azadiractina.
La lotta chimica può essere effettuata anche con esche alimentari avvelenate contro le femmine di Mosca dell’olivo, ma sono efficaci solo prima che queste inizino a deporre le uova, quindi a inizio estate.
Come fare? Te lo spiego subito.
Bisogna innanzitutto creare delle esche di natura proteica (proteine idrolizzate) e avvelenarle con Dimetoato o Deltametrina. Una volta create, bisogna irrorarle su parti limitate della chioma della pianta.
Prodotti biologici
I prodotti ad uso biologico possono essere molti, dal Caolino alla Zeolite, dallo Spinosad al Piretro (naturale). Addirittura anche la Calce.
A parere mio i più efficaci sono due e sono quelli su cui mi voglio soffermare.
Spinosad
Lo Spinosad è un prodotto costituito da Spinosina A (85%) e Spinosina B (15%), due tossine estratte dal batterio Saccharopolyspora spinosa che si può trovare naturalmente in molti suoli.
Lo Spinosad è un insetticida ad uso biologico, non sistemico (quindi non nocivo a piante o animali superiori), translaminare. Può essere quindi assorbito dalla pianta, dalle sue radici, dalle sue foglie e dalle olive.
Si degrada facilmente e viene metabolizzato rapidamente. Non è molto pericoloso per l’ambiente, l’impatto è bassissimo. Vengono effettuati massimo 3 trattamenti all’anno, a file alternate o piante alternate, mai su ogni pianta.
Non si deve mai utilizzare quando le piante hanno i fiori ed è meglio trattare nelle ore serali. Bisogna inoltre ricordare di mantenersi a distanza di circa 30 metri dai corsi d’acqua.
I tempi di sicurezza sono indicati sulla confezione del prodotto, spesso bisogna aspettare almeno 7 giorni dall’ultimo trattamento, prima di raccogliere le olive.
Zeolite
La Zeolite è un’ottima scelta nella lotta contro la Mosca dell’olivo in campo biologico. La Zeolite, riconosciuta spesso con il nome di polvere di roccia, è una famiglia di minerali che ha una struttura cristallina molto regolare e microporosa.
Viene mescolata con acqua e Silicato di Sodio o Silicato di Potassio. In questo modo, tramite nebulizzazione si riesce a creare una patina sulla pianta che riesce a funzionare da barriera meccanica protettiva nei confronti della Mosca dell’olivo.
I trattamenti con Zeolite devono essere fatti a partire dalla prima metà di giugno e ripetuti ogni 15-20 giorni a seconda dell’andamento stagionale delle piogge in modo che, se dilavata, possiamo ridare protezione alla pianta.
La Zeolite ha una doppia funzione, riesce ad essere sia una barriera, sia ad uccidere la Mosca dell’olivo se questa prova a bucare e succhiare (apparato boccale lambente-succhiante, ricordi?). Le sue particelle di forma laminare, infatti, creano ferite all’interno dell’apparato boccale della Mosca dell’olivo e la portano così alla morte.
In questo articolo ti abbiamo indicato le soluzioni che possono essere le più efficaci alla lotta contro la Mosca dell’olivo. Ma ricorda che la lotta migliore è una lotta integrata! È bene quindi adottare più metodi tra questi che ti abbiamo descritto, mai uno solo perché è insufficiente. Proteggi le tue olive, proteggi te stesso.
Abbiamo visto come riconoscere la mosca dell’olivo e quali sono i possibili rimedi chimici e biologici.
Troverai informazioni ancora più dettagliate e precise, con tecniche e cure testate sul campo dai nostri esperti agronomi all’interno della nostra guida completa sulla mosca dell’olivo.
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