La coltivazione del cedro: i segreti per un’ottima riuscita

Coltivazione del cedro

Se stai pensando di iniziare avvicinarti alla coltivazione del cedro sappi, non per metterti pressione, che questo albero ha una storia lunga 2000 anni ed è l’agrume di cui si hanno le notizie più antiche.

Questa pianta porta con sé un fascino millenario dato anche dalle sue dimensioni, dal gusto dei suoi frutti e dal profumo speciale della loro buccia.

Coltivare il cedro non è semplice, tuttavia in questo articolo troverai tutte le informazioni utili per fare un buon lavoro.

Partiamo!

Indice

Il cedro: caratteristiche generali

Il cedro, o citrus medica, appartiene alla famiglia delle Rutacee e al genere Citrus; assieme al pomelo e al mandarino (di cui abbiamo raccontato la coltivazione in questo articolo) è una delle tre specie di agrumi da cui derivano tutti gli altri. Da non confondere con i cedri del Libano (conifere importanti soprattutto nell’antichità per il loro legno), l’arbusto di cui parliamo oggi può raggiungere gli otto metri d’altezza ed è un sempreverde. I frutti sono gialli e ovali e hanno una buccia ruvida e molto spessa.

A seconda del tipo di frutto prodotto abbiamo due tipi di cedro:

  • cedri acidi (come la Diamante o la Etrog) i cui fiori presentano un colore rosso-violaceo e la polpa del frutto ha un sapore agro
  • cedri dolci (come la Corsican o la Salò), dove i fiori sono bianchi e la polpa è più succosa e dolce
Coltivazione del cedro

Esistono due varianti di cedro, quello dolce e quello amaro

Il cedro viene utilizzato come frutta fresca da tavola, oppure per preparare bibite analcoliche o frutta candita; è molto ricercato anche dall’industria farmaceutica per la produzione di un olio essenziale, anche se per le essenze è consigliabile usare la varietà della cedrina che si deteriora meno facilmente.

Ora che abbiamo ripassato assieme le sue caratteristiche principali, vediamo come coltivarlo al meglio.

La coltivazione del cedro: terreno e clima

Coltivare il cedro richiede un terreno con caratteristiche specifiche e soprattutto particolari condizioni climatiche. Vediamole nel dettaglio.

Per quanto riguarda il terreno, assicurati che abbia le seguenti caratteristiche:

  • sabbioso
  • ricco di sostanze organiche e humus
  • drenante
  • terriccio composto di terriccio da fiore e stallatico maturo
  • con un pH leggermente acido (se non sai come scoprire il pH del tuo terreno, abbiamo preparato questa guida per te)

Più complicato è invece il clima: in Italia, infatti, le giuste condizioni climatiche si ritrovano solo in Calabria, nella cosiddetta Riviera dei Cedri (sul litorale tirrenico) e in alcune zone della Sicilia.

Questo perché il cedro è uno degli agrumi più esigenti riguardo la temperatura:

  • in inverno è richiesta una temperatura stabile tra i 12° e i 15° C
  • in estate è richiesta una temperatura stabile tra i 23° e i 25° C
Coltivazione del cedro

Clima e condizioni del terreno sono fattori cruciali anche per la coltivazione del cedro

Anche se dovessi trovarti in una zona con un clima mite, d’inverno ricorda di coprire il tuo cedro con delle reti antigrandine e frangivento sorrette da pali, in modo da difenderlo sia dal freddo sia dal vento; creerai così un pergolato che si rivelerà utile anche durante l’estate, quando potrai fissarvi dei teli ombreggianti.

Questa struttura ha anche un secondo vantaggio: puoi infatti usarla per sostenere i rami del cedro che, essendo fragili, potrebbero spezzarsi sotto il peso dei frutti.

Se vivi nel nord Italia, ma non vuoi rinunciare alla possibilità di coltivare un albero di cedro, ecco dei piccoli accorgimenti che puoi mettere in pratica:

  • durante i mesi freddi, sposta il cedro in una serra o in un luogo riparato e luminoso
  • utilizza un terriccio specifico per gli agrumi
  • durante l’inverno rimuovi i fiori dalla pianta, in modo da non affaticarla maggiormente durante il riposo vegetale

La coltivazione del cedro: messa a dimora, irrigazione e potatura

Per coltivare il cedro in piena terra devi partire da una buca scavata nel terreno.

Questi i passaggi da seguire:

  • scava una buca profonda
  • mescola il terreno alla base della buca con del letame ben maturo; in questo modo la pianta attecchirà prima
  • pianta il cedro in primavera
  • elimina le erbe infestanti
  • procedi con una prima concimatura

Per quanto riguarda invece l’irrigazione, questa deve essere abbondante soprattutto durante le stagioni calde, mentre in inverno sarà necessaria solo in presenza di poche piogge; assicurati soltanto che il terreno rimanga sempre umido.

Attento anche alla composizione dell’acqua: infatti, un’acqua troppo ricca di sodio e cloro può macchiare le foglie del tuo cedro e ridurne la fruttificazione.

La concimatura è una pratica essenziale quando coltivi degli agrumi: solo così avrai una bella fioritura e dei frutti prelibati. Oltre alla prima concimatura da effettuare subito dopo la messa a terra, devi occuparti anche di quelle che seguono:

  • all’inizio dell’estate effettua una fertirrigazione con letame diluito in acqua
  • durante l’estate vaporizza sulle foglie dei fertilizzanti liquidi a lenta cessione
  • in autunno occupati del terreno con dei concimi organici
Coltivazione del cedro

Ecco come potare il cedro

In ultimo, la potatura: è essenziale per mantenere ordinata la crescita e lo sviluppo dell’albero, evitando che si crei un cespuglio troppo fitto e disordinato. Ecco come devi fare:

  • elimina i succhioni alla base del cedro, perché indeboliscono la pianta
  • elimina i rami rotti o quelli malati
  • cima i rami da frutto, piegali e legali alla struttura di protezione, in modo da preservarne l’integrità e aumentarne la produttività
  • se devi occuparti di interventi particolarmente intensi, il momento migliore è quello che segue la raccolta dei frutti

La coltivazione del cedro in vaso

Se non avete abbastanza spazio in giardino e volete coltivare un albero di cedro sul vostro balcone o dentro casa, ecco i nostri consigli per coltivarlo in vaso.

Innanzitutto, il vaso deve essere capiente e abbastanza profondo; comprane uno in terracotta, ideale perché fa traspirare le radici. Il fondo deve essere così organizzato:

  • strato di argilla espansa
  • strato di terriccio specifico per agrumi

È importante eliminare il sottovaso, in modo da evitare che l’acqua ristagni provocando muffe e marciumi.

Per quanto riguarda l’esposizione, assicurati che sia verso sud e in pieno sole. Se vivi in una zona fredda, posiziona il tuo cedro vicino a un muro, in modo da proteggerlo dalle intemperie; se il freddo dovesse diventare troppo intenso, copri la pianta con uno strato di tessuto.

Cedro: a cosa stare attenti

Sia che tu abbia una pianta di cedro in piena terra, sia che tu ce l’abbia in vaso, devi stare attento a tutta una serie di parassiti e malattie che potrebbero indebolire il tuo albero e comprometterne la produzione.

Oltre al gelo che potrebbe far seccare l’albero e al vento che potrebbe rovinarne le foglie, importante è anche effettuare la potatura nel modo più corretto: utilizzare degli attrezzi sporchi o che non sono stati disinfettati potrebbe infatti provocare batteriosi (come quella prodotta dallo Pseudomonas syringae) e virosi (come l’exocortite o la maculatura anulare).

Afidi e cocciniglie possono diventare dei problemi per il tuo cedro se tenuto in condizioni di forte calore e scarsa umidità.

Un ambiente poco ventilato, invece, favorisce il cosiddetto mal secco, una malattia fungina che porta all’essiccamento e alla morte del cedro; puoi combatterla usando prodotti a base di sali di rame.

 

Esposizione, clima, corretta irrigazione: una volta sistemati questi tre fattori, il resto verrà da sé e potrai raccogliere i frutti di questo albero millenario, godendoteli anche in cucina; canditi, creme al cedro, marmellate sono solo alcune delle preparazioni che puoi sperimentare.

Buon divertimento e buon appetito!

Pensi che le informazioni presenti in questo articolo siano incomplete o inesatte? Inviaci una segnalazione per aiutarci a migliorare!

SEGNALA ARTICOLO


La coltivazione del cedro: i segreti per un’ottima riuscita ultima modifica: 2018-10-08T16:22:08+00:00 da Giulia Corrias

Articoli correlati