Avete mai pensato di poter recuperare energie dagli scarti della frutta? Qualcuno è arrivato alla conclusione che questa, oltre ad essere un bel pensiero può concretizzarsi in realtà. Ecco quindi, che in questo articolo vi parliamo dell’ananas, un frutto energetico! È proprio dall’ananas che un gruppo di ricercatori ha sviluppato la capacità di trasformare gli scarti in combustibile.
Chi ha scoperto che l’ananas è un frutto energetico?
L’ananas che tanto amiamo, il più famoso tra i frutti esotici presente sulle tavole degli italiani può essere oltre che buono anche del tutto ecologico, aiutando l’ambiente circostante e l’intero ecosistema.
In quest’ottica, il know how italiano anche in questo caso ha saputo farsi apprezzare anche all’estero. I ricercatori italiani, come avvenuto in passato, si sono distinti per le loro conoscenze sulla produzione di biocombustibili.
Durante il convegno promosso da Itabia nel contesto dell’EIMA a Bologna, dove sono stati presentati i progetti presenti in Costa Rica, si è parlato anche delle straordinarie capacità che l’ananas avrebbe nel produrre energia, partendo proprio dagli scarti.
In che cosa consiste il progetto?
Il progetto in questione è stato realizzato grazie al sostegno del Consiglio per la ricerca in agricoltura, che prende il nome di Crea.
I ricercatori si sono chiesti se era possibile ricavare qualcosa di utile dai tanti scarti prodotti da questo frutto, che in Centroamerica e in dettaglio in Costa Rica occupano più di 40 mila ettari di terreno.
Non a caso il Costa Rica è proprio il primo produttore al mondo di ananas.
Il gruppo di lavoro tutto made in Italy, grazie ad un complesso lavoro di meccanizzazione riuscirà a rendere l’ananas un frutto energetico a tutti gli effetti! Proprio dal frutto esotico per eccellenza si riusciranno a trasformare gli scarti in biomasse, ovvero in carburante naturale.
Ma dagli scarti di ananas è possibile anche ricavare del compost, un vero e proprio fertilizzante del tutto naturale. Sapete tutto su i fertilizzanti naturali? Ve ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo: Tutti i segreti sui fertilizzanti naturali e “fai da te”.
In questo modo, grazie all’introduzione in agricoltura di prodotti derivanti dalla natura si riuscirà a limitare l’impiego di sostanze nocive all’interno di coltivazioni. Di fatto proprio dal comunicato stampa n. 49/2018 pubblicato dall’ Eima si legge: “Si potrà, inoltre, ridurre l’utilizzo di insetticidi che attualmente si rende inevitabile per contrastare le enormi quantità di mosche cavalline richiamate dagli ammassi di scarti industriali.”
Oltre quindi, ai tanti benefici descritti in questo articolo riguardanti l’ananas: L’ananas: il frutto tropica per eccelenza, scopriamolo insieme!, dobbiamo assolutamente aggiungere questa nuova caratteristica che rende senza ombra di dubbio questo frutto completo! E se siete alla ricerca di consigli su come coltivare questo frutto, ecco tutti i nostri consigli: Come coltivare ananas: la pianta di ananas dalla A alla Z
Anche dagli scarti delle carote si riesce a ricavare qualcosa… leggete questo articolo per scoprirne di più: Cemento alle carote: ecco l’ultima scoperta per un’edilizia sostenibile
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