L’albero di cachi è uno fra i più diffusi anche in ambiente domestico. Vediamo insieme come eseguire una buona potatura del cachi e mantenere la pianta sempre rigogliosa.
I cachi (Diospyros kaki L.f., 1782) sono tra i frutti più apprezzati e diffusi in Italia. E’ particolarmente amato dai bambini, poiché il sapore è estremamente dolce e zuccherino.
Questo è uno dei motivi per cui coltivare un albero di cachi conviene, se si hanno dei bambini in casa. E non solo in questo caso: oltre al frutto, infatti, l’albero di cachi ha una bellissima chioma che in fioritura assume un acceso color arancione che riempie di colore il giardino.
Per essere ben tenuto, sia che venga coltivato in vaso che sul terreno, l’albero di cachi ha bisogno di una speciale attenzione per quanto riguarda la potatura.
Non basta, infatti, concimare il terreno e irrigare la pianta in maniera corretta; dare una forma adeguata alla chioma e mantenere sani e attivi i suoi rami aiuta non sono nella produzione e nella raccolta, ma è anche un’ottima forma di prevenzione per le malattie del cachi.
Vediamo quindi come procedere per effettuare una corretta potatura del caco.
Indice
Potatura cachi: quando potare il caco
La raccolta dei cachi inizia in autunno, prima dell’arrivo del freddo. Per questo motivo la potatura va effettuata in inverno, tra febbraio e marzo, in modo che i rami siano pronti ad affrontare la fioritura estiva e il successivo periodo di raccolta.
L’obiettivo finale della potatura invernale è quella di mantenere la chioma sufficientemente arieggiata, per consentire il passaggio sia di aria che di luce durante l’estate.
Potatura cachi: strumenti per potare il caco
L’albero di caco, come tutti gli alberi da frutto, non richiede particolari strumenti per la potatura, se non le classiche cesoie e forbici.
Attenzione, però: i rami del caco possono essere particolarmente deboli a causa della pesantezza del frutto (ne parleremo meglio più avanti). Per questo è importante eseguire tagli netti e coprire i tagli effettuati con mastice.
Potatura cachi: tutte le forme di potatura
A seconda del periodo dell’anno e dell’età dell’albero, si è soliti distinguere almeno quattro tipi di potatura.
Queste consentono di definire la forma e di mantenere l’albero in salute.
Potatura di formazione del caco
La potatura di allevamento o formazione è quella che fornirà la forma definitiva alla chioma dell’albero. Si esegue solitamente scegliendo due o tre branchie e tagliando le altre; da questi tre rami principali si nidificheranno i rami produttivi.
Nel caso del caco vengono date soprattutto due forme: forma a vaso e forma a palmetta.
Forma a vaso
La forma a vaso è la più diffusa quando si tratta di alberi di caco. Nella forma a vaso libero il tronco dell’albero è alto poco più di un metro, e vengono fatte crescere 3 branchie inclinate rispetto al tronco di circa 45°. Le piante raggiungono da adulte un’altezza di circa 5 metri.
L’angolazione è molto importante per la crescita corretta dei rami. In questo caso, quindi, la potatura di formazione va eseguita già dopo la messa a dimora.
La prima potatura, a carico dell’astone, limita definitivamente l’altezza del tronco. Dopo questa potatura, vanno selezionati e seguiti i tre germogli che diverranno branchie. L’angolazione può essere ottenuta con supporti esterni, come lacci e paletti.
Forma a palmetta
Molto utilizzata nelle piantagioni industriali, la forma a palmetta si ottiene inclinando le branchie a 60 gradi. La chioma sarà così più espansa, ed è per questo che fra gli alberi è necessario lasciare una distanza di almeno cinque metri uno dall’altro.
Anche in questo caso la potatura di allevamento consente di scegliere le branchie principali e contemporaneamente di fornire all’albero una struttura in grado di supportare una grande produzione di frutti.
Potatura di produzione del caco
La potatura del caco viene eseguita quando la pianta è già adulta, quindi dopo i 5 anni di età.
Lo scopo è quello di favorire la crescita dei frutti lasciando abbastanza spazio, aria e luce perché possano essere ben esposti.
I rami che hanno già fruttificato vanno potati con tagli di ritorno; si deve inoltre provvedere a sfoltire la chioma e tagliare le ramificazioni troppo vicine o intricate, poiché per queste sarà difficile dare frutti in queste condizioni.
La cimatura va effettuata soprattutto sui rami più alti: in questo modo i frutti che saranno a carico dei rami più alti tenderanno ad abbassarli quanto basta per dare la tipica forma cascante a questo albero.
I rami più bassi, invece, andrebbero cimati in misura minore.
Potatura di rinnovo del caco
Nel caso di piante che sono state abbandonate per qualche periodo e devono essere recuperate del tutto, è utile eseguire una buona potatura di rinnovo.
In questo caso vanno eseguite queste operazioni: accorciare l’albero in altezza, procedendo con la potatura dei rami più alti; cimare le sottobranchie che tendono a sporgere esternamente; eliminare le ramificazioni più deboli; ripulire la pianta.
Potatura estiva
Un’ulteriore potatura può essere effettuata in estate, la cosiddetta potatura estiva o potatura verde. In questo caso è utile limitarsi a cimare i getti formati sulle branchie principali in modo da non interferire con la produzione dei frutti.
Una delle varietà più diffuse del caco è il caco mela. Se sei interessato a saperne di più su come coltivare il caco mela, dai un’occhiata al nostro articolo: “Coltivare il caco mela: varietà principali e metodi di coltivazione“.
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