In una Italia segnata dalla fuga dei cervelli e dai giovani che cercano fortuna all’estero, il settore dell’agricoltura giovanile è in netta contro tendenza.
Una recente indagine della Coldiretti ha evidenziato come, nel 2017, il 6% delle nuove aziende è capitanato da giovani under 35, per un totale che supera le 55.000 realtà agricole guidate dai giovani.
Allo stesso modo, nel 2018 il settore agricolo risulta quello in cui si investe di più, con un’apertura di partite IVA pari al 14%. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo: “Partita IVA e Agricoltura: crescita al top“.
Ad influire sull’aumento, caso unico all’interno dell’Unione Europea, una serie di fattori sia etici, sia economici.
I giovani sono molto attenti al mondo del biologico, studiano e si interessano al terreno e al territorio; è il cosiddetto “movimento green” che interessa proprio la fascia di età over 25. In più, dal Ministero delle Politiche Agricole arrivano continuamente fondi e finanziamenti a favore dei giovani che avviano aziende agricole con successo.
Certamente, gli agricoltori di oggi non sono gli stessi di un tempo.
Infatti, i nuovi volti dell’agricoltura giovanile hanno certe caratteristiche in comune che rendono queste realtà dei veri gioielli del settore.
Indice
Chi sono i nuovi imprenditori agricoli?
I “nuovi contadini” non aspettano la pioggia. Forse non usano le più antiche tecniche agricole, ma non le hanno certamente dimenticate. Al massimo le hanno digitalizzate.
E’ quello che sta succedendo all’agricoltura giovanile, un settore ormai ad alto tasso hi-tech.
I campi sono dotati di sistemi di rilevazione che consentono di stabilire a distanza lo stato idrico del terreno, il grado di maturazione delle piante, la presenza di parassiti, di calcolare la differenza di raccolta dei frutti: tutto rigorosamente attraverso computer e tablet.
Abbiamo già visto come le App e i robot aiutano quotidianamente gli imprenditori agricoli del terzo millennio in questo articolo: “Agricoltura innovativa: 10 idee geniali per l’agricoltura del futuro“.
Gli imprenditori agricoli del nuovo millennio sono laureati (1 su 4 ha una laurea in agraria o economia), molti vantano diverse esperienze all’estero, utili per aprire un nuovo sguardo sul mondo.
Un altro dato interessante riguarda la grande partecipazione femminile alle nuove imprese agricole. Secondo le rilevazioni della Coldiretti, infatti, un nuovo imprenditore agricolo su quattro è donna.
Questo genere di impresa è particolarmente attento a tematiche ecologiche e alimentari, unendo alla passione per la terra uno spirito di iniziativa che spinge ad aprire agriturismi, negozi, attività collaterali strettamente collegate all’impresa agricola.
Gli aiuti e i fondi per i giovani
In questo contesto diventano particolarmente importanti gli incentivi statali che incoraggiano sia le attività commerciali e industriali dei giovani, sia il lavoro in campo agricolo.
I fondi da considerare sono numerosi e aiutano gli over 35 nelle loro imprese agricole con finanziamenti a fondo perduto, tassi molto bassi e altri tipi di incentivi legati alla territorialità.
Per scoprire tutti gli incentivi, seguendo i continui aggiornamenti dai fondi del Ministero per le Politiche Agricole e dall’Unione Europea, dai un’occhiata alla nostra pagina dedicata ai finanziamenti per l’agricoltura.
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