Sei curioso di sapere come coltivare il finocchio?
Conosci le modalità di semina e tutte le cure di cui ha bisogno?
Vuoi sapere come funziona la raccolta e quando avviene?
Se vuoi conoscere la risposta a queste domande, mettiti comodo e continua a leggere: questo è l’articolo che stai cercando.
Indice
Il finocchio
Il finocchio (Foeniculum vulgare) che noi coltiviamo oggi deriva dal finocchio selvatico, noto e utilizzato in cucina per i suoi semi aromatici fin dagli antichi Greci. Questi lo chiamavano Marathon, da qui il nome di Maratona, luogo della famosa battaglia contro i Persiani avvenuta nel 490 a.C. A quanto pare, infatti, la piana della città di Maratona era invasa da piante di finocchio selvatico.
La coltivazione del finocchio è iniziata però nel 1500 nell’Europa Meridionale, tra cui in Italia. Attualmente il nostro paese è il maggior produttore al mondo di finocchio.
Esigenze ambientali
Innanzitutto, per sapere come coltivare il finocchio bisogna conoscere tutti i bisogni climatici e nutrizionali della pianta.
La temperatura ottimale per la germinazione è di 22-24 °C, con un minimo di 15 °C. Il finocchio ha una germinazione lenta: la piantina impiega 10-15 giorni a spuntare dal suolo.
I grumoli, invece, crescono più rapidamente e sono apprezzati solo quando ottengono un colore bianco grazie ad una tecnica chiamata “imbianchimento”: consiste nel coprire il finocchio tramite una particolare pacciamatura in modo che non riceva la luce e di conseguenza diventi bianco.
Essendo una pianta originaria dei climi caldi soffre le basse temperature, specialmente quelle inferiori ai 5 °C, soprattutto quando inizia a formarsi il grumolo (ultima fase di crescita). Non tollera assolutamente le gelate in quanto provocano la morte della pianta.
Il terreno più adatto alla coltivazione del finocchio è a impasto medio, in cui si ha un giusto equilibrio tra argilla, sabbia e limo. Assolutamente da evitare i terreni argillosi e quelli ricchi di sassi e/o ghiaia che, come succede ad esempio per la carota, tendono ad occludere il grumolo. I terreni argillosi sono da evitare anche perché provocano ristagni d’acqua, i quali fanno soffrire la pianta. Il pH ottimale è compreso tra 5,5 e 6,8.
Come coltivare il finocchio
Ora che abbiamo chiarito i bisogni della pianta, possiamo capire come coltivare il finocchio.
La coltivazione del finocchio inizia con una buona concimazione, preferibilmente composta da 3-4 Kg di letame di cavallo ogni metro quadrato. Nel caso in cui non si disponga di questo concime, si può ricorrere al calcolo della produzione considerando i seguenti apporti nutrizionali per 1 Kg di prodotto:
- Azoto (N): 5 g
- Fosforo (P2O5): 2,5 g
- Potassio (K2O): 1,2 g
All’inizio dell’inverno occorre effettuare un’aratura profonda circa 40 cm. Così facendo si favorisce l’eliminazione anche di eventuali portatori di fitopatologie presenti nel terreno.
Una volta effettuata l’aratura è bene eseguire l’erpicatura, in modo da sminuzzare il terreno in modo appropriato e favorire così il letto di semina per la crescita del finocchio.
La semina deve essere effettuata in periodi differenti, a seconda della zona d’Italia in cui ci troviamo. Al Nord, infatti, è preferibile eseguirla da aprile a maggio, periodo in cui si ha un minor rischio di gelate tardive. Al Centro e al Sud, invece, si può iniziare a seminarlo già a febbraio. Si possono inoltre effettuare più semine, a distanza di 15 giorni l’una dall’altra. Questo può favorire la quantità e la miglior riuscita di produzione, senza contare poi il vantaggio di una raccolta scalare.
Altre pratiche agronomiche da eseguire con la coltura in atto sono la sarchiatura, in modo da eliminare le erbacce, e la rincalzatura, così da favorire la maggior efficienza di apporto idrico.
La raccolta
La raccolta deve essere eseguita tagliando le piante alla base, a livello della superficie del terreno, con un coltello ben affilato. Poi si tagliano i piccioli delle foglie superiori con un taglio orizzontale, a un’altezza di circa 7-8 cm sopra il grumolo.
La raccolta inizia circa un mese dopo l’imbianchimento artificiale, quando i grumoli hanno completato il loro ingrossamento e sono completamente bianchi.
Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!