Inventati droni capaci di seminare un miliardo di alberi all’anno

BioCarbonEngineering droni capaci di seminare

Per combattere la deforestazione della Terra e proteggere la biodiversità c’è chi ha inventato un modo per piantare 1 miliardo di alberi ogni anno attraverso i droni!
L’utilizzo dei droni in agricoltura non è una novità ma c’è chi crede che dei droni capaci di seminare alberi possano essere l’unico strumento veramente efficace per combattere la deforestazione in modo rapido e mirato.
Un ex ingegnere della Nasa, Lauren Fletcher, dopo aver lavorato alla ricerca di vita su Marte, ha fondato nel 2015 la startup inglese BioCarbon Engineering che si prefigge lo straordinario obiettivo di contrastare gli effetti della deforestazione mondiale con un progetto di riforestazione industriale attraverso l’utilizzo di droni.
Nel giro di 5-7 anni si potrebbe riuscire a piantare un totale di 500 mila ettari e ripopolare così tantissime foreste in tutto il mondo.

Lauren Fletcher droni capaci di seminare

Indice

Come fanno i droni a piantare gli alberi

Il funzionamento del sistema progettato dalla BioCarbon Engineering garantisce un elevato livello di accuratezza perché i droni non si limitano a lanciare i semi sulle aree da riforestare sperando che attecchiscano.
In una prima fase vengono infatti utilizzati degli speciali droni ad ala fissa per sorvolare l’area deforestata, raccogliere il maggior numero di informazioni possibili su di essa (topologia, pendii, assetto geologico, ostruzioni, indici vegetazionali, tipo di territorio e grado di umidità) ed effettuare una dettagliata mappatura in 3D.
Susan Graham, responsabile dello staff tecnologico dell’azienda, afferma che dopo che gli esperti hanno studiato la biodiversità dell’area, i danni ambientali quadrante per quadrante e la morfologia del terreno si passa alla progettazione, attraverso specifici algoritmi, di un preciso “piano di semina” che viene caricato su droni a rotore.
BioCarbonEngineering droni capaci di seminare un miliardo di alberi I droni guidati a distanza volano all’altezza di circa 2 metri e trasportano dei baccelli con al loro interno i semi germinati immersi in un gel ricco di sostanze nutritive, li lasciano cadere al suolo e i semi attecchiscono nel terreno.
I droni procedono ad una semina precisa e molto veloce, infatti riescono a piantare un seme ogni 6 secondi, in pratica ogni drone pianta 10 semi al minuto.
I baccelli in cui sono contenuti i semi sono del tutto biodegradabili e realizzati in modo tale che la loro dissoluzione sia coordinata ai tempi di germinazione.
Dopo la semina i droni continuano a monitorare il territorio, attraverso sopralluoghi fisici, per tenere sotto controllo l’area interessata.
I dati così raccolti, e rielaborati attraverso nuovi algoritmi, servono a verificare l’efficacia del metodo utilizzato e ad apportare eventuali modifiche per poter rendere ancora più efficiente il successivo periodo di semina.

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Il ripristino delle mangrovie in Myanmar con l’aiuto dei droni

La BioCarbon Engineering ha avuto successo in Inghilterra e in Australia dove ha piantato alberi in miniere abbandonate ad un ritmo di ben cinquemila alberi in un giorno ma il primo grande progetto di riforestazione industriale su larga scala è iniziato a settembre in Myanmar con la collaborazione della Worldview International Foundation (WIF) e della Worldview Impact Foundation.
Dopo decenni di deforestazione e conversione della terra per l’agricoltura e l’acquacoltura nell’area del delta del fiume Irrawday, il corso d’acqua che attraversa l’intero Myanmar cruciale per la vita economica e sociale del Paese, c’è un “bisogno urgente” di ripristinare le mangrovie.
Questi alberi sono necessari ad arginare l’erosione del litorale causato dell’innalzamento del livello del mare e per proteggere gli abitanti del posto e le loro proprietà dalle tempeste e dalle inondazioni nelle aree costiere.
La Biocarbon Engineering ha acquisito 250 ettari con l’obiettivo di piantarne fino a 36 mila al giorno per arrivare ad 1 miliardo in un anno.
Lauren Fletcher è il primo a sostenere che non esiste un metodo migliore della semina a mano ma i droni sono oltre 10 volte più veloci dei coltivatori e il processo di semina ottimizzato grazie alla tecnologia ha costi inferiori dell’85 per cento rispetto a quello di una persona.
Il progetto prevede inoltre la formazione e l’impiego di persone del posto per raccogliere e preparare i semi, nonché per mantenere, monitorare e proteggere il fragile ecosistema ripristinato.

Laura Cannarella

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Inventati droni capaci di seminare un miliardo di alberi all’anno ultima modifica: 2017-12-27T20:03:17+00:00 da Noisiamoagricoltura

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