Hai un bosso malato nel tuo giardino? Niente paura. In questo articolo scopriremo quali sono le malattie o i parassiti che lo colpiscono più spesso e come puoi rimetterlo in forma.
Il bosso è infatti una delle piante più diffuse a livello ornamentale. Questo deriva soprattutto dalla sua coltivazione semplicissima, e dalla resistenza alle potature, elemento quest’ultimo che ti permette di sagomarlo come preferisci.
Proteggerlo, quindi, è fondamentale. Preparati a scoprire come!
Indice
Bosso: le caratteristiche di questa pianta
Il bosso, conosciuto con il nome scientifico di Buxus, è una pianta angiosperma dicotiledone che appartiene alla famiglia delle Buxacee.
Si tratta di una pianta sempreverde il cui aspetto compatto è garantito dalla sua struttura ramosa. Le foglie sono picciolate e opposte, coriacee e di un verde più o meno brillante. I fiori hanno invece delle dimensioni molto ridotte e lo stesso vale per i frutti, i quali sono essenzialmente delle capsule coriacee dotate di semi oblunghi.
Il genere Buxus comprende un buon centinaio di specie, ma le più conosciute e diffuse sono essenzialmente due:
- il buxus sempervirens raggiunge i tre metri d’altezza ed è utilizzato soprattutto per creare siepi e bordure
- il buxus balearica utilizzato invece nei giardini e dotato di foglie un po’ più grandi che infatti raggiungono i 4cm
Il genere che ci interessa nello specifico è quello del buxus sempervirens, utilizzato per creare siepi basse e dense, perfette per creare la giusta pace e serenità nel tuo giardino.
Di cosa ha bisogno il bosso per crescere adeguatamente
Il bosso è una pianta perfetta per abbellire il tuo giardino perché bella e facilissima da coltivare.
Partiamo dal terreno: sarebbe meglio che questo fosse sassoso e in linea di massima asciutto, cioè in grado di drenare l’acqua e di non crearne dei ristagni. Puoi facilmente moltiplicarlo sia con la semina oppure per talea, anche se, data la sua lentezza nella crescita, se sei un po’ impaziente puoi comprare il bosso direttamente in un vivaio.
La potatura è forse la parte più complessa delle cure colturali che devi dedicare al bosso; dovrai infatti occupartene con la giusta regolarità e attenzione per mantenere le tue siepi ordinate ed eleganti. Se sei alla ricerca delle giuste forbici per occuparti di questa operazione, puoi trovare i nostri consigli qui, qui e persino qui!
Inoltre, se abiti in una zona dove gli inverni sono particolarmente rigidi, ti consigliamo di effettuare sempre una buona pacciamatura così da proteggere le radici. Non esagerare con le concimazioni, soprattutto quelle azotate che potrebbero favorire la crescita nel suolo circostante di piante infestanti.
Bosso malato: quali possono essere le cause?
Hai un bosso malato in giardino? Le cause possono essere ricercate sia in qualche cura colturale sbagliata sia in alcune malattie o nell’attacco di pericolosi parassiti.
Nello specifico, ecco a quali problemi dovrai stare più attento:
- la piralide
- l’oidio
- le malattie fungine
- la psilla
- gli afidi
- le cocciniglie
- gli errori di potatura
La piralide del bosso: di cosa si tratta e come proteggere la tua pianta
Se il tuo bosso appare malato, la piralide del bosso è una delle prime ragioni che dovrai indagare.
Si tratta di una farfalla conosciuta anche con il nome di Cydalima perspectalis, le cui larve potrebbero far apparire scheletrica la tua siepe solitamente rigogliosa e in salute. La piralide, infatti, depone le sue uova sulla pagina inferiore delle foglie e alla schiusa le larve iniziano a mangiare tutto quello che trovano.
Tali larve o bruchi sono abbastanza semplici da riconoscere: la testa è nera, il corpo ha una colorazione sul verde con delle punte di scuro sul dorso. La loro lunghezza è di circa 4cm e puoi vederli anche appesi a un sottile filo di bava tra le poche foglie rimaste.
Il problema principale, però, è che quando i bruchi diventano visibili, il danno è solitamente già stato fatto. Se non controllata, la loro presenza può diventare in brevissimo tempo un’infestazione senza scampo. Ti consigliamo dunque di controllare le foglie del tuo bosso a partire dai primi caldi primaverili, quando cioè inizieranno a schiudersi le uova che hanno passato l’inverno in un bozzolo.
Quello che puoi fare, tuttavia, è cercare di prevenire il problema con degli interventi di difesa fitosanitaria soprattutto durante la schiusa delle prime uova, dalle quali le larve non escono tutte assieme bensì scaglionate.
La prima tecnica consiste nell’usare delle trappole a feromoni in grado di catturare e/o disorientare le farfalle, rendendo dunque l’accoppiamento il più complesso possibile. Questa operazione, naturalmente, è da effettuare durante il periodo riproduttivo.
Nei primi giorni primaverili, invece, dovrai procedere all’irrorazione di specifici prodotti insetticidi. Ti consigliamo di effettuare due interventi a dieci giorni di distanza l’uno dall’altro, per eliminare così anche i bruchi le cui uova si siano schiuse più avanti. Non hai un irroratore? È il momento di rimediare!
La soluzione biologica scelta deve essere irrorata sino nelle parti più interne del bosso, rendendo le foglie quasi sgocciolanti. Viene sconsigliata una qualunque lotta chimica alla piralide per salvaguardare il benessere dell’ecosistema presente tutto attorno.
Bosso malato: e se non fosse piralide?
Se il tuo bosso appare malato, ma non c’è traccia di bruchi sulle sue foglie, allora le ragioni sono probabilmente diverse.
Per esempio, il tuo bosso potrebbe apparire molto secco e scolorito; la ragione di un tale problema è da ricercare nella potatura che magari è stata effettuata durante delle ore particolarmente calde della giornata. Questo è sconsigliato perché il sole porta appunto al disseccamento dei rami e, conseguentemente, del resto della pianta. Assicurati di effettuare tutte le operazioni di potatura nelle ore più fresche della prima mattina o della sera.
Per evitare poi alcune malattie fungine che potrebbero causare un aspetto malato al tuo bosso, presta attenzione al corretto drenaggio del terreno. Se infatti il terreno avesse dei problemi di ristagno dell’acqua questo causerebbe dei marciumi radicali responsabili poi di infezioni fungine.
Gli altri problemi più comuni, ma risolvibili, sono invece la psilla (che puoi combattere nello stesso modo in cui ci provano i coltivatori di acacia), l’oidio, gli afidi e la cocciniglia, i quali interessano in linea di massa un po’ tutte le piante da giardino.
Ora che sai la teoria, non ti rimane che mettere in pratica questi consigli per proteggere il tuo bosso malato!
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