Volete piantare un albero di catalpa ma non sapete da dove iniziare? In questo articolo vi mostreremo tutti i segreti e le curiosità sulla coltivazione della catalpa in modo che il vostro albero possa crescere rigoroso e nel migliore dei modi.
Innanzitutto inizieremo con l’origine di questa pianta scoprendo poi le sue necessità in termini di clima e di terreno, dettagli importanti da tenere in considerazione.
Indice
Origini della catalpa
La catalpa (Catalpa Scop., 1777) trova la sua origine negli Stati Uniti centromeridionali e orientali. In queste zone questa pianta cresce spontaneamente.
Arrivò in Europa a metà del 700′ dove trovò terreno fertile per espandersi anche in questi territori.
La curiosità etimologica del nome è davvero interessante, di fatto deriva dal termine kutuhlpa, che significa “testa alata”.
Caratteristiche della catalpa
Per scoprire tutto sulla coltivazione della catalpa è importante evidenziare i segni peculiari e caratteristici della pianta.
È un albero abbastanza alto, che può arrivare a misurare fino a 15 metri. Il tronco della catalpa è dritto e il colore è tendente al grigio-bruno ed inoltre il tronco risulta essere molto rugoso.
Una particolarità di questa pianta risiede nelle foglie, queste di fatto risultano a forma di cuore. Viene spesso riconosciuto in mezzo a tutti gli altri alberi per i suoi vistosi fiori di colore bianco oppure giallo riuniti in pannocchie terminali che durante la fioritura in primavera emanano un singolare e distintivo profumo.
Anche i frutti della catalpa risultano essere vistosi e particolari, sopratutto per le loro dimensioni notevoli, questi sono lunghi circa 20 cm e assomigliano come forma a quella di un fagiolo.
Essendo un albero molto robusto ha un apparato radicale molto profondo, questo si espande spesso anche in superficie.
Esigenze climatiche e di terreno per la coltivazione della catalpa
Questa pianta predilige terreni ricchi di sostanza organica e umida. Per questo motivo è consigliato durante l’anno effettuare una concimazione organica ben matura.
Il ph deve essere preferibilmente basico ma non eccessivamente.
Una condizione favorevole alla vita della pianta è la sua esposizione in luoghi soleggiati. Ama i luoghi luminosi e al contrario non tollera le posizioni in penombra.
Per poter coltivare questa pianta nei migliori dei modi è opportuno fare attenzione alle temperature.
La catalpa non tollera le temperature basse e bisogna prestare molta attenzione alle gelate, queste ultime potrebbero pregiudicare la vita della piata.
Valutate molto bene se decidete di piantare questa pianta. La luce e il sole devono essere condizioni fondamentali unite a un clima mite senza rischi di brusche gelate durante il periodo invernale.
La coltivazione della catalpa
Se desiderate coltivare questa particolare pianta dovete essere a conoscenza che il periodo adeguato è la primavera. La catalpa si propaga sia per seme che per talea legnosa.
Le talee dovranno essere coltivate prima in vaso per circa due anni e solamente dopo saranno pronte per essere messa a dimora nel terreno.
Malattie e avversità della catalpa
Come tutte le specie di piante anche la catalpa può essere soggetta da attacchi di parassiti esterni. In particolare questa pianta risulta sensibile all’oidio, chiamato anche comunemente mal bianco.
Vi abbiamo parlato di come sconfiggere questo parassita in questo articolo: Oidio del melo (mal bianco): cause, sintomi, lotta chimica
È importante effettuare una potatura della catalpa nei periodi freddi, sopratutto in febbraio, il periodo che precede poi la fioritura. È una potatura che possiamo definire curativa, si lascia posto ai rami nuovi che dovranno germogliare e si tagliano quelli vecchi e secchi.
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La coltivazione della catalpa è consigliata per chi è alla ricerca di un albero grande e con una fitta chioma che possa così creare una grande zona d’ombra.
È considerato di fatto un albero ornamentale e il suo uso si limita a questo.
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