Hai mai sentito parlare di acqua complessata per piante?
Potrebbe essere la soluzione che stavi cercando al problema dell’irrigazione delle piante, specialmente in estate, quando non puoi curarle come desideri.
Continua a leggere per saperne di più sull’acqua complessata e sul suo utilizzo per innaffiare le piante anche in tua assenza!
Indice
Acqua complessata per piante: cos’è
L’ultima volta che sei andato in vacanza hai dovuto chiedere al tuo vicino o ai tuoi amici di curare il tuo giardino, o hai dovuto assumere un plant sitter che si occupasse per te di dare acqua alle piante anche per una sola settimana di lontananza.
Nella peggiore delle ipotesi, hai pensato che le piante potessero resistere qualche giorno in estate senza acqua… ebbene no: per certe specie, nel periodo più caldo, anche tre giorni senza essere idratate possono essere dannosi.
Una soluzione, da qualche tempo, c’è, ed è rappresentata dall’acqua complessata per le piante o idrogel.
Acqua complessata: come funziona
L’acqua complessata per piante è una soluzione a base acquosa, in vendita nei negozi specializzati e nei vivai più aggiornati, che contiene fibre naturali come alghe, cellulosa e altri vegetali e acqua demineralizzata.
La consistenza dell’acqua complessata per piante è in gel, polvere o in granuli che, una volta a contatto con i microorganismi della terra, liberano il loro contenuto idrico gradualmente e lentamente.
L’irrigazione sarà quindi costante per diversi giorni, così da scongiurare il pericolo di sofferenza idrica per le piante del terrazzo, dell’orto, del balcone o del giardino.
Tipologie di acqua complessata per piante
Esistono tre tipologie principali di acqua complessata:
- in polvere o in granuli: si attivano a contatto con il terreno o con una leggera annaffiatura, che libera mano a mano il contento di acqua al loro interno;
- in flaconi gel: sono in vendita dei flaconi di cellulosa contenenti acqua complessata in materiale gelatinoso. Questi vanno inseriti per intero dentro il terreno, in modo che il rivestimento di cellulosa si sfaldi a poco a poco e liberi gradualmente l’idrogel al suo interno;
- in gel: le palline di gel libere sono una soluzione efficace quanto esteticamente gradevole.
Per i flaconi di idrogel in gel, l’autonomia è di circa 20-30 giorni nel periodo estivo. Tutto il tempo per una bella vacanza, mentre le piante continuano a godere di ottima salute!
Acqua complessata per piante: 3 consigli per l’estate
L’acqua complessata potrebbe essere davvero la svolta per la cura delle piante nel periodo estivo.
Attenzione, però, ad utilizzarla nel modo giusto, con semplici accortezze che renderanno tutto molto più facile.
1 – Scegli il giusto terreno
Ogni pianta ha bisogno di un terreno specifico per crescere in maniera adeguata. Le piante grasse non avranno grossa necessità di irrigazione nel periodo estivo, quindi possono essere lasciate per qualche giorno di vacanza senza travasi.
2- Dove acquistare l’acqua complessata
Per praticità e comodità, puoi acquistare l’acqua complessata su Amazon o sui siti online di rivenditori per giardinaggio e agricoltori.
Tutti i maggiori negozi di giardinaggio sono comunque ben forniti di acqua complessata, che può essere trovata anche con il nome di acquagel o idrogel.
3- Attivazione delle palline di gel
Facciamo un passo indietro alle famose (e belle!) palline di gel contenenti acqua.
A differenza del flacone di cellulosa e dei granuli, che vanno inseriti direttamente nel terreno, le palline di gel devono essere attivate inserendole in una ciotola di acqua e lasciandole ammollo per qualche ora.
Si vedrà la riuscita attivazione perché raddoppieranno di volume, avendo assorbito acqua. A questo punto, si può o inserire la pianta all’interno del vaso che contiene le palline, o inserire le palline all’interno del terreno, in quantità adeguata alle dimensioni del terriccio.
Altri consigli per curare le piante in estate
L’irrigazione delle piante con l’acqua complessata è solo uno dei metodi possibili, e a oggi è sicuramente uno dei più ecologici visto che non va sprecata acqua in eccesso.
Il metodo della “bottiglia rovesciata”, che per decenni è stato il più utilizzato per mantenere umido il terreno durante la stagione estiva, è ormai superato – per buona pace dello spreco di plastica che può essere così ridotto.
Esistono, comunque, anche altri metodi che permettono di dare acqua alle piante contingentandone il consumo, con gli stessi benefici dell’acqua compensata.
Uno di questi è l’impianto di irrigazione automatico, costituito da una rete di tubi che arrivano nelle vicinanze delle varie piante presenti sull’orto. Questi vanno connessi a degli irrigatori regolati da un timer che distribuiscono l’acqua in orari e giorni prestabiliti.
A seconda delle necessità, questo tipo di impianto può essere realizzato con diverse tipologie di getto, ad esempio rotante, oscillante e direzionabile.
La realizzazione di un sistema di irrigazione automatico richiede una certa esperienza e un discreto impegno economico. Un’alternativa, praticamente a costo zero, è invece l’irrigazione con il filo di cotone o la corda.
Per realizzare questo mini-impianto, si posiziona un secchio d’acqua ogni due-tre vasi, ad un’altezza superiore rispetto alle piante. A questo punto, si inumidisce una corda o un filo sottile di cotone e lo si collega tra il secchio e l’interno del terriccio. L’acqua continuerà a passare attraverso il filo e a raggiungere così il terreno.
In conclusione, i metodi per irrigare le piante anche in vostra assenza sono diversi. Ciò che conta è non far mai mancare acqua alle coltivazioni, piccole o grandi che siano!
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