Negli ultimi anni l’agricoltura sostenibile ha riscontrato sempre maggior successo a livello globale. Complici anche le dinamiche socio-economiche e ambientali che hanno visto emergere criticità impellenti dovute in particolare al cambiamento climatico e allo scarso reperimento di materie prime come le risorse idriche.

Un’agricoltura responsabile vede al centro dei suoi obiettivi uno sviluppo green volto a tutelare e salvaguardare la salute del suolo e dell’uomo. Per un equilibrio perfetto è necessario inoltre che la biodiversità locale sia protetta, adottando metodi di coltivazione poco invasivi, come l’agricoltura conservativa e l’agricoltura rigenerativa (progetti di agroecologia).

Il ruolo dell’agricoltura sostenibile nella transizione ecologica è centrale. Impiegare tecniche agricole sostenibili e soluzioni intelligenti, frutto anche dello sviluppo tecnologico, come le tecniche associate al vertical tillage, è necessario per migliorare la qualità dei prodotti agricoli, rendere i suoli più fertili e abbattere l’impiego di pesticidi e sostanze chimiche.

Ma vediamo quali sono i progressi già in atto per raggiungere questo traguardo nell’agricoltura eco-sostenibile e come è possibile fare affidamento a nuove tecniche di coltivazione che rispettano l’ambiente.

Agricoltura sostenibile: le tecniche agricole e gli approcci green

L’agricoltura sostenibile è costituita da molteplici tecniche e modalità di coltivazione volte a ridurre l’impatto ambientale della lavorazione e minimizzare il ricorso ad agrofarmaci.

Nello specifico, i più importanti passi avanti sono arrivati da questi 3 tipi di agricoltura:

• Conservativa
• Rigenerativa
• Biodinamica

Tutte queste “pratiche”, che vanno nella direzione opposta rispetto allo standard degli impianti intensivi, mirano a ridurre gli sprechi e le emissioni di CO2. Ma hanno l’obiettivo anche di minimizzare la lavorazione del terreno, recuperare la rotazione delle colture e ricoprire, per quanto possibile, ogni ettaro di terreno a disposizione con vegetali, spesso con la tecnica del sovescio, per favorirne la fertilità.

Il risultato? Una forma di agricoltura biologica attenta all’ambiente, alla biosfera e al prodotto finale nonché alla sicurezza alimentare. Ma non solo. Operare in questa maniera consente anche di risparmiare, e non poco, sul carburante usato, sulla quantità di operazioni necessarie per la coltivazione, sull’uso di fertilizzanti, pesticidi o agrofarmaci, e sulla gestione degli impianti stessi.

L’aiuto della tecnologia in questa missione si rende indispensabile grazie all’impiego di macchinari agricoli che permettono di ricorrere a tecniche meno impattanti e invasive come il vertical tillage.

Tecnica del vertical tillage per un’agricoltura sostenibile

La tecnica del Vertical Tillage consiste nell’effettuare lavorazioni del terreno che non intaccano il terreno in profondità, ma solo in superficie. Meglio se si lavora tra i 3 e i 5 cm, ma comunque sotto i 10 cm circa, con l’impiego di attrezzi agricoli che agevolano il movimento verso la direzione di movimento, così da non spostare o rimescolare il suolo.

Cosa accade utilizzando questa tecnica agricola sostenibile?

Il suolo non subisce dei processi di compattazione, tipici invece degli accessori meccanici che scavano in profondità, favorendo lo sviluppo delle piante che, in un terreno meno solido, possono affondare meglio le loro radici e ottenere i nutrienti di cui necessitano con maggiore facilità.

Un suolo meno compatto equivale anche ad una maggiore resistenza a condizioni climatiche ostili come il vento o la siccità.

Un importante obiettivo di questa tecnica è anche quello di preparare un letto di semina ideale, spargendo e mescolando il residuo delle colture nei primi strati del suolo.

Il vertical tillage è ad oggi tra le tecniche agricole sostenibili più apprezzate. Per ottenere questo tipo di lavorazione bisogna ricorrere a dischi piatti, folli, con margini scanalati e con un angolo di inclinazione ridotto rispetto alla linea di avanzamento.

Possono eseguire il lavoro in alternativa anche erpici a dischi, ma leggermente rivisitati. I dischi sono da adattare alla direzione di marcia, riducendo l’angolazione verso il senso di marcia.

In casi relativamente rari, spesso quando si è in presenza di suoli sassosi, è possibile ricorrere all’uso di ancore verticali, in origine ideate per la lavorazione a bassa profondità. In questo caso, potrebbe rivelarsi necessario operare oltre i 10 cm di profondità fino anche a 15 cm.

Turbomulch di Agrisem

Uno degli accessori agricoli ideali a questo fine è il Turbomulch di Agrisem. Il Turbomulch è perfetto per operare secondo i più alti standard di agricoltura sostenibile e al contempo è ideale per ridurre i tempi di lavorazione del suolo, abbattere i costi quando si parla di incoraggiare la germinazione rapida delle erbacce per ridistribuirle, accelerare la decomposizione dei residui colturali e ridurre la popolazione di limacce dopo il raccolto.

I benefici della macchina sono prevalentemente:

• Velocità di lavorazione elevata
• Basso consumo di carburante
• Riduzione dell’impiego di pesticidi

In particolar modo, con questa macchina è possibile muovere i primi passi verso un approccio all’agricoltura sostenibile, con una gestione responsabile delle colture attraverso la riduzione di pesticidi, agrofarmaci ed erbicidi.

Ma in che modo?

La migliore gestione delle infestanti e la riduzione di esche per lumache, anche grazie ad una migliore tecnica di gestione delle uova di lumaca, consentono di ridurre drasticamente l’uso di composti chimici.

Turbomulch è perfetto per ottenere una diffusione di alta qualità dei residui post-raccolta con un basso consumo di carburante e potenza.

La larghezza operativa dell’aratro a paglia Agrisem e l’alta velocità di lavoro consentono di ottenere produzioni giornaliere significative. Mentre, senza rullo, la macchina si evolve in un accessorio ibrido in grado di operare in diverse condizioni di lavoro, come ad esempio in presenza di forte umidità.

L’attrezzo agricolo marchiato Agrisem svolge anche un ruolo importante nel passaggio dalla lavorazione minima alla semina diretta. Il tutto, promuovendo tecniche di agricoltura sostenibili che rispettano l’ambiente, la salute del suolo e la sicurezza alimentare.

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