In questa breve guida scopriremo come si coltiva la portulaca oleracea, la forma di portulaca commestibile molto in voga come pianta alimentare e ornamentale.
Con il termine portulaca si indicano tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Portulacaceae, una famiglia di piante davvero molto ricca – si contano almeno 40 piante selvatiche e più di cento cultivar.
La maggior parte di queste piante sono non commestibili e vengono esposte solo con fini ornamentali. L’eccezione è rappresentata dalla portulaca oleracea, molto utilizzata come erba per insaporire insalate, zuppe, ripieni e primi piatti.
Indice
Come si coltiva la portulaca oleracea
La portulaca oleracea (Portulaca oleracea, L.), conosciuta anche come erba porcellana soprattutto nel Nord Italia, ha probabilmente origine in Sud America. E’ solitamente riconosciuta per i fusti di colore rosso, molto robusti, e per la sua crescita in direzione orizzontale.
Nella stagione della fioritura regala fiori gialli e rosa che, oltre ad essere belli da vedere, sono anche commestibili.
I fiori, inoltre, hanno una vita breve: si schiudono solo durante le giornate di sole e restano in vita poche ore, dopo le quali lasciano comunque spazio ad altri fiori, quindi la fioritura occupa un periodo abbastanza lungo.
L’erba porcellana è una pianta infestante, ossia può crescere anche senza bisogno di essere coltivata.
Tuttavia, risponde bene ad alcune caratteristiche di terreno, irrigazione e concime. Vediamo quali.
Come si coltiva la portulaca oleracea: il terreno
La portulaca può essere coltivata sia in giardino che in vaso.
In entrambi i casi, preferisce i terreni lavorati, molto umido e drenante. In vaso, per garantire la corretta irrigazione, è meglio prevedere un dei cocci o dell’argilla espansa all’interno del terreno.
La portulaca, infatti, non tollera i ristagni d’acqua: per questo è meglio evitare che l’acqua resti troppo a contatto con le radici.
Come si coltiva la portulaca oleracea: l’irrigazione
La portulaca si adatta facilmente agli ambienti caldi, quindi non ha grandissima necessità di acqua.
Nel periodo invernale, se coltivata in giardino, può tranquillamente non essere innaffiata. Durante la stagione estiva, è meglio centellinare le innaffiature, sempre per evitare il rischio di ristagni d’acqua.
Come si coltiva la portulaca oleracea: il concime
Il concime ideale per l’erba porcellana è ricco e organico. Ottima scelta è, solitamente, il compost organico.
Come si coltiva la portulaca oleracea: l’esposizione
I fiori sbocciano solo in presenza di sole, e come abbiamo già detto la pianta resiste bene alle temperature estive. Va da sé che la pianta della portulaca ha bisogno di sole, quindi, anche se coltivata in vaso, è meglio esporla nella parte più luminosa della casa.
Come si coltiva la portulaca oleracea: potatura
Le operazioni di potatura sono fondamentali per la portulaca oleracea. Essendo una pianta infestante che si diffonde orizzontalmente, tenderà a crescere a dismisura occupando molto spazio.
Per questo è importante provvedere con almeno una potatura all’anno, o anche più di una se la pianta è particolarmente rigogliosa.
Si raccomanda sempre di non esagerare con la potatura, ma in questo caso non ci si deve preoccupare troppo: è una pianta che cresce piuttosto velocemente.
Portulaca oleracea: proprietà
Oltre all’impiego culinario, alla portulaca oleracea vengono riconosciute importanti proprietà medicinali.
Già note nell’Antico Egitto, le proprietà medicinali della portulaca riguardano la sua efficacia depurativa, diuretica e anti-diabetica.
In tempi più recenti è stato scoperto, inoltre, che la pianta contiene una modesta quantità di omega-3, utilizzati per la cura delle malattie cardiovascolari.
Portulaca oleracea: ricette
La portulaca è diffusa da Nord a Sud, conosciuta con diversi appellativi (pucchiacchella, purciddana, erba grassa, purselana, perchiazza e altri).
Impiegata in diverse pasti, vediamo due ricette ottime per utilizzare la portulaca oleracea (fonte: giallozafferano.it)
Casarecce al pesto di portulaca
(fonte: giallozafferano.it)
Ingredienti per 4 persone:
- Casarecce (380gr)
- Portulaca 50 g
- Aglio 1 spicchio
- Mandorle 1 cucchiaio
- Presa Sale 1
- Parmigiano Reggiano (grattugiato) 40 g
- Olio Extravergine D’oliva q.b.
- Sale q.b.
Riempite una pentola con acqua e portate in ebollizione. Salate l’acqua e buttate le casarecce.
In un pentolino a parte tostate le mandorle. In frullatore, nel contempo, frullare la portulaca con aglio. Aggiungere le mandorle e tritarle con il formaggio, l’olio e il sale.
Per ottenere un pesto morbido aggiungete acqua di cottura.
Scolate le caserecce e condite con formaggio. Servire caldo.
Frittelle di erba portulaca
(fonte: larepubblica.it)
Ingredienti per 4 persone:
- 1 tazza da caffellatte grande, piena di cimette di portulaca
- 4 patate piccole lessate e sbucciate
- 1 fetta di pane, solo la mollica
- le erbette che preferite, io nepetella, menta e origano
- 1 cucchiaio grande di parmigiano reggiano e 1 di pecorino romano
- 1 teglia da forno rivestita di carta forno, 1 pennello per spennellare le frittelle, una tazzina di olio extravergine
- sale e pepe q.b. e pangrattato
Lavate la portulaca e selezionate i rametti più teneri.
Fate sbollentare i rametti per pochi minuti. Fateli scolare e, appena tiepidi, strizzateli con le mani per togliere l’acqua in eccesso.
Sminuzzate la portulaca con un coltello e aggiungetela in una ciotola con gli altri ingredienti.
Formate così un composto da cui ricavare le frittelle. Scegliete voi la dimensione e la forma.
Preriscaldate il forno a 180°, preparate su una teglia della carta forno e spennellate con olio extravergine.
Cuocere per circa 30 minuti, fino a doratura.
Servire calde o fredde, accompagnando con insalata.
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