Coltivare cicuta è un’attività delicata.
La pianta di cicuta, infatti, viene considerata tra quelle più velenose in senso assoluto. Chi sceglie di coltivarla deve tenere d’occhio un particolare simile e muoversi di conseguenza.
Spesso viene confusa con altre specie della famiglia delle Apiaceae, alla quale appartiene. C’è davvero molto da sapere su una pianta che viene coltivata nonostante la sua conclamata tossicità. Ecco cosa fare per rendere tale procedura sempre più efficace.
Indice
Dove è diffusa la cicuta
Forse non tutti sanno che la cicuta è una pianta estremamente diffusa a livello globale. Le montagne europee ne possiedono in elevate quantità, così come non manca in Asia e in buona parte dell’Africa, oltre che in America e Oceania.
Una corretta coltivazione della cicuta può dipendere anche dall’ambiente nel quale è abituata a proliferare. In linea di massima, ci vuole un ambiente abbastanza mite, con piante da inserire in un suolo relativamente fresco. Elementi di questo tipo sono essenziali per raggiungere i migliori risultati possibili.
Cosa fare per coltivare cicuta al meglio
Per coltivare la cicuta nel modo migliore, non servono particolari competenze. Una pianta del genere deve essere immersa in una zona contraddistinta soprattutto dall’ombra, senza un’esposizione prolungata ai raggi e al calore del sole.
Va sempre ricordato che si tratta di una pianta che nasconde numerose insidie per chi decide di utilizzarla, essendo molto nociva. La coltivazione richiede, quindi, tutta la dovuta cautela.
Nella maggior parte dei casi, per coltivare cicuta bisogna concentrarsi sulla salute di frutti e foglie. Al fine di raccoglierli nel modo migliore, bisogna servirsi di un’apposita falciatrice per tagliare tutta la pianta, senza escludere nulla.
Quindi, in un secondo momento, si può procedere con la rimozione delle foglie e dei frutti, con la chance di effettuare ogni lavoro all’insegna della massima precisione. In entrambi i frangenti, tuttavia, bisogna apportare accorgimenti specifici.
Infatti, per mettere i frutti a parte, bisogna servirsi di appositi rulli vibratori e completarne la raccolta. Ogni esemplare viene fatto cadere in una relativa griglia. Anche le foglie devono essere separate seguendo un’operazione ben precisa. In tal caso, ci vogliono forbici o lame per effettuare il loro taglio.
Nella circostanza in cui si abbia intenzione di coltivare cicuta solo in quantità compatte, ogni step può essere compiuto in maniera manuale, ma sempre con la dovuta delicatezza.
A tutto ciò, bisogna aggiungere anche un’altra valutazione molto importante.
Infatti, le foglie e i frutti della cicuta vengono contraddistinti da tempi balsamici differenti. In pratica, se si raccoglie un elemento, non può essere raccolto anche l’altro. In linea di massima, le loro coltivazioni vanno effettuate a cadenza alternata, dato che si tratta di una pianta biennale.
I principi attivi contenuti nella cicuta
Un tempo, la cicuta veniva utilizzata per medicine di vario genere, essendo considerata come un valido prodotto analgesico e sedativo. Quindi, diversi studi scientifici hanno dimostrato la sua tossicità, che è ben radicata in ogni sua componente.
Tutti gli alcaloidi principali sono estremamente pericolosi per la salute degli esseri animali, umani in primis. Basta un’assunzione molto contenuta per ricevere effetti alquanto negativi. In particolare, la cicutina nasconde alcune proprietà specifiche da aggirare in qualsiasi modo.
Quali sintomi vengono causati dalla cicuta?
Quando si decide di coltivare la cicuta, i sintomi che possono presentarsi sono alquanto disparati.
La salivazione inizia ad aumentare in misura esponenziale, così come i muscoli tremano in maniera istantanea fino a raggiungere livelli insostenibili.
Gli spasmi si manifestano con maggiore veemenza, fino a rendere la pianta letale. Quando si è intossicati da un prodotto simile, nessun antidoto risulta pienamente efficace. Bastano pochi grammi per andare incontro a una situazione molto grave per la propria salute.
I principi attivi sono letali e bisogna solo sottoporsi a un rapido intervento gastrointestinale per avere qualche probabilità di salvarsi. A ogni modo, per scongiurare qualsiasi rischio, ci si può rendere conto fin da subito dell’odore molto sgradevole e intenso.
L’avvelenamento non diretto è a sua volta molto pericoloso, dato che l’assunzione di carne di animali che hanno già assunto i principi attivi della pianta provoca numerosi effetti rischiosi.
Coltivare cicuta: conviene o no?
Chi sceglie di coltivare cicuta con una certa frequenza deve tenere conto delle eventuali conseguenze di una decisione simile. Una pianta del genere può rivelarsi letale per chi decide di farla crescere nel proprio terreno coltivato.
L’estratto risulta pericoloso non solo per gli esseri umani, ma anche per la maggior parte delle specie di animali. Non resta altro da fare che agire con la massima razionalità e scongiurare qualsiasi problema dovuto a una pianta altamente tossica.
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