Abbiamo già visto, nel nostro articolo “Insetti utili in agricoltura: una guida completa“, come poter sfruttare al meglio le potenzialità che la natura animale ci offre per migliorare le colture del nostro giardino.
Non tutti gli insetti vanno infatti scacciati o debellati: pensiamo alle api, e all’apporto fondamentale che danno all’agricoltura e, di conseguenza, al benessere del mondo intero.
Sarebbe perfetto se tutti gli insetti fossero complementari ai nostri sforzi sui campi, proprio come fanno le api. Purtroppo, però, sono più numerose le tipologie di parassiti e di insetti che danneggiano le nostre coltivazioni, e tra queste rientrano a pieno titolo le vespe.
A differenza delle api, infatti, le vespe possono danneggiare anche gravemente i frutti e le piante di un orto, nutrendosi della loro polpa e creando perdite consistenti al nostro raccolto.
Vediamo insieme come riconoscere le vespe, come identificare la loro presenza anche quando non le vediamo direttamente e, soprattutto, come liberarcene.
Indice
Vespe o api: come distinguerle?
Un errore comunque è quello di scacciare le api dal nostro orto, rovinando sia l’ecosistema che si è creato intorno alle nostre coltivazioni, sia il lavoro di impollinazione che è indispensabile per le nostre piante.
Nonostante la dimensione e i colori simili, api e vespe si possono facilmente distinguere sia da un punto di vista fisico che comportamentale.
Vespe e api fanno parte della stessa famiglia degli Imenotteri, sottordine Apocriti, sezione Aculeati.
Se avessimo la possibilità di osservarle da vicino, noteremmo che le api hanno un corpo più tondo, un colore più scuro con riflessi ocra e sono ricoperte di peluria; le vespe hanno invece un corpo più affusolato, il colore giallo molto più acceso e zampe e antenne più lunghe.
Per distinguerle anche mantenendo le distanze basta osservarne il comportamento e ciò che cercano come cibo.
Mentre le api sono infatti attratte solo da ciò che è zuccherino, come bevande dolci o cibi semiliquidi zuccherati, le vespe si avvicinano invece a tutto ciò che è commestibile anche per l’uomo: carne, frutta, alimenti zuccherini e bevande gassate.
Le vespe sono dotate di mandibola e possono realmente masticare anche il nostro cibo, mentre le api no.
Come vivono le vespe
Esattamente come le loro parenti più strette, ossa le api, le vespe vivono in società organizzate con ruoli ben precisi.
Sono infatti animali sociali e non si allontanano molto dal loro nido, in cui è presente una vespa regina che, superato l’inverno, feconda e forma una colonia.
Ogni colonia ha una durata annuale: ogni anno, alla fine dell’estate, nascono nuovi maschi e femmine fertili che migreranno fuori dal nido e andranno a formare nuove colonie di vespe, mentre la colonia originale non sopravviverà ad un altro inverno.
Le specie di vespe più diffuse in Italia sono tre, e si comportano in modo diverso nei confronti dell’uomo:
- la Vespa Vulgaris, o vespa comune, si stanzia in cave abbandonate e sottotetti, tenendo un comportamento invasivo e formando colonie anche molto grandi. E’ una specie caratterizzata da resistenza e aggressività;
- la Vespa germanica è una specie estremamente aggressiva di tipo carnivoro, che attacca le piantagioni nutrendosi dei frutti zuccherini. Tuttavia è anche apprezzata per la sua attività di contrasto verso alcuni parassiti delle piante;
- la Vespa cartonaia è abbastanza remissiva e non attacca a meno che non sia infastidita o minacciata. Viene chiamata così perché forma il suo nido prelevando la corteccia degli alberi che mastica fino a produrre una poltiglia grezza con cui realizza l’alveare.
Altra vespa molto dannosa per i nostri giardini coltivati è la vespa velutina, di cui abbiamo parlato nel nostro articolo “Vespa velutina: prevenzione e rimedi“.
Allontanare le vespe: rimedi naturali
Nonostante siano molto fastidiose, usare dei pesticidi per allontanare le vespe dall’orto è una scelta poco consigliata, per evitare che le piante possano assorbire i residui di questi insetticidi.
Tra i rimedi naturali per allontanare con successo le vespe possiamo citare le trappole cromotropiche o biotrappole, al cui interno vanno posizionate delle sostanze zuccherine che attirano gli esemplari di vespa da eliminare poi manualmente.
Altra operazione utile è quella di rimuovere il nido di vespe, se è possibile individuarlo. In questi casi è meglio farsi aiutare da un esperto giardiniere specializzato in rimozione di nidi o direttamente da ditte specializzate nelle disinfestazioni.
Eventualmente si può applicare un insetticida a base di carbaril sull’apertura del nido. E’ importante eseguire questa operazione al tramonto, momento in cui l’attività delle vespe tende a rallentare. Proteggetevi adeguatamente prima di passare un panno riempito di carbaril sul bordo del nido.
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