Trapianto delle piante, tutto ciò che c’è da sapere.

trapianto pianta

Prima di capire come effettuarlo nel migliore dei modi, è importante capire cosa si intende per trapianto delle piante. Il trapianto è un’attività dovuta al cambio di ambiente (da vaso a piena terra, da vaso più piccolo a vaso più grande), con conseguente variazione di esposizione, aggiunta di nuovo terriccio, eventuali danneggiamenti alle radici, al colletto o al fogliame durante le eventuali operazioni.

Indice

In cosa consiste il trapianto delle piante?

Il trapianto è un vero e proprio spostamento della pianta da un terreno all’altro, così da esporne le radici a sostanze nutritive più ricche o salvare il vegetale da un’area prossima alla distruzione.

Ovviamente la fase di trapianto delle piante è molto delicata e inevitabilmente comporta effetti di stress della coltura sia a livello ambientale, sia a livello nutrizionale.

trapianto delle piante

La cosa quindi fondamentale, dunque, è fare in modo che la coltura reagisca positivamente, evitando che s’indebolisca e si verifichino, inevitabilmente, delle perdite soprattutto sulla produzione.

È inutile dire che ci sono delle piante che non soffrono il trapianto, perché infatti non è così.

Lo stress da trapianto può colpire tutte le piante.

Quali risultati si possono ottenere con il trapianto delle piante?

Ci sono specie che sono più sensibili e queste sono sicuramente le rampicanti erbacee, ma anche le piante legnose adulte o anziane o di grandi dimensioni, come ad esempio l’acero.

Anche le piante appena germogliate sono quelle più predisposte ad essere colpite.

Se molte specie soffrono, ce ne sono altre che proprio non riescono a sopportarlo, come il caso delle peonie, per le quali la collocazione scelta in giardino deve essere definitiva.

Anche l’edera, i papaveri, le carote, il sedano e i ravanelli non riescono proprio a digerire la parola trapianto.

È giusto sapere quali sono i primi segnali che ci balzano all’occhio quando le nostre piante subiscono questi traumi.

I primi momenti, dopo aver effettuato il trapianto, e nella precisione le per le prime due-tre settimane seguenti, le piante arrestano la crescita e l’emissione di nuove foglie, germogli oppure fiori, rimanendo letteralmente “ferme”.

Dopo questo periodo di transizione però, se l’esemplare è sano e sta bene e si è adattato, riprende a crescere e fiorire con più vigore di prima.

Quello che si nota maggiormente nelle piantine da orto è un appassimento che dura in genere fino a una settimana.

È opportuno eseguire il trapianto nei momenti consigliati, per facilitare così l’adattamento.

In primavera-estate è consigliato il trapianto  per i rinvasi, autunno e giornate meno rigide dell’inverno per la messa a dimora in piena terra.

Inoltre, è meglio non rinvasare né trapiantare una pianta con una malattia , ad esempio una parassitosi delle foglie  in corso poiché lo stress sarebbe troppo elevato da sopportare.

In linea di massima lo stress da trapianto delle piante è transitorio e non causa danni irreversibili.

In molti casi, può perdurare la stasi di crescita, seguita anche da un appassimento prolungato e da un deperimento della pianta stessa; ciò che va fatto è ricercare se sono stati commessi errori nell’esecuzione del trapianto delle piante.

Ovviamente per ridurre al minimo il rischio di non successo, è opportuno eseguire le operazioni nel periodo più adatto come indicato, su piante sane, eseguendolo in maniera corretta.

 

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Inoltre ci sono altri piccoli ma efficienti accorgimenti utili da seguire,  che ci potranno aiutare a fare adattare al meglio la nostra pianta.

  • durante il trapianto manipolare il meno possibile la pianta
  • evitare di tirare la pianta per estrarla
  • mantenere il più possibile integro il pane di terra.
  • Dopo due-tre settimane dall’operazione, somministrate un prodotto, che nella fattispecie di tratta di un integratore (biostimolante), che aumenta la vitalità della pianta rinvigorendola, questo stimola inoltre la crescita e migliora le capacità di autodifese contro le avversità.

Da questo momento abbiamo tutte le indicazioni e le accortezze necessarie per eseguire un trapianto in piena autonomia e in modo corretto, è da ricordare che molte volte queste operazioni vengono effettuate proprio per il bene della pianta stessa, quindi farlo al meglio è solo un nostro dovere.

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Trapianto delle piante, tutto ciò che c’è da sapere. ultima modifica: 2017-07-10T17:20:59+00:00 da Nicole

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