di dott. Giuseppe Pepe
I coleotteri della vite sono insetti che possono causare danni alla vite, di cui si parla meno spesso, a differenza di altri insetti come lepidotteri o di altre patologie come quelle di origine fungina che, generalmente, causano maggiori preoccupazioni ai viticoltori.
In vigneto però possono essere presenti diversi coleotteri della vite che, in grosse quantità di individui, sono capaci di portare danni alle piante con conseguente perdita di prodotto.
Oggi vi parleremo, in generale, dei coleotteri che possono causare danni a discapito della vite.
Prima di approfondire un argomento così specifico, ti consigliamo di dare una rinfrescata alle tue conoscenze di base sulla vite dalla sezione dedicata sul sito di Agronotizie. Troverai tutte le informazioni necessarie per gestire le tue colture.
Buona lettura!
Indice
Bostrico della vite
Abbiamo già parlato in modo più dettagliato del bostrico della vite (Ips typographus, L. 1758).
Questo insetto rientra tra i coleotteri della vite appartenente alla famiglia dei curculionidi.
I danni causati dal bostrico, così come per la maggior parte dei coleotteri della vite, sono causati sia dallo stadio di larva che dallo stadio adulto.
L’insetto sverna sui tralci attaccati in autunno e nei mesi estivi si porta sulla nuova vegetazione.
Questo insetto è chiamato anche tipografo e si presenta di forma cilindrica; colore bruno-nero con sfumature giallo, lungo circa 4-5 mm nella forma adulta.
Gli esemplari adulti forano la corteccia per portarsi sotto la zona corticale, alla profondità utile per trovarsi tra il floema e il cambio per poi scavare una gallerie utili per l’ovideposizione.
Una volta nate, le larve di bostrico scavano nuove gallerie verso l’esterno della pianta, disegnando linee sotto la corteccia che giustificano appunto il nome di tipografo della vite.
Le larve di questi coleotteri della vite mangiano il legno e maturano nelle gallerie, trasformandosi poi in adulti che svernano sempre all’interno delle gallerie, oppure, quando il clima lo permette, danno inizio a nuove generazioni.
I sintomi della presenza di bostrico, oltre che i canali sottocorticali, si manifestano in un evidente deperimento della pianta; clorosi; disseccamento delle cime.
Nei mesi estivi, la presenza di segatura sulle foglie può indicare la presenza di bostrico all’interno dei tralci.
In inverno, invece, in fase di potatura e legatura dei tralci è facile riconoscere le piante attaccate, in quanto si presentano tralci svuotati dall’attività alimentare delle larve. In tal caso i residui della potatura vanno assolutamente allontanati e distrutti.
Efficace nel catturare questi coleotteri della vite può essere l’azione di esporre in vigneto tralci esca in primavera.
Carruga della vite
La carruga della vite è attiva da giugno – luglio per tutta la stagione estiva e verso la metà del mese di luglio, previo accoppiamento, le femmine fecondate iniziano a deporre le uova.
Dalla prima metà del mese di agosto iniziano a vedersi le prime larve di questi coleotteri della vite che raggiungono la maturità durante il mese di maggio.
Le larve sono di colore bianco e hanno un profilo a C con visibili forellini lungo i fianchi che utilizzano per respirare. A maturità raggiungono i 20 millimetri circa.
Gli adulti si presentano di medie dimensioni, generalmente tra i 14 e i 18 mm di lunghezza e di colore verde brillante ma diversamente dalle cetonie, che pur possono creare danni alla vite, non tendono così fortemente nel verde metallico.
La colorazione verde può comunque variare notevolmente tra un esemplare e l’altro.
I maschi e le femmine sono molto simili, questa specie infatti, non presenta un forte dimorfismo sessuale, eccezione soltanto per dei piccolissimi ciuffi sulle estremità delle antenne degli esemplari di sesso maschile.
Gli adulti di questi coleotteri della vite provocano erosioni delle foglie e completa scomparsa della parte internervale a causa dell’alimentazione.
Spesso gli adulti presentano anche azione gregaria, ovvero troviamo gruppi di numerosi adulti concentrati su poche piante.
Le larve invece erodono le radici delle piante erbacee e delle barbatelle.
Oziorinco
L’oziorrinco rientra anch’esso tra i coleotteri della vite che causano danni sia da adulti che da larve.
L’esemplare adulto è riconoscibile per la sua testa allungata con antenne prolungate in avanti, il corpo di forma sferica con finale appuntito. Le zampe sono naturalmente 6 come per tutti gli insetti.
Si presentano di colore scuro tendente al nero con una lunghezza media che si aggira intorno al centimetro.
Potrebbe essere difficile vederli di giorno, in quanto l’oziorrinco adulto fa la sua comparsa nelle ore notturne arrampicandosi sui fusti delle piante per raggiungere le foglie.
L’oziorrinco della vite è l’Otiorhynchus sulcatus (Fabricius, 1775) che predilige, oltre la vite, anche il ginepro, l’alloro e l’agrifoglio.
Gli esemplari adulti si nutrono delle foglie e dei germogli mentre le larve, nel terreno, erodono le radici.
Maggiolino comune
Il maggiolino comune (Melolontha melolontha L., 1758) è uno dei coleotteri della vite che può danneggiare le piante, similmente ad altri già citati, in due modi:
Gli esemplari adulti si nutrono delle foglie, provocando anche gravi defogliazioni;
Gli stadi larvali si nutrono delle radici, minando la capacità di assorbire le sostanze nutritive dal terreno.
I sintomi della presenza di maggiolino si manifestano come sviluppo scarso, decadimento e mancanza di parti delle foglie, appassimenti.
Sigaraio della vite
Di recente abbiamo parlato del sigaraio del pioppo e del sigaraio del pero, entrambi coleotteri che possono trovarsi e causare anche danni a discapito della vite, specie il sigaraio del pero, che in realtà, come già spiegato all’interno dell’articolo ad esso dedicato, è il sigaraio della betulla, molto famoso perché spesso trovato sulla vite e per questo chiamato anche sigaraio della vite.
Questi coleotteri della vite, misurano, da adulti, circa 6-9 mm di lunghezza, presentano una colorazione metallica del tipo blu o verde, generalmente con riflessi di tipo rameici e/o di tipo dorati, molto raramente si presentano anche totalmente neri.
In genere sono comunque di colorazione verde in quanto aiuta facilmente a mimetizzarsi tra il verde del fogliame delle piante ospiti.
Le larve, biancastre e prive di zampe, sono curvate a C, fuoriescono in estate da caratteristici rifugi fatti di foglie secche, detti sigari, appunto per la loro forma a sigaro creata con foglie arrotolate.
Questi coleotteri usano arrotolare le foglie della vite a forma di sigaro per costruirsi un ottimo riparo dove deporre le uova, che verrà utilizzato, dopo la schiusa, anche come rifornimento alimentare delle giovani larve neoformate.
Lotta ai coleotteri della vite
I coleotteri, in generale, non generano forti danni a discapito della vite ma in caso di forti infestazioni, possono creare danni concentrati e localizzati ed è possibile fare ricorso a trattamenti sia larvicidi che adulticidi a seconda del periodo di avvistamento e del danno rilevato.
I trattamenti insetticida adulticidi si possono attuare durante il periodo del volo, su chioma, utilizzando piretro naturale.
Contro i coleotteri della vite possono essere validi accorgimenti come la pacciamatura sintetica o naturale per impedire lo svolgersi del ciclo vitale al suolo e la raccolta manuale degli esemplari, soprattutto in prima mattinata, in quanto con temperature basse gli adulti tendono a muoversi con maggiore difficoltà.
In caso si manifestino realmente i presupposti per il ricorso ad una lotta chimica, va bene un qualsiasi insetticida utilizzabile contro i coleotteri e gli afidi se registrato su vite.
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