Citrus Tristeza Virus: la malattia degli agrumi

Citrus Tristeza Virus

Il Citrus Tristeza Virus è il responsabile della cosiddetta tristezza degli agrumi.

Se ti trovi dunque in Sicilia, ma anche in Puglia, e ti dedichi alla coltivazione di arance, pompelmi e limette di Palestina, questo articolo potrà esserti particolarmente utile per salvare i tuoi alberi e i tuoi frutti.

Non farti ingannare dal nome buffo e quasi tenero che viene dato a questo virus: è infatti in grado di distruggere tutte le coltivazioni che utilizzano l’arancio amaro come portinnesto.

In questo articolo ti spiegheremo come riconoscere i sintomi della tristezza degli agrumi e, soprattutto,  come puoi cercare di sconfiggere questo pericolosissimo virus.

Indice

Citrus Tristeza Virus: caratteristiche generali e storia

Il Citrus Tristeza Virus, conosciuto non solo come tristezza degli agrumi, ma anche come CTV, appartiene al gruppo dei Closterovirus.

Citrus Tristeza Virus

Dal sud-est asiatico con furore

La sua struttura, visibile attraverso un microscopio, ricorda quella di un serpente ed è composto da particelle virali lunghe due millesimi di millimetro.

Questo virus è originario del sud-est asiatico, ma si è successivamente diffuso in tutto il mondo provocando epidemie molto gravi in Brasile, Venezuela e Argentina, causando l’abbattimento di oltre 70milioni di piante. Per quanto riguarda i paesi del Mediterraneo, i più colpiti dal CTV sono Israele, Cipro e la Spagna.

In Italia il virus della tristeza è stato isolato per la prima volta nel 1956, ma inizialmente ha causato dei focolai piccoli e gestibili. Negli ultimi anni, invece, la situazione è nettamente peggiorata: si stima che siano stati colpiti tra i 35 e i 45mila ettari di agrumeti.

Citrus Tristeza Virus: diffusione

Il CTV ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo a causa del materiale di propagazione derivante dallo sviluppo dell’agrumicoltura commerciale. Questo materiale di propagazione, infatti, spesso può essere malato: si tratta, in questi casi, di piante o marze che hanno già contratto il virus.

L’altro grande veicolo della malattia è costituito dagli afidi vettori, i quali possono far aumentare del 3% annuo la velocità e la pervasività delle infezioni; tra questi, l’afido marrone degli agrumi (o Toxoptera citricidus) è la specie vettrice più efficiente. Fortunatamente l’afido marrone degli agrumi non è ancora così diffuso nel Mediterraneo, ma è stato comunque inserito dall’Unione Europea nella lista degli organismi da quarantena.

Citrus Tristeza Virus

La Tristeza è un virus che si diffonde principalmente in ambienti urbani

Qui in Italia il tuo nemico principale è rappresentato invece dall’afide del cotone (o Aphis gossypii), responsabile delle terribili epidemie che hanno già colpito gli agrumeti israeliani e spagnoli.

La tristeza, essendo un virus semipersistente, non ha bisogno di troppo tempo per passare all’attacco: sono infatti necessarie poche ore o al massimo qualche giorno perché l’infezione venga trasmessa attraverso il vettore. Il virus predilige ambienti agricoli o urbani piuttosto che ambienti naturali.

Ma vediamo quali sono i sintomi di questo virus così pericoloso per i tuoi agrumi.

Citrus Tristeza Virus: quali sintomi?

La sintomatologia provocata dal virus della tristeza è per certi versi simile a quella del deperimento sia lento sia veloce.

Possiamo innanzitutto dividere il CTV in quattro ceppi, ognuno caratterizzato da un tipo di agente:

  • mild o slow decline, responsabile di infezioni asintomatiche e solitamente presente su piante di arancio dolce innestate su piante di arancio amaro
  • stem pitting, responsabile della butteratura del legno in aranci dolci e pompelmi
  • seedling yellows, responsabile sia del giallume nelle piante di arancio amaro sia del nanismo nelle piante di arancio dolce innestate su piante di arancio amaro
  • quick decline, responsabile del rapido deperimento soprattutto dell’arancio dolce innestato sull’arancio amaro
Citrus Tristeza Virus

Riconoscere i sintomi della Tristeza è fondamentale

Questi sono invece i sintomi veri e propri del virus:

  • butterature del legno con scanalature
  • giallume dei semenzali
  • nanismo, con riduzione della grandezza dei frutti
  • decolorazione
  • deperimento, causato da carenza idrica e nutrizionale, con conseguente disseccamento di rami e foglie. Possono bastare solo pochi giorni perché la pianta muoia: infatti, il virus provoca la necrosi delle cellule del sistema linfatico che si trovano vicine al punto di innesto, ragion per cui la linfa non riesce a raggiungere le radici che deperiscono in pochissimo tempo

Se anche non dovessi riscontrare questi sintomi tra i tuoi agrumi, ricorda che potresti comunque non essere al sicuro: alcune piante sono infatti asintomatiche o sviluppano una sintomatologia tardiva. L’unica spia che potrebbe farti sospettare la presenza della tristeza è la resa qualitativa e quantitativa dei tuoi agrumi: se dovessero infatti iniziare a produrre meno frutti o con una qualità insufficiente, preoccupati e passa alle contromisure.

Le contromisure, appunto. Quali sono?

Citrus Tristeza Virus: come combatterlo

Per quanto riguarda i rimedi contro la tristeza, al momento non esiste alcun insetticida che possa contrastare l’azione degli afidi.

Il consiglio, al momento, è quello di estirpare e distruggere le piante infette e soprattutto ti ricordiamo di utilizzare in ogni caso del materiale di propagazione che sia sempre sano e certificato (se poi ti interessa sapere quali sono i migliori antiparassitari green, ecco qui un approfondimento).

In Italia, inoltre, è presente dal 1996 una regolamentazione che obbliga gli agricoltori ad abbattere tutto il proprio agrumeto nel caso in cui ci fosse una presenza di virus della tristezza in più del 30% delle piante.

Citrus Tristeza Virus

Prevenzione: il modo migliore per evitare la Tristeza

Insomma, importantissima è la prevenzione: materiale di propagazione sano e un’azione di contenimento degli afidi.

Se il virus dovesse essere presente a dei livelli molto bassi, la distruzione delle piante infette e un successivo reinnesto di materiale sano potrebbe essere sufficiente per evitare la morte di tutto il tuo agrumeto.

Se invece la diffusione del virus dovesse essere già epidemica, l’unica azione che puoi compiere è quella di usare dei portainnesti tolleranti alla tristeza; per esempio, l’arancio trifogliato e i cosiddetti ibridi Citranges (qui parliamo del mapo, per esempio).

Ricorda: è perfettamente inutile cercare di bloccare il CTV per mezzo dell’azione di insetticidi contro gli afidi. Possiamo solo consigliarti di prevenire l’epidemia, eliminando le prime piante infette e soprattutto usando sempre dei materiali di propagazione che siano controllati.

 

Il Citrus Tristeza Virus è davvero difficile da sconfiggere, ma grazie a dei nuovi studi forse si scopriranno presto delle tecniche più avanzate per salvare gli agrumeti ormai compromessi. Ma nel frattempo, ricorda il vecchio detto: prevenire è meglio che curare. Soprattutto la tristeza.

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Citrus Tristeza Virus: la malattia degli agrumi ultima modifica: 2018-12-11T16:34:58+00:00 da Giulia Corrias

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