L’asfodelo è una pianta ornamentale particolarmente usata per la creazione di splendide aiuole, ma anche nella disciplina della fitoterapia, poiché si tratta di una pianta officinale.
Letteralmente, il suo nome vuol dire “che non vacilla, che perdura”
La pianta appartiene alla famiglia delle Liliaceae e le specie esistenti sono tantissime e molto varie tra loro; nella zona del Mediterraneo, quella più diffusa è l’Asphodelus microcarpus ovvero una pianta di origine spontanea e capace di creare cespugli di circa un metro di altezza.
Particolarmente diffuso in Sardegna e Liguria, un tempo venivano ritenute sacre. In questo articolo scopriremo come gestirle al meglio in ogni contesto.
Iniziamo!
Indice
Caratteristiche dell’asfodelo
L’asfodelo è una pianta che raggiunge altezze variabili, dai 70 ai 110 cm. Il suo fusto è eretto e privo di foglie, risultando però molto ramificato. Le foglie, infatti, partono dalle radici e hanno la forma di lunghissimi nastri dal colore verde e azzurro.
I fiori crescono in modo abbondante e, in genere, sono distribuiti come pannocchie sullo stelo presentando colorazioni che vanno dal bianco al giallo. La forma è molto simile a quella del giglio, mentre il periodo di fioritura va da marzo a maggio.
L’asfodelo produce anche frutti. Si tratta di capsule ocra che sembrano rugose al tatto e che misurano anche 10 mm. Si concentrano sulla parte basale dello stelo e, al loro interno, sono presenti dei semi neri di forma di triangolare.
Come si coltiva?
Coltivare l’asfodelo senza doverlo prelevare dalla natura è una questione delicata. Le sue radici sono molto fragili e, per questo motivo, è bene comprare i semi da vivai specializzati o da siti del settore sul web.
Si tratta di una pianta rustica, quindi predilige posizioni soleggiata o a mezz’ombra e non prevede una grande irrigazione. Fatta eccezione per i periodi più caldi e secchi, basterà l’acqua piovana, mentre ogni 2 mesi sarà buona abitudine concimarla con composti a lento rilascio.
Per fare in modo di poter gioire dei suoi splendidi fiori, sarà bene asportare quelli secchi, mentre la sua moltiplicazioni si effettua per rizomi: questa pratica va eseguita in autunno e i piccoli arbusti creati vanno interrati a circa 25 cm di profondità.
Quando pianta l’asfodelo?
I semi di asfodelo vanno piantati in estate, quando il terreno è leggero e fertile. Questi vanno appena coperti con uno strato di terra poiché è il freddo che permette la loro attivazione.
Si parla comunque di una crescita lenta e, per questo, le piantine vanno tenute in vaso fino al terzo anno di età per poi essere trasferite in piena terra.
Una problematica piuttosto comune è il marciume radicale legato al ristagno idrico: per questo, il terreno che si sceglie deve sempre essere ricco, sì, ma anche drenato. A questo, altri potenziali pericoli derivano da afidi e cocciniglia.
Asfodelo: quali sono gli usi?
L’asfodelo, dato che è una pianta particolarmente diffusa e che cresce in modo spontaneo, viene usata sia nel mondo della cucina che in quello dell’artigianato.
In Sardegna, per esempio, il germoglio fresco che proviene dallo stelo viene spesso mangiato com un asparago, mentre dai fiori è possibile ricavare del miele. Per quanto riguarda la corteccia, invece, questa viene fatta essiccare e viene usata per creare dei cesti piuttosto resistenti. Dalle radici, invece, si può ricavare dell’alcol.
A parte ciò, l’asfodelo è usato anche nella fitoterapia. Questa pianta rustica, infatti, ha numerose proprietà benefiche per la nostra salute.
Tra queste vanno menzionate quelle:
- diuretiche
- anti catarrali
- antispastiche
- emollienti e lenitive
- astringenti e rinfrescanti.
In più, l’asfodelo viene impiegato per trattare dermatosi, scottature e come schiarente delle efelidi.
Le varietà dell’asfodelo
Le varietà dell’asfodelo sono tante, ma le più diffuse sono due:
- Asfodelo montano
- Asfodelo mediterraneo
La prima è una specie spontanea che cresce nei pascoli e nei terreni aridi da 300 a 1700 metri di altitudine; il secondo è una pianta perenne della famiglia che cresce spontanea a sulle coste del Mediterraneo.
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