È capitato anche a te di trovare le castagne marce?
Hai mai sentito parlare del Marciume nero delle castagne?
In questo articolo ti spieghiamo cos’è e come curare questa malattia.
Indice
Marciume nero delle castagne
Il Marciume nero delle castagne è una malattia provocata da un fungo, lo Gnomoniopsis pascoe. I sintomi esterni sono praticamente impossibili da vedere perché colpisce solo l’interno dei frutti.
La situazione che ne deriva è molto grave perché potrebbe creare un danno di immagine all’azienda agricola che le produce (e quindi a chi le vende).
Quando il consumatore si appresta ad aprire le castagne dopo averle cotte, questi le trova marcite e con un odore poco piacevole. Sono praticamente incommestibili e devono essere buttate anche se il marciume non colpisce tutto il frutto. Le spore del fungo, infatti, sono presenti comunque in tutto il suo volume.
Il fungo che causa questa malattia, riscontrato nel nostro paese già nel 2005, non è originario dell’Europa, bensì di Australia e Nuova Zelanda. Ecco quindi che oltre agli insetti, come la cimice asiatica e il tarlo asiatico, il mercato globale potrebbe aver causato anche l’importazione di funghi responsabili di alcune malattie.
Le cause
Ancora non si conoscono con esattezza le cause del Marciume nero delle castagne, ma si conosce come il fungo contagia i frutti. Le spore del fungo, infatti, si espandono al momento della fioritura contagiando i fiori femminili e rimanendovi dentro. L’infezione è favorita con l’umidità e le intense piogge primaverili, e da tutti quei fattori comuni ad altri funghi portatori di fitopatologie.
I danni hanno entità variabile, a seconda delle annate. Quella del 2017 è stata particolarmente favorevole per la comparsa del fungo, almeno per quanto riguarda la Toscana e altre regioni del Centro e Nord Italia. I danni maggiori si sono avuti soprattutto nelle varietà precoci, come Madonna e Bouche de Bètizac, mentre meno in quelle tardive.
Sulla pianta, il fungo è presente nello strato corticale dei rami e dei rametti, nei peduncoli dei ricci e nelle galle. Lo sviluppo ottimale avviene ad una temperatura che va dai 17 ai 26 °C.
Castagne marce: come riconoscerle senza aprirle
Un metodo utile per riconoscere le castagne marce prima di aprirle è quello di metterle in una bacinella (o nel lavello della cucina) piena d’acqua. Si potrà notare come le castagne marce galleggiano, mentre quelle sane affondano. Questo è un metodo interessante ma non sempre veritiero, in quanto anche le castagne un po’ più “vecchie” potrebbero rimanere a galla. È sicuramente utile se fatto appena dopo la raccolta.
Come curare la malattia
I metodi principali per evitare la produzione di castagne marce sono di tipo agronomico.
Innanzitutto, si deve cercare di creare o ristrutturare impianti con sesti ampi 7×7 metri, nel caso di varietà euro-asiatiche, e di 8×8 metri per quelle di derivazione europea. Oltre a questo, è bene potare la chioma, in modo da favorire il passaggio dell’aria, e tagliare tutti quei rami che si trovano sotto l’altezza di 1,5 metri da terra. Tutte queste pratiche favoriscono il passaggio dell’aria e di conseguenza riducono il rischio di umidità all’interno della chioma stessa. Quindi, non deve essere mai eseguita un’irrigazione durante la fioritura.
Altra precauzione da tenere in considerazione è l’eliminazione dei rami infetti dopo la potatura, insieme ai ricci e alle foglie cadute. Si deve bruciarli il prima possibile e ci si deve ricordare di disinfettare gli attrezzi dopo averli utilizzati per una pianta, in modo che le spore possibilmente presenti non raggiungano anche altre piante del castagneto.
Per quanto riguarda le foglie, queste possono essere rastrellate, accumulate da una parte e cosparse di urea per accelerarne la decomposizione.
Per quanto riguarda i prodotti fitosanitari da utilizzare per evitare di trovare castagne marce a causa del Marciume nero, esistono alcuni prodotti interessanti in commercio che puoi trovare nel tuo Consorzio Agrario di fiducia.
I prodotti più funzionali ed efficienti sono quelli a base di Tebuconazolo, un alcool fungicida utile anche per altre coltivazioni arboree. Si devono effettuare due trattamenti con questo prodotto, uno prima della fioritura e l’altro dopo.
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