La coltivazione dell’aneto sta diventando sempre più frequente sia in orto sia in vaso, grazie ai suoi tanti utilizzi in cucina.
E’ infatti una pianta aromatica molto simile al finocchio selvatico (tanto che spesso vengono confusi tra loro), ma dal gusto e dalle proprietà molto diverse.
In questo articolo scoprirai tutti i segreti per coltivare l’aneto e poterlo utilizzare per aromatizzare i tuoi piatti.
Partiamo!
Indice
L’aneto: caratteristiche generali
Ma prima un passo indietro.
L’aneto, o Anethum graveolens, appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Originaria del sud est asiatico, si è poi diffusa in tutta Europa, dove viene coltivata come il finocchio o l’anice, e in alcune zone del Mediterraneo riesce a crescere spontaneamente.
La sua altezza può arrivare fino a un massimo di 1.5 m ed è dotata di una robusta radice a fittone che produce fusti sottili e ramificati, alti circa 60 cm.
Le foglie sono costituite da filamenti leggermente carnosi, mentre i fiori sono di un colorito giallo-verdognolo. I frutti contengono dei piccoli semi aromatici che possono germinare anche a tre anni dalla loro raccolta.
Ora che abbiamo rivisto le caratteristiche principali dell’aneto, vediamo assieme quali sono le condizioni di terreno e clima che predilige.
Come coltivare l’aneto: clima e terreno ideali
Anche le piante aromatiche hanno bisogno di un terreno con determinate caratteristiche e soprattutto di condizioni climatiche favorevoli al loro sviluppo.
Se non sei sicuro di vivere in una zona adatta alla crescita dell’aneto, chiedi consiglio in un vivaio specializzato o al tuo fornitore di fiducia.
Per quanto riguarda il clima, l’aneto predilige temperature che oscillano tra i 15° e i 25° C e un’esposizione soleggiata. Soffre le basse temperature, le escursioni termiche, ma soprattutto le forti raffiche di vento: se dunque abiti in una zona molto ventosa, ricorda di sistemare il tuo aneto in un luogo riparato.
Per queste caratteristiche il periodo ideale della coltivazione dell’aneto è quello tardo primaverile; in questo modo, infatti, anche durante la sera e la notte le temperature non scenderanno al di sotto della sua soglia di sopportazione.
Per quanto riguarda invece il terreno, ecco quali caratteristiche dovrà avere:
- struttura sabbiosa mischiata a ghiaia
- ricco di sostanze organiche
- pH leggermente basico (qui trovi la nostra guida per scoprire il pH del tuo terreno)
- impasto medio
- altamente drenante (importantissimo per evitare i ristagni d’acqua)
Una volta che il terreno sarà pronto e avrai scelto il luogo più idoneo per posizione l’aneto, non ti rimane che metterlo a dimora.
Vediamo come!
Come coltivare l’aneto: messa a dimora
Se vuoi mettere a dimora l’aneto nel tuo orto, la prima cosa che devi procurarti sono i semi: puoi comprarli in un vivaio specializzato oppure, in caso tu non sia nuovo alla coltivazione dell’aneto, utilizzando i semi messe a dimora precedentemente. Il momento migliore per iniziare la coltivazione dell’aneto è tra marzo e aprile.
In ogni caso, non innestare la pianta in un secondo momento: l’aneto infatti mal tollera operazioni di questo tipo.
Dopo aver scelto un punto asciutto, soleggiato ed eventualmente protetto dal vento, assicurati di dissodare accuratamente il terreno. Dopo di che, procedi con la semina in una buca poco profonda o in una o più file. Se vuoi coltivare più piante d’aneto, bada bene agli spazi: semina lasciando uno spazio di almeno 15 cm tra loro. Quando le piantine inizieranno a spuntare, elimina quelle più deboli e diradale se crescono troppo ravvicinate le une alle altre.
La prima annaffiatura è importante, ma cerca di non lasciare il terreno zuppo d’acqua.
Se la tua zona dovesse essere ventosa puoi anche sostenere la pianta con delle canne di bambù o con un piccolo bastone.
Se nel tuo orto hai anche del finocchio, ricorda di piantare l’aneto molto lontano: la vicinanza potrebbe infatti portare a un’ibridazione e dei risultati non all’altezza delle piante di partenza.
Coltivare l’aneto in vaso
Se non hai un orto, ma solo un balcone, non disperare: la pianta di aneto può essere coltivata anche lì.
Queste le poche e facili regole da seguire:
- scegli accuratamente il vaso, tenendo presente che la pianta potrebbe anche raggiungere il metro d’altezza (anche se in vaso tende a rimanere più piccola rispetto a quelle seminate in orto)
- nel fondo disponi uno strato di ghiaia, cocci e palline d’argilla; in questo modo diminuirai la possibilità che si formino dei ristagni
- riempi il vaso con del terriccio di impasto medio e drenante, a cui aggiungerai concime organico, compost e humus
- sistema il vaso in un punto soleggiato e riparato dal vento
- a differenza della semina in orto, che deve avvenire in primavera, quella in vaso può avvenire durante tutto l’anno
Aneto: cure colturali
Ora che la tua pianta di aneto ha iniziato a crescere, è necessario seguirla nel suo sviluppo.
Per quanto riguarda le annaffiature, durante di siccità prolungata l’aneto richiede un grande apporto d’acqua; in condizioni normali, invece, saranno sufficienti due annaffiature alla settimana in primavera e annaffiature a giorni alterni in estate.
La concimazione, come abbiamo visto per la messa a dimora, va effettuata solo durante la preparazione del terreno, in caso ce ne fosse necessità, e durante la semina.
Per aiutare la crescita dell’aneto è essenziale potare manualmente i rametti a 25 cm circa dal terreno. Inoltre, ricorda di cimare anche le infiorescenze appena comparse: in questo modo eviterai che vengano sottratte energie alla pianta per portare a maturazione i semi.
Subito dopo la semina, presta attenzione alla comparsa delle malerbe. Per evitare l’insorgere delle erbacce effettua la pacciamatura naturale usando la paglia.
Raccolta e conservazione dell’aneto
Dell’aneto puoi raccogliere sia le foglie sia i semi.
Vediamo come cambiano tempistiche e modalità:
- puoi iniziare a raccogliere le foglie a partire da giugno, quindi dopo due mesi dalla semina; puoi lasciarle essiccare all’ombra e puoi anche decidere di congelarle
- per i semi, invece, dovrai aspettare la fine dell’estate, quando la pianta inizia a ingiallire; per averli ti basterà battere le infiorescenze e poi conservarli in contenitori ermetici
- durante l’autunno, invece, sarà l’aneto a essere pronto per essere essiccato e conservato
Sia le foglie sia i semi possono essere usati in cucina, per aromatizzare le tue pietanze, come minestre, zuppe o secondi piatti a base di carne o pesce; provali anche nelle conserve, nelle olive sott’olio o nei cetrioli sott’aceto.
Ora che sai tutto sull’aneto, non perdere altro tempo e inizia subito a coltivarlo!
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