La cocciniglia del fico, in arte conosciuta anche come ceroplaste del fico, è probabilmente la minaccia più grande per le vostre preziosissime piante da frutto e che può colpire alberi da giardino così come coltivazioni intere.
Se la cocciniglia, di per sé, è uno dei parassiti più invadenti e fastidiosi in ambito agricolo trovi un esaustivo approfondimento in questo articolo tematico), negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio incremento di attacchi specifici alle piante di fico, cosa che ha causato non pochi danni agli agricoltori.
Lo scopo di questo articolo è proprio quello di limitare tutti i potenziali pericoli legati a questo fastidiosissimo insettino sia riconoscendolo in modo tempestivo che capendo come combatterlo e prevenirlo.
Buona lettura!
Indice
Cocciniglia del fico: il primo passo è riconoscerla
Nome scientifico Ceroplastes rusci, la coccinigla del fico è un parassita appartenente all’ordine dei Rincoti, alla superfamiglia dei Coccoidea e alla famiglia Coccidae.
La sua origine è da collocare geograficamente in Oriente, ma ha trovato condizioni favorevoli alla sua propagazione anche nelle aree del Mediterraneo, tanto da essere diffusa praticamente in ogni area del nostro paese con particolare concentrazione nelle zone del meridione e delle isole.
Sebbene questa particolare varietà attacchi principalmente le piante di fico, va detto che, in quanto polifaga, il suo raggio d’azione si espande anche ad altre potenziali vittime sia nel mondo degli alberi da frutto che in quello degli arbusti.
Tra gli sfortunati prescelti, troviamo:
- Gelso
- Mirtillo
- Limone
- Arance
- Alloro
- Vite
- Corbezzolo
- Agrifoglio
- Olivo
- Oleandro
- Lentisco
- Pioppo
- Platano
Aspetto e caratteristiche morfologiche
Quando si parla di cocciniglia del fico e delle sue caratteristiche morfologiche, si deve sempre ricordare che il sesso dell’esemplare gioca un ruolo fondamentale nella sua identificazione.
Gli esemplari di genere femminile in età adulta, per esempio, sembrano delle tartarughe in scala ridotta e dalla colorazione grigiastra, presentando una forma semiovale allungata e che raggiunge la grandezza di 4 millimetri.
Quello che dovrebbe essere il loro “carapace”, altro non è che uno scudo di cera e composto da una prima lastra centrale e altre otto lastre laterali minori.
Il corpo è rossastro e molle poiché la sua funzione è quella di aderire perfettamente alle piante attaccate, mentre il rostro è di forma aghiforme.
Gli esemplari di sesso maschile, invece, risultano molto diversi: lunghi massimo 1 millimetro, presentano due antenne, un totale di sei zampe e due cilindri di cera. Sono dunque sprovvisti di rostro e di scudo protettivo.
Le larve, invece, risultano uguali a prescindere dal sesso d’appartenenza: di forma ellittica e colore scuro, hanno delle zampe particolarmente sviluppate di modo da attaccarsi per bene alle piante e, proprio quando iniziano a nutrirsi da esse, cominciano a svilupparsi sessualmente.
Qual è il ciclo vitale della cocciniglia del fico?
Le generazioni della cocciniglia del fico avvengono una volta l’anno.
I mesi cruciali sono:
- Aprile: mese in cui le femmine svernano come neanidi di terza età o adulte
- Maggio: mese in cui inizia la deposizione delle uova (ogni esemplare ne depone tra le 800 e le 1500)
Dopo 15 giorni dalla deposizione, nascono le larve che inizieranno la loro opera di invasione delle piante di fico; quando l’infestazione è massiccia, le larve si dispongono in veri e propri agglomerati che, a causa del vento, fanno cadere il frutto a terra, dando un ulteriore sprint alla proliferazione di nuovi esemplari.
Anche agosto è un mese importante perché è in questo momento che compaiono i maschi adulti, destinati a morire subito dopo l’accoppiamento.
Negli ultimi anni, soprattutto nelle zone del Sud Italia, si è notata la presenza di una seconda generazione da parte della cocciniglia del fico che inizia nel mese di luglio.
I danni in seguito a un attacco
Come sempre quando si parla di attacchi di parassiti, i danni causati dalla cocciniglia del fico possono essere particolarmente gravi qualora l’infestazione raggiunga livelli davvero alti.
In questo senso, una tempestiva identificazione dell’attacco risulta essere un ottimo modo per circoscriverne gli effetti negativi.
La cocciniglia del fico colpisce varie parti della pianta: principalmente i rami, ma anche foglie e frutti.
Il parassita, infatti, tramite il suo rostro, succhia dalla pianta tutte le sostanze nutritive necessarie alle piante, causandone l’indebolimento. A questo si aggiunge anche l’effetto devastante della melata, ovvero una materia particolarmente zuccherina che innesca lo sviluppo di funghi, muffe e l’arrivo di altri insetti.
Questo, ovviamente, porta a una mancata produzione di frutti da parte della pianta o alla produzione di pochi e scadenti fichi.
Se non curata, negli anni successivi la situazione potrebbe aggravarsi portando anche alla morte della pianta stessa.
Come si sconfigge la cocciniglia del fico?
Combattere la cocciniglia del fico è una faccenda piuttosto complessa e difficile ed è proprio per questo che le soluzioni a disposizione degli agricoltori sono tantissime e varie.
La prima, ovvero la meno invasiva, è quella che prevede l’uso di antagonisti naturali del parassita che sono principalmente due tipologie:
- Coleotteri Coccinellidi
- Imenotteri parassitoidi
Qualora questo primo tentativo non risolvesse completamente il vostro problema, un’altra alternativa che non comporta l’uso di prodotti chimici è quella della rimozione manuale.
Assicuratevi di farla nel periodo invernale durante il periodo di svernamento delle larve e usate una spazzola o dei guanti in cuoio.
Prima di questa procedura, assicuratevi di trattare la pianta con dei preparati biologici come:
- Olio bianco
- Sapone molle potassico
In più, ciò che non va mai scordato è che delle adeguate cure colturali (come per esempio una corretta potatura e innesto) possono davvero fare la differenza quando si tratti di prevenzione.
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