Il Convolvolo è un genere di pianta che in corpora circa 250 specie.
La più conosciuta è il Convolvulus arvensis (L. 1753), detto anche vilucchio, è una pianta molto comune in tutta Italia. Nasce anche spontanea, ma spesso viene coltivata in vaso o in giardino per la bellezza dei suoi fiori a forma di tromba. E’ una pianta originaria dell’Europa orientale e dell’Asia.
Il Convolvolo è stato da sempre molto apprezzato, per i suoi colori e i suoi profumi, tanto da essere citato anche nelle fiabe dei fratelli Grimm nel racconto “La tazzetta della Madonna“: nel racconto, infatti, il Convolvolo è utilizzato come calice per il vino alla Madonna.
E’ una pianta erbacea perenne, ad andamento strisciante o rampicante. I germogli annuali si sviluppano alla base della pianta stessa e le foglie sono sempre verdi. I fiori si sviluppano dalla primavera a tutta l’estate.
Spesso, però, è una pianta invasiva, in quanto può risultare infestante verso altre specie.
Il Convolvolo infatti può insidiarsi su altre piante rendendo difficile il loro sviluppo. Questo accade anche nei giardini, nel caso non sia desiderato.
Molto spesso, invece, viene coltivato in giardino o molto semplicemente sul balcone di casa.
Le varietà più diffuse di convolvolo sono molte. Alcune si differenziano per il colore dei fiori, che possono essere bianchi, violacei, blu o rosa, altri per il tipo di petali e di foglie.
Per quanto riguarda le necessità ambientali, il Convolvolo preferisce luoghi soleggiati ed esposizioni alla luce molto lunghe. Non ha particolare bisogno di acqua, infatti sopporta molto bene la siccità. L’importante è che il terreno sia ben drenato, meglio se con presenza di sabbia per favorire il deflusso. Questa pianta, infatti, come molte altre soffre i ristagni d’acqua.
E’ una pianta che non teme nemmeno il freddo. Resiste benissimo a temperature fino ai -10 °C e questo la rende particolarmente apprezzabile anche per abbellire i giardini e i parchi di montagna. Ha una crescita molto veloce e questo a volte può risultare scomodo, specialmente se coltivato sul balcone. E’ bene quindi procedere con delle potature, in modo da riorganizzare la chioma. Nella potatura bisogna tagliare soprattutto i rami più vecchi e più lunghi e, nel caso si voglia ridurre la crescita, anche quelli nati da pochi giorni.
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