La diabrotica del mais (Diabrotica virgifera, LeConte, 1868) è un insetto, più specificatamente un coleottero, particolarmente ghiotto delle radici del mais.
I danni apportati alle coltivazioni possono diventare velocemente seri e gravi, se l’insetto non viene bloccato e trattato in tempo.
Vediamo insieme come si sviluppa la diabrotica del mais e come combatterla per eliminarla.
Indice
Diabrotica del mais: descrizione e ciclo di vita
La diabrotica del mais è un insetto di origine americana.
Fino alla prima metà degli anni ’50 è rimasto nelle sue zone d’origine, in America occidentale; a causa del commercio globale la diabrotica del mais ha poi iniziato a spostarsi, entrando in Europa nei primi anni ’90.
In Italia viene catturato per la prima volta nel 1998 in Veneto, per poi diffondersi in tutto il nord, soprattutto in Emilia-Romagna.
La diabrotica del mais si presenta come un insetto dal colore giallo-nero, lungo circa 5 mm, con antenne più pronunciate negli esemplari di sesso maschile. Le femmine si distinguono per le tre striature nere su sfondo giallo, caratteristica mancante ai maschi.
Le uova misurano poco più di mezzo millimetro e sono di colore giallo. Le larve misurano circa 2 cm, con capo scuro e parte finale del corpo più scura del corpo giallo chiaro.
Ciclo biologico della diabotrica del mais
La vita di una diabotrica del mais si sviluppa in quattro stadi: uovo, larva, pupa e adulto.
Le uova di diabotrica del mais vengono deposte nella parte più superficiale del terreno, scegliendo le parti più umide. La deposizione delle uova può arrivare fino a 15 cm di profondità: questo dipende dalla tessitura del terreno. Più è sciolto, più le uova saranno deposte in superficie.
Una femmina di diabotrica può deporre fino a 400 uova in 3 settimane.
Dallo stato di uovo la diabrotica sverna in larva dal mese di maggio fino a inizio luglio, a seconda delle temperature. Da larva, la diabrotica attraverserà tre fasi di crescita. Lo sviluppo dipende dalle temperature: a circa 22° costanti può svilupparsi in 30 giorni; diversamente, può impiegare fino a 50 giorni.
Le larve sono le prime responsabili del danneggiamento delle radici del mais: è proprio di questo che si nutrono, soprattutto fra la fine di giugno e luglio.
A maturazione completa, la larva si trasforma in pupa per massimo 2 giorni. Successivamente, la diabotrica raggiunge finalmente lo stadio adulto.
L’infestazione di diabotrica del mais continua così fino ad Ottobre, quando le temperature sono più alte, massimo 27°.
In presenza di climi più torridi, infatti, le diabrotiche si riuniscono in gruppo e cercano riparo all’ombra.
Diabrotica del mais: danni al mais
Abbiamo già visto come la diabotrica del mais arrechi danni alla pianta già allo stato di larva.
Effettivamente è proprio in quanto larva che si nutre eccessivamente delle radici del mais. Iniziano dalle radici più piccole per poi scavare canali all’interno delle radici più grandi.
Se l’infestazione è limitata e la pianta gode di un ottimo impianto radicale, il problema potrebbe non presentarsi.
In caso contrario, se l’infestazione è eccessiva o la pianta è già debole, l’attacco di diabrotica del mais può rivelarsi fatale: la pianta inizia a contorcersi su se stessa, assumendo la classica forma a gomito, e la granella non matura bene per mancanza di sostanze nutritive.
Gli adulti sono meno dannosi per le piante. Si nutrono delle foglie e, occasionalmente, del pennacchio.
Il vento può però trasportarli facilmente verso nuovi appezzamenti o verso altri campi, contribuendo così a peggiorare la situazione.
Diabrotica del mais: trattamenti
Dal momento che il mais è una pianta dal consumo culinario, il trattamento agronomico è sicuramente quello da favorire.
Lotta agronomica alla diabrotica del mais
E’ ormai un dato di fatto che la diabrotica del mais si combatte soprattutto con l’avvicendamento colturale.
L’insetto causa danni quasi esclusivamente al mais. Se il mais viene coltivato ad anni alterni, la diabrotica, che ha uno sviluppo annuale, non troverebbe ospiti adatti al suo nutrimento nell’anno in cui il mais non viene coltivato.
I terreni umidi sono più favorevoli alla deposizione delle uova, pertanto è sempre bene mantenere il terreno in condizioni ottimali.
Un’ulteriore azione preventiva va effettuata con la scelta di ibridi vigorosi e con la semina nel periodo corretto, per poter permettere lo sviluppo di un adeguato apparato radicale.
Lotta chimica alla diabrotica del mais
Come già accennato, la lotta chimica alla diabrotica del mais non è conveniente sia perché le piante avranno assorbito sostanze chimiche al momento del consumo, sia perché, con l’applicazione dei geodisinfestanti previsti per debellare questo insetto, il periodo di sviluppo della larva è troppo lungo e il rischio di fallimento è molto alto.
Inoltre, in caso di forti infestazioni, i danni alle piante – e di conseguenza il danno economico – resta.
Altri consigli sulla coltivazione del mais
Per evitare l’infestazione della diabotrica del mais e di altre malattie del mais, dai un’occhiata ai nostri articoli: “Come coltivare il mais: tutti i segreti per aumentare la resa in modo naturale ed economico” e “Raccolta mais: dalla pannocchia al mais in tavola“.
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