Oggi attraverso questo articolo vogliamo parlarvi dell’ allevamento vacche Charolaise, una realtà che alcuni di voi conoscono molto bene ma che altri non conoscono affatto.
Del Dott. Salvatore Lombardo
Origine e diffusione in Italia
La razza Charolaise, originaria della Borgogna (Francia), in particolare delle aree di Charolles e Nievres, dal punto di vista numerico è una delle più importanti razze da carne. La razza Charolaise è una delle razze da carne estere più diffuse in Italia per la quale è stata anche creata un’associazione denominata ANACLI (Associazione Nazionale Allevatori di razze Charolaise e Limousine), che si occupa della gestione e della selezione di questa razza. Nel 2016 grazie ad un report sull’ allevamento vacche Charolaise in Italia sono stati contati circa 595 allevamenti, con un totale di 8589 vacche iscritte al libro genealogico.
Caratteristiche morfologiche
Per prima cosa vorrei descrivervi la razza(come abbiamo fatto con bovini da latte, bovini da carne, ovini, conigli, suini e galline ovaiole)e le sue capacità produttive. Gli animali di questa razza si presentano di color bianco-crema, con scheletro leggero e muscolatura ben sviluppata rientrando ,dunque, nella categoria degli animali ipertrofici come alcune Razze bovine da carne italiane. La loro altezza al garrese può superare il metro e mezzo ed il loro peso da adulti può arrivare a 1200kg nei maschi e 700-900kg nelle femmine, con incrementi medi giornalieri che possono arrivare ad 1,3 kg/d.
La rusticità e la capacità di pascolamento permette a questi animali di adattarsi molto bene ai sistemi di allevamento che si basano sull’utilizzo del pascolo brado e semi-brado. Le vacche presentano una buona fecondità e una moderata produzione di latte che gli permette di allattare e mantenere il vitello fino a 6 mesi di età, momento in cui viene svezzato e avviato verso i centri d’ingrasso (sistema di allevamento detto “linea vacca-vitello”).
Sistemi di allevamento
Dopo aver parlato delle caratteristiche morfologiche e di adattabilità all’ambiente di questa razza possiamo parlare dei sistemi di allevamento vacche Charolaise più utilizzati in Italia. Tali sistemi sono principalmente basati sull’utilizzo del pascolo, tra i quali i più diffusi sono:
- Il sistema brado: È un sistema di allevamento estensivo, completamente basato sul pascolamento anche nel periodo invernale. Tale forma di allevamento è tipica delle zone marginali, caratterizzate da inverni miti con regimi pluviometrici e andamenti climatici che garantiscono la disponibilità di pascolo nel corso dell’intero anno. L’ allevamento vacche Charolaise può essere anche di tipo transumante. Ciò consiste nello spostamento dei capi da un’area pascolativa all’altra. Eccezionalmente, in annate in cui il clima si presenta meno favorevole e si ha una ridotta disponibilità di pascolo, si può intervenire con delle somministrazioni di foraggio o concentrati in aggiunta.
- Il sistema semi brado: Con questo sistema i bovini sono allevati al pascolo solo per una parte dell’anno, durante il periodo che va dalla primavera all’autunno, in inverno invece vengono trasferiti in appositi ricoveri molto semplici dove sono alimentati e controllati dal punto di vista riproduttivo per tutto il periodo freddo. Coloro che adottano tale sistema di allevamento fanno in modo che i parti coincidano con il periodo di confinamento.
Produzione
L’ allevamento vacche Charolaise permette di ottenere vitelli dotati di elevate capacità produttive. I vitelli subito dopo lo svezzamento che avviene all’età di circa 5-6 mesi e un peso di 300 kg possono essere venduti come riproduttori, come vitelli da ristallo o essere ingrassati all’interno della stalla aziendale. L’età ottimale di macellazione di questi vitelli è di circa 20 mesi momento in cui hanno raggiunto i 700-800 kg.
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