Quest’anno Noi Siamo Agricoltura ha preso parte come media partner ad Agrilevante, la fiera italiana sull’agricoltura che ogni anno si svolge a Bari.
L’edizione Agrilevante 2019 ha riscontrato un record di entrate, segno di una partecipazione, da parte degli addetti al settore, sempre più coinvolgente e sempre meno alienante.
I visitatori complessivi hanno superato le 80.000 entrate, con ospiti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero (3600 stranieri), dall’agricoltore all’allevatore, dall’azienda agricola alla distribuzione dei prodotti, fino agli operai tecnici.
Il numero degli espositori è salito quest’anno a 350, di cui 160 delegazioni estere ufficiali provenienti da oltre 40 paesi. Agrilevante è un punto nevralgico di incontro che gioca ormai sui piani internazionali, diventando una delle fiere espositive più importanti al mondo.
Grande coinvolgimento, quindi, che ha permesso di discutere dei temi più scottanti del settore agricolo alla presenza dei diretti interessati.
Gli incontri sono stati ben 55, tra seminari e tavole rotonde che hanno messo al centro l’innovazione tecnologica come soluzione ai problemi agricoli, sia in termini di avanzamento verso il futuro che di salvaguardia delle colture attuali.
Tra i workshop e i meeting si è parlato di tecniche agronomiche, sicurezza sul lavoro, ambiente, formazione, progettazione e manutenzione degli spazi verdi.
Centrale è l’attenzione all’ambito ecologico e alla tutela dell’ambiente: su questo perno sono state presentate soluzioni tecniche e macchinari che mirano alla preservazione del nostro ecosistema.
Indice
La Xylella
Trovandoci in Puglia era inevitabile parlare del problema che affligge non solo gli olivi pugliesi, ma tutti quelli delle zone circostanti.
La Xylella fastidiosa continua ad essere monitorata per aggiornare di frequente le zone di contenimento e quelle ad alto rischio, ma siamo ancora lontani da una risoluzione globale del problema.
Negli incontri con gli agricoltori che coltivano ulivi si è ribadito che l’unica forma di prevenzione è la rimozione manuale dell’insetto, evitando così il contagio verso altre piante.
Per il contenimento del batterio manca invece la risposta risolutiva. Al momento sono state trovate due varianti resistenti che risolleveranno il settore in Puglia.
Sicurezza in agricoltura
Uno dei perni portanti dell’edizione Agrilevante 2019 resta il tema della sicurezza sul lavoro.
I lavoratori agricoli sanno bene quali rischi e pericoli corrono ogni giorno salendo sui numerosi macchinari della loro impresa.
A questo proposito, durante la fiera è stato presentato un progetto per la diffusione dei sistemi di sicurezza in agricoltura con l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei rischi e divulgarle alle comunità di operatori.
Il progetto si chiama Ripresa, ed è stato realizzato dalle università di Catania, di Udine e della Tuscia in collaborazione con INPS. Grazie a questo sistema centralizzato di informazioni riguardo la sicurezza in agricoltura, tutti gli operatori del settore possono rimanere aggiornati e divulgare le notizie in tempo reale.
Incentivi per i giovani agricoltori
Da anni l’impiego dei giovani nel settore primario è materia rilevante non solo nelle fiere e nei momenti d’incontro tra gli operatori, ma anche da parte dei governi e dei ministeri per le attività agricole.
I numerosi finanziamenti che arrivano dal governo e dalla Comunità Europea testimoniano l’interesse verso un’agricoltura under 35, con grande partecipazione delle donne, per progetti innovativi che possano cambiare il settore verso una maggiore sostenibilità.
Sotto questo punto di vista diventa centrale anche la formazione dei giovani tecnici che si occupano delle macchine agricole. Le facoltà universitarie di ingegneria e agraria devono focalizzarsi sempre più sull’aspetto meccanico, poiché l’inarrestabile avanzamento tecnologico rappresenta un reale vantaggio per l’agricoltura e il rendimento.
La nuova frutta
Altro topic rilevante riguarda la frutticoltura, che ha subito negli ultimi anni un cambiamento drastico spinto soprattutto dal cambiamento climatico.
L’aumento delle temperature ha portato in auge le coltivazioni tropicali come avocado, papaya e frutto della passione in regioni quali la Sicilia, la Calabria, la Lucania e la Puglia.
Trattandosi di nuove colture non autoctone, in alcuni casi i tentativi di impianto si sono rivelati insoddisfacenti. Per conoscere le tecniche migliori e aumentare la coltivazione tropicale, l’università di Palermo sta mettendo a punto diverse attività di ricerca a sostegno delle nuove colture.
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