Gli alberi in fiore, proprio come la frutta e la verdura, dipendono dal susseguirsi delle stagioni.
Avere questo tipo di informazione, quindi, è importantissimo perché ci aiuta a capire come e quando il nostro giardino sarà fiorito (nozione utile per decidere cosa piantarvi) e, in più, aiuta l’ambiente sotto svariati punti di vista (come per esempio la sopravvivenza delle api o la gestione di insetti utili alle colture).
In questo articolo vedremo come si comportano gli alberi da fiore mese per mese, capendo quali sono i periodi in cui possono dare il meglio di sé.
Iniziamo!
Indice
Alberi in fiore: gennaio è il mese del calicanto
Il calicanto è un genere di piante che comprende varie specie di arbusti e alberi in fiore, coltivati per via del loro aspetto e del loro profumo.
Si tratta di colture essenzialmente rustiche, molto resistenti al freddo e che non necessitano di grosse cure.
In genere, hanno bisogno di terreni ricchi e ben drenati, prediligono le posizioni soleggiate e ventilate, ma che comunque devono risultare protette dai venti troppo freddi dell’inverno.
Tra le specie principali, quella che fiorisce a gennaio è il calicanto invernale, (Chimonanthus praecox) che proviene dalla Cina. Si tratta di un albero che raggiunge i tre metri d’altezza e che presenta dei fiori gialli e profumati che compaiono a fine inverno.
Il fiore di febbraio: jasminum nudiflorum
Il jasminum nudiflorum è una delle specie di alberi in fiore tipici di febbraio.
Questa pianta arriva dalla Cina e presenta delle caratteristiche ramificazioni pendule con fiori ascellari gialli e non profumati che sbocciano tra fine inverno inizio primavera.
In genere, sono usate come come piante ornamentali sia in piena terra nei giardini che come rampicanti per muri e recinzioni.
Sono piante rustiche, ma preferiscono decisamente posizioni soleggiate e clima fresco; hanno bisogno di terreno di medio impasto, sciolto e concimato abbondantemente durante il periodo che va dalla primavera all’autunno.
Quando vengono coltivate in regioni a clima invernale rigido, le piante meno rustiche devono essere coltivate in vaso con appositi sostegni circolari che gli conferiranno la forma di piccolo cespuglio alto circa 1 m.
Alberi in fiore di marzo: l’iberis snowflake
Questa pianta è originaria delle zone meridionali dell’Europa e dell’Asia occidentale.
Si tratta di una specie perenne dalle foglie piccoli, ovali e di colore verde scuro che produce fantastici mazzetti di fiori bianchi nei mesi che vanno da marzo ad agosto.
In genere, ama le posizioni soleggiate, mentre l’ombra sfavorisce la comparsa dei fiori.
Durante l’inverno, ricordatevi di coprire la pianta con foglie secche o paglia, di modo che venti freddi e gelo non la danneggino in modo eccessivo.
Forsythia e le fioriture di aprile
La forsythia è un albero in fiore a fogliame deciduo che arriva a crescere fino a 3 metri.
In genere, questa pianta produce fiori all’inizio della primavera, prima dell’emissione di foglie e ricoprendosi di fiori gialli.
Ama le posizioni soleggiate e tollera qualsiasi tipo di terreno purché sia fresco.
Resistente alla siccità e al freddo eccessivo, deve essere potato subito dopo la fioritura di marzo, cosa che consente lo sviluppo di nuovi rami capaci di produrre fiori per l’anno successivo.
Il classico di maggio: la rosa
Tra gli arbusti e alberi in fiore di maggio è impossibile non menzionare la rosa, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ovvero un genere che vanta oltre 150 specie tutte molto varie e diverse tra loro, sia per caratteristiche che per portamento.
Le rose si adattano a qualunque tipologia di terreno: l’unica accortezza richiesta è quella di lavorarlo in profondità e concimarli in modo consistente.
Per quanto riguarda le piante a radice nuda, queste vengono messe a dimora in autunno o a fine inverno, mentre la concimazione si effettua durante il periodo della ripresa vegetativa.
Gli esemplari in vaso, invece, possono essere tranquillamente piantate tutto l’anno.
NB: Qui trovate un articolo sui parassiti e le malattie che attaccano le rose, mentre qui trovate un esaustivo articolo sulla loro potatura.
A giugno c’è il ligustrum
Il lugustrum è uno degli alberi in fiore che riesce ad arrivare a circa 4 o5 metri di altezza e che presente una corteccia molto liscia e di colore verde.
I suoi fiori, che spuntano a giugno, sono bianchi, molto profumati e si presentano in infiorescenze a forma di pannocchia.
Il ligustro, per prosperare, ha bisogno di essere esposta in modo diretto alla luce del sole, anche se riesce a sopravvivere anche in penombra.
Per quanto riguarda il terreno, queste deve essere calcareo.
Alberi in fiore di luglio: lagestroemia indica
Questo piccolo albero a foglia caduca è originario dell’Asia e arriva a crescere fino a 10 metri di altezza.
Il fusto è eretto e sottile, mentre la corteccia è chiara e tende a sfogliarsi con l’età.
La chioma, tonda, non è densa e presenta delle foglie ovali lunghe e scure che durante l’autunno diventano arancioni.
In estate, soprattutto ad agosto, questi alberi producono dei fiori di colore bianco, rosa o lilla, raccolti in lunghe pannocchie, tano che spesso vengono usati per abbellire giardini privati o strade vere e proprie.
Spoglio in inverno, ha una germogliazione tardiva in primavera.
L’Hibiscus syriacus d’agosto
L’ibisco è una pianta appartenente al genere delle Malvaceae e che comprende 300 specie tra piccoli alberi, arbusti e piante erbacee annuali o perenni.
Tra queste, le varietà di Hibiscus syriacus sono usate come piante ornamentali perché si tratta di colture rustiche e resistenti al freddo.
La fioritura della pianta è estiva e vengono prodotti dei fiori colorati di bianco, rosa, viola e lilla, tanto da essere utilizzato in giardini e in vaso sui terrazzi, sia come alberelli isolati o per creare splendide di siepi fiorite.
Settembre è il mese della bignonia
La bignonia è una pianta decidua che origina in America e che riesce a cresce molto e velocemente, tanto da arrivare anche ai 10 metri di altezza.
In Italia riesce ad adattarsi al clima di tutte le regioni e richiede una posizione che la protegga da correnti d’aria, con un terreno fertile e ricco di sostanze organiche.
La potatura va eseguita in primavera per eliminare rami secchi o lunghi.
Alberi in fiore di ottobre: ecco l’acero
L’acero è una pianta decidua di cui esistono davvero tantissime varianti, che lo rendono un albero vario sia in forma he dimensioni che colori.
In genere, viene coltivato nella sua colorazione rossa (anche nana) proprio per il suo splendido portamento e aspetto.
Non si tratta di una pianta che ha bisogno di esigenze particolari, ma l’unica cura che dovrete assicurargli sarà quella di evitare i ristagni idrici e le potature eccessive.
L’ilex di novembre
L’ilex è un genere che comprende specie sia arboree ed arbustive.
Presenta un fogliame sempreverde o deciduo e dei fiori decisamente modesti; i suoi frutti sono bacche colorate che arrivano a maturazione in inverno e creano un bellissimo gioco di color con le foglie.
Ama le posizioni ombreggiate e che ricordano il sottobosco, un terreno acido o semi-acido, ma comunque ricco di humus e molto fertile.
A dicembre, l’helleborus
L’helleborus, conosciuto anche come Rosa di Natale, è pianta erbacea perenne che va dagli 8 ai 35 cm.
Le foglie sono basali e di grandi dimensioni e di colore verde scuro.
I fiori, invece, si presentano singoli o a coppie, a forma di coppa, e in colorazioni che variano dal bianco al rosa o rosso-porpora, con piccoli petali, tubulosi, e numerosi stami.
Non si tratta di una coltura difficile da gestire: esposizione non troppo soleggiata e terreno fertile andranno benissimo.
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